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Attenzione: NON faccio scambio link e banner - grazie! Vendo tavole originali dei miei lavori bonelliani e realizzo disegni su commissione (per info p.mandanici@gmail.com)



lunedì 12 settembre 2016

Facebook, amici, condivisioni e newsletter

Come si può vedere dalla foto del mio profilo Facebook ho in sospeso 86 richieste di "amicizia".
Già in passato qui ho spiegato che mi piacerebbe ricevere in messaggio privato due righe di spiegazione da parte di chi mi chiede l'amicizia su Facebook, ma vabbè, non posso pretendere che le persone la pensino come me.
Molte delle richieste che ricevo sono di persone evidentemente amanti dei fumetti, o disegnatori - lo capisco dai loro profili che visito sempre a ogni richiesta (per cercare di capire chi è il richiedente).
Queste persone probabilmente non sanno che ho attivato il tasto "Segui" che è equivalente all'amicizia, permette di seguire una persona a cui si è interessati per qualche motivo (di solito sono persone che svolgono un lavoro pubblico, o artistico): è possibile leggere tutti i post rivolti a tutti, i post pubblici.
Se devo scrivere qualcosa di più particolare, magari un po' più personale, lo status su Facebook non lo rendo pubblico, ma rivolto solo a persone che più o meno conosco.
Quindi: chiunque da me non conosciuto che mi chiede l'amicizia vedrà poi solo i post pubblici, allo stesso modo di chi mi "segue".


Gli 86 richiedenti "in sospeso" sono per me un mistero, nel senso che hanno pochissimi post pubblici (quindi leggibili da me) oppure sembrano svolgere attività del tutto lontane dal fumetto (in alcuni casi i profili a pelle mi provocano disagio). Non avendo un minimo di info su questi richiedenti (e non ricevendo alcun messaggio che motivi la loro richiesta di amicizia) ho preferito soprassedere.
Se qualcuno di questi 86 per caso sta leggendo queste righe sappia dunque che può scegliere di "seguirmi" - tanto sarà la stessa cosa che vedersi accettata l'amicizia (a  meno che si abbia la voglia di scrivermi due righe).

Ipotizzo anche che qualcuno pensa di chiedermi l'amicizia perché così dovrebbe capitarmi ogni tanto di vedere suoi post e foto: no, non ho proprio tempo di scorrere pagine e pagine di status di sconosciuti togliendomi la possibilità di vedere quelli delle pagine che mi interessano (anche per lavoro) e degli amici e conoscenti più cari. Ho circa 1300 "amici", e poco tempo.
Facebook per fortuna permette di selezionare quali amici vogliamo "seguire", ovvero di chi vogliamo vedere gli status - anche se ogni tanto "ci prova" e rimette nella mia bacheca "visibili" gli status di amici che avevo scelto di non seguire (come mi è successo oggi).

Io in Facebook ho creato diverse liste in cui ho raggruppato diversi tipi di amici e conoscentinon sempre quello che scrivo penso sia adatto alla lettura di tutti;  per chi non usa le liste qui un articolo che ne spiega il funzionamento: Come mostrare o nascondere post di Facebook a certi amici.
Diversi sono i motivi per cui uso le liste, ma la principale è "mantenere un certo clima di pace". Ho iniziato a usare le liste quando ingenuamente scrissi uno status (pubblico, o forse aperto agli amici tutti) sul ciclismo, facendo una domanda agli appassionati (era tempo di Giro d'Italia). Sono riuscita a farmi offendere da una persona, un "amico" a me sconosciuto, che prontamente così come m'aveva chiesto l'amicizia così me l'ha tolta.
Onde evitare altri episodi del genere ho ritenuto da allora in poi di rendere leggibili a tutti solo i post che parlano di fumetti, animali, disegno digitale.

Col tempo anche qui sul blog ho smesso di scrivere post su argomenti un pochino (proprio pochino) controversi - non che abbia tutti questi gran commentatori pronti a polemizzare (o peggio), ma con l'aumento della litigiosità in rete (a me sempre sia così) non si può mai sapere: e io non sono una combattente - o meglio, istintivamente lo sarei, perlomeno su certi temi, ma non ho tempo e voglia di affrontare discussioni potenzialmente sgradevoli con sconosciuti.
Un po' mi dispiace avere il mio Instapaper pieno di link ad articoli che a me sembrano interessanti, e che so potrebbero interessare altri 4 matti come me.
Mi è venuta una mezza idea, che non so se realizzerò, di mettere su una newsletter dove poter mettere un po' di quella roba che non mi va di mettere qui sul blog (o su Facebook): ci sarebbero un po' di temi politici, religiosi, LGBT, e altre cose che mi sembra non interessino molto qui nel blog (certe cose di scienza ad esempio).
L'idea in realtà non nasce dal nulla ma dalla mia iscrizione ad alcune newsletter, in particolare quella di Francesca Caracciolo che è orientata a temi letterari e femministi (qui il suo canale Youtube, che è dove l'ho conosciuta).
Francesca usa come servizio di newsletter Tinyletter, che credo sia uno dei più famosi, citato anche in quest'articolo: I 3 migliori siti per creare le tue newsletter gratis! 
Devo capire bene come funziona questa cosa, cosa comporta, se mi andrà di farla, soprattutto se ci sarà qualcuno interessato. Poi c'è il fatto che la comunicazione più o meno rimane unidirezionale, non c'è uno spazio per commentare insieme ad altri (ma rimarrebbe la possibilità di scrivermi una mail in risposta).

2 commenti:

  1. Da leggere con attenzione anche se FB non è il mio social preferito, anzi...
    Il problema è che si rischia di perdere parecchio tempo inseguendo le cose più varie e dimenticando quello che si stava facendo. Proprio come adesso.

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  2. Poco ma sicuro - la perdita di tempo, intendo. Facebook ormai per me è importante per mantenere rapporti legati al mio lavoro, anche di semplice interesse (seguo le Pagine di autori, o gruppi). Senza dimenticare che adesso sono impegnata col gruppo di Manga Studio e la pagine del mio libro.
    Twitter invece boh, sarà che non seguo le persone giuste, non so, su certe cose 140 caratteri per me sono pochi.

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Attraverso i commenti io vengo a sapere solo il nome che è stato indicato dal commentatore, nient’altro. Se qualcuno vuole che io tolga i propri commenti può scrivere a p.mandanici@gmail.com e provvederò alla loro eliminazione.