Fumetti interessanti ne escono davvero tanti, io ormai non riesco a stare dietro tutte le uscite e probabilmente mi perdo anche tante cose - supponendo di avere il tempo di leggerle, poi.
Oltre ai fumetti recenti spesso ci sono ristampe di classici, Boris Battaglia ad esempio mi ha ricordato che la Rizzoli Lizard ha pubblicato "Che" di Oesterheld e di Breccia padre e figlio (traduzione di Battaglia medesimo), storia che racconta anche il periodo in cui fu creata (fine anni sessanta).
Passo a due acquisti di altro genere che ho fatto senza pensarci troppo: l'uno fa parte dei miei gusti anche un po' datati di un certo tipo di fantascienza - "Gli uccelli del padrone" della serie di Valerian mi mancava, l'ho visto in edicola e l'ho preso (no, non ho visto il film); l'altro l'ho preso di getto dopo aver sfogliato le pagine e ammirato il disegno e i colori di Vivès (che non sempre mi piace), ignoro cosa racconti la storia: qui ho trovato un'anteprima di "Hollywood Jan" su Fumettologica.
Segnalo anche il cartonato della serie "Tex romanzi a fumetti": "Il vendicatore" di Boselli e Andreucci (Sergio Bonelli Editore), davvero ben disegnato e che aggiungo alla mia raccolta di Tex da studiare per il mio Color Tex (Boselli sarebbe intenzionato a fare uscire la storia il prossimo anno, cosa che darebbe a me e Antonio Serra una scadenza, e quindi...).
A proposito di questo Tex e delle ultime uscite Bonelli qui c'è un articolo interessante di David Padovani: "French kiss from SBE".
A proposito di questo Tex e delle ultime uscite Bonelli qui c'è un articolo interessante di David Padovani: "French kiss from SBE".
Sulle novità nel campo del marketing della Sergio Bonelli Editore e delle critiche o dei dubbi di alcuni lettori qui trovate il parere di Moreno Burattini che risponde punto per punto: "Il lamento del serpente".
Passo al fumetto straniero e soprattutto alle tematiche LGBT legate al fumetto - Wally Rainbow dice che nessuno o quasi ha segnalato la notizia, quindi almeno io lo faccio qui: la DC Comics ha vinto il Visionary Award, premio istituito dall'associazione GLSEN (Gay, Lesbian, & Straight Education Network) "che dal 1990 lavora per combattere il bullismo e la discriminazione basata sul genere e l'orientamento sessuale nelle scuole primarie e secondarie". Più info nell'articolo "Premio in arrivo".
Ho iniziato a lavorare in Bonelli grazie a Legs Weaver (e ad Antonio Serra e Sergio Bonelli, naturalmente), ed è con piacere che segnalo la ristampa in un volume unico di una saga apparsa nella serie regolare, quella delle Dame Nere, attraverso 5 albi disegnati da Marzia, Cozzi, Alberti, Denna e Palomba. Qui l'inizio dell'introduzione di Antonio Serra.
A proposito di Serra segnalo la lunga e significativa intervista che gli ha rivolto Manuel Enrico di Justnerd.it: "La continuity, che dolore!". Gli argomenti sono tanti, c'è anche un accenno alla nuova serie di Star Trek Discovery (che Antonio stronca, e qui non mi trova d'accordo :) , non del tutto almeno).
A proposito di Serra segnalo la lunga e significativa intervista che gli ha rivolto Manuel Enrico di Justnerd.it: "La continuity, che dolore!". Gli argomenti sono tanti, c'è anche un accenno alla nuova serie di Star Trek Discovery (che Antonio stronca, e qui non mi trova d'accordo :) , non del tutto almeno).
La prima volta che ho sentito un tizio domandare ad un altro cosa gli dicesse il cervello ero comodamente seduto al cinema e la frase passò come un aereo stealth nella mia zucca. Naturalmente fu prima dell'evento. Una roba da fantascienza datata, se ci penso ora. Un paio di tizi da qualche parte ed i loro cervelli a parlare e parlare ed alla fine è stato tutto un premere di bottoni. Una trama così così che altri stroncherebbero. Io non posso perchè la vivo dall'alba al crepuscolo. Di notte il mio cervello mi parla e dice che la continuity è un dolore e che dovrei ignorare cosa è successo fuori e restare dentro ed ascoltare le voci nella mia zucca.
RispondiEliminaEd allora si lamenta il serpente e mi dice di quando era il signore delle dame nere in un monastero alla fine del tempo e dello spazio fino a che non ha baciato alla francese il dubbio che vivere in un posto così circondato da cupe sante non aveva senso e le aveva tentate per poi precipitare qui in una trama sci -fi uno zinzino datata.
Poi prende la parola il vendicatore e mi dice che ho anche io una scadenza come le mozzarelle e le assicurazioni e mi assicura che arriverà anche prima, se non la smetterò di comportarmi giusto come un nerd e non prenderò la vita nelle mie mani ed uscirò nel mondo.
Tutte le notti così. E' come se fossi sempre in un set di Hollywood. Mai solo. Sempre in scena. Non so se mi piaccia. Dipende da chi prende la parola.
Eh, la continuity...
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