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Attenzione: NON faccio scambio link e banner - grazie! Vendo tavole originali dei miei lavori bonelliani e realizzo disegni su commissione (per info p.mandanici@gmail.com)



martedì 29 giugno 2010

Telefilm anni '80 e animazione

C'è qualcuno che si ricorda del telefilm "Il fantastico mondo di Mister Monroe"? Io lo ricordo mandato in onda a fine anni settanta (se non sbaglio), ignoro se sia poi stato fatto vedere in qualche altra riedizione - magari in tivù private.
Mr. Monroe è un disegnatore la cui figura è ispirata a quella del disegnatore del "New Yorker" James Thurber; le sue "avventure" si svolgono a cavallo tra le sue fantasie animate e la quotidianeità della sua vita familiare (ha una moglie e una figlia sugli 8-10 anni).
Mi è venuto in mente questo telefilm guardando qualche spezzone della "Signora in giallo" in cui compare l'attore William Windom (che a Cabot Cove interpreta il dottore); io lo ricordavo tanto più giovane in questo strano telefilm dove l'animazione interveniva spesso a interagire con la realtà del disegnatore  mr. Monroe. L'attore protagonista per questo ruolo vinse anche un Emmy Awards (e un altro lo vinse la "bizzarra sit-com"), e successivamente ha lavorato in molti film e telefilm, più che altro come caratterista (compare anche in Star Trek serie classica).
All'epoca ero rimasta molto colpita dalla fantasia sprigionata dal telefilm, e mi piaceva molto anche la musica caratteristica (la si può ascoltare alla fine della sigla); ricordo poco del contenuto delle storie, mentre invece ho ancora vivida l'immagine della figlia con l'apparecchio dentale che spesso mandava bagliori metallici!



Qualche ricerca su internet e qualche lettura mi hanno fatto vedere questo telefilm anche sotto un'altra luce: il tema del telefilm non è la sfrenata fantasia di Monroe, quanto la sua necessità di sfuggire una realtà vissuta come opprimente - e l'oppressione è data dalle donne della sua famiglia.  Io non ho ricordi di queste donne come delle megere; mi sembra che la moglie lo rimproveri di non parlare con la figlia, di comunicare poco, e non so che altro. Mettiamo anche che queste donne siano "disturbanti" - e lui povero uomo "succube": non so, sposarsi gliel'ha prescritto il medico? Disegnare e fare qualsiasi lavoro creativo (o non) esime dall'occuparsi un minimo della famiglia?
Questo telefilm è stato realizzato nel 1969-70 - un'epoca di cambiamenti di ogni genere tra cui anche il rapporto tra uomini e donne (perlomeno negli States); mi viene da pensare che certe paure e certe resistenze dell'epoca possano ritrovarsi in filigrana anche in telefilm come questo (qui un promo della NBC di questa serie).
Su Youtube se interessa si può anche ritrovare in originale (il titolo della serie è "My world and welcome to it") un intero episodio diviso in 3 parti.

sabato 26 giugno 2010

Pillole di Manga Studio su Youtube

Speravo che il nuovo editor di Youtube permettesse l'upload di tracce audio da inserire per i propri video - invece no.
Per questo nuovo "mini video tutorial" che inaugura le "Pillole di Manga Studio" ho usato sempre "Screencast-o-Matic" aggiungendo l'audio con iMovie (ma ho ancora qualche piccola difficoltà a editare l'audio come vorrei).
In questo breve video spiego perchè usare l'opzione che permette di distinguere i vari livelli colorandoli (l'opzione è presente sia nella versione EX che in quella DEBUT di Manga Studio).

venerdì 25 giugno 2010

Varie - 10

In questo post avevo parlato di uno dei tanti blog aperti dall'esperto in fumetti e cultura giapponese Davide Castellazzi; adesso segnalo la nascita di un nuovo blog del mio amico iperattivo: "Ti ho spedito un fumetto" raccoglie cartoline e lettere  decorati da disegni o muniti di francobolli a tema fumettistico, ed è aperto a chiunque abbia voglia di condividere le proprie preziose missive (magari autografate da autori più o meno famosi, magari impreziosite dall'amico aspirante disegnatore!). Qui anche un mio contributo con cartolina autoprodotta...

Una curiosità per chi usa Youtube per caricare i propri video: sapevate che da qualche settiamana esiste un editor video, seppur minimale, con cui poter tagliare e incollare i nostri filmati e aggiungere delle proprie tracce audio? Be', dalla mia pagina Youtube questo editor non è raggiungibile, non esiste link nè avvertenza della sua presenza: io ne sono venuta a conoscenza grazie alla lettura di un blog che ne parlava. Mah!...

Dedicato ai "vecchietti/ette": qualcuno si ricorda i film del ciclo de "L'Uomo Ombra"? Una volta in TV ci si poteva imbattere in cicli di film degli anni trenta come questo - splendido bianco e nero, recitazione impeccabile, battute ironiche, zero volgarità, ritmi tranquilli. Da anni non ce n'è più traccia in mezzo alle repliche di robaccia di serie c che ci dispensano le varie tv "pubbliche" e private.
Mi piacerebbe rivedere almeno i primi due film della serie (i migliori a quanto dicono i critici) poichè me li ricordo vagamente - al solito, memoria corta. I protagonisti erano una coppia davvero ben assortita come Myrna Loy e William Powell, più il loro cane Asta (un fox terrier come Milou - quello di TinTin).

martedì 22 giugno 2010

Il mio sito su Alice si sta spostando su Jimdo

Tempo di aggiornamenti e di pulizie prima che arrivi il tempo del lavoro duro: da mesi ho aperto un altro sito su "Jimdo"  (qui) dove sto trasferendo le cose che ho messo sul sito di Alice (cronologia dei miei lavori e vetrina di illustrazioni e tavole varie).
Anche se usare "Jimdo" è abbastanza facile la noia di dover caricare file, nominarli, ecc. mi ha fatto sospendere a un certo punto il trasferimento; oggi quelli di "Jimdo" mi hanno ricordato che avevo questo sito, che se non lo usavo avrebbero provveduto a dare il nome del dominio a qualcun altro, a richiesta (vorrei vedere dove trovano un'altra "patriziamandanici"...!). 
Certo, ho un sito aggratis e quindi capisco certe loro esigenze (per la versione free come la mia c'è la pubblicità, ma se si sceglie un layout adatto si può averla non invasiva, come credo sia quella del mio sito).
Non ho ancora finito di caricare tutti i disegni però se qualcuno mi vuole dare un parere (il confronto deve essere fatto col sito su Alice) è il benvenuto. Ho ancora delle possibilità di personalizzazione, per adesso ho impostato la visualizzazione delle  illustrazioni con slideshow, mentre le tavole a fumetti sono ingrandibili singolarmente.

lunedì 21 giugno 2010

Da guardare e leggere

Segnalazioni veloci:

Pic-Nic è una nuova rivista di fumetti i cui primi tre numeri potete scaricare in formato pdf, gratis. Tra gli autori presenti ci sono nomi come Palumbo, Tuono Pettinato, Maicol e Mirco, Toffolo, Bacilieri e altri.

- su Focus Junior sono uscite diverse puntate del fumetto per ragazzi disegnato dal bravissimo  Lorenzo Sartori e scritto dal ben noto (almeno a me!) Giorgio Pelizzari: "Daimon" racconta le avventure di un gruppo di amici alle prese con scuola, computer, avatar e mondi reali/virtuali. Adesso on line è possibile sfogliare tutte le  puntate (peccato per una lieve imperfezione nella visualizzazione del lettering - anche se si capisce lo stesso).

 - per gli amanti dei disegni e delle illustrazioni da "taccuino" internet adesso offre davvero un nuovo modo globale e interattivo per poter ammirare questi "artisti viaggiatori" e cultori del "segno live"; e "libreta de viajes :: travel sketchbook :: carnet de voyage :: reisetagebuch" è il sottotitolo del blog "In viaggio col taccuino" di Simo Capecchi (in arte "Schizzinosa"). Ci sono molto bei disegni e schizzi realizzati nei posti più vari, ma soprattutto questo blog presenta davvero tantissimi link ad altri blog similari, molto interessanti, tra cui voglio segnalare quello del disegnatore naturalista Federico Gemma (molto belli i suoi acquarelli di uccelli e altri animali).

venerdì 18 giugno 2010

For fans only

Per quelli che seguono soprattutto il mio lavoro di fumettista segnalo sul blog di "Gotham Library" una lunga intervista alla sottoscritta; inoltre aggiornamento sul mio blog parallelo dei "Ritagli", e l'aggiunta nella colonna a destra di un modulo di iscrizione ai post via mail.

giovedì 17 giugno 2010

Un nuovo tutorial video e un'avvertenza per i miei lettori

Si avvicina per me un lungo periodo di lavoro senza soste. Venuta a conoscenza  della data di consegna del mio terzo "La squadra fantasma" (la storia di Vietti che avevo sospeso) i conti fatti sono stati impietosi: data la mia lentezza degli ultimi tempi dovrò tagliare ferie e pause dedicate al web se non voglio ritrovarmi in primavera del 2011 con l'acqua alla gola (senza tener conto che ho avuto salute di ferro negli ultimi 2-3 anni, ma quest'inverno chi lo sa?).
A inizio luglio parto con la full immersion, devo disegnare altre 92 tavole per giungere alla fine entro fine marzo.
Continuerò a rispondere a commenti e saltuariamente a postare qualche schizzo, tavola, cose veloci ma decisamente diradate nel tempo. Ai lettori che vengono qui ogni tanto a controllare se ci sono nuovi post consiglio o di farlo più raramente, o di iscriversi ai miei post andando in fondo questa pagina, a destra, oppure di utilizzare qualche feed reader in maniera da essere avvisati quando posterò qualcosa di nuovo.
Per adesso approfitto del mio ultimo periodo di "calma" e anche di riposo per mettere sul blog quello che posso.

Qui sotto potete vedere il mio secondo tutorial video sull'uso di Manga Studio EX; seguendo una richiesta ho cercato di far vedere come si usa il Perspective ruler con due punti di fuga. Al solito il commento audio è a volte esitante, avrei dovuto rifarlo ma sono imbranata a parlare e sbaglio sempre qualcosa, alla fine per non perderci le ore ho lasciato quello che si sente, e spero si capisca qualcosa in più che leggendo la mini lezione di qualche tempo fa.
Per registrare lo screencast questa volta ho usato Screencast-o-Matic (un software on line), ho salvato il video in MP4, poi ho registrato a parte l'audio in mp3, infine volevo unire le due cose ma ho trovato qualche difficoltà; per Windows (su cui avevo effettuato la registrazione del tutorial dato che la versione EX ce l'ho solo per questo sistema operativo) esiste Avidemux che lo fa (certo a sapere che per salvare il file bisogna scrivere noi l'estensione alla fine...), ma a me l'ha fatto male, i primi 10 secondi risultavano rovinati, non so perchè. Allora ho importato video e audio nel Mac, ho usato iMovie per effettuare l'editing desiderato, da lì poi c'è la possibilità di caricare subito il video su Youtube.

martedì 15 giugno 2010

Fumettini "concettuali"

C'è stato un periodo nella mia vita in cui mi piaceva sperimentare con le forme del fumetto, ma soprattutto in cui mi facevo ispirare dalle cose che leggevo (in primis riviste come "Frigidaire") e che studiavo (Arte Povera e Arte Concettuale).
La mia tesina di Storia dell'arte verteva sugli anni dal 1959 al 1963, tra i più originali e produttivi dell'arte italiana (magari qualcuna avrà sentito nominare Piero Manzoni, Pino Pascali, Pistoletto, ecc.); le opere che mi affascinavano di più erano le installazioni oppure le rielaborazioni di oggetti o aspetti della vita quotidiana, ma anche le ricerche di alcuni artisti concettuali che riflettevano sul linguaggio, sul rapporto tra questo e la realtà.
A dire la verità tutto questo adesso mi appare lontanissimo - adesso non saprei nè spiegare cosa sono l'Arte Povera o Concettuale nè perchè mi piacesse così tanto: effetti della "vecchiaia"? Non lo so...
Comunque ho messo on line alcuni di questi fumettini prodotti all'epoca (anni dal 1986 al 1989 circa) che pomposamente definisco "concettuali" solo perchè le storie che racconto o non ci sono o sono meno importanti del come le realizzavo.

Nell'album online di Picasa ho disposto le tavole in ordine cronologico: in effetti  la definizione di "concettuale" forse si potrebbe riservare solo alle 4 tavole di "Inizio/Fine" (non chiedetemi nulla a riguardo, non ricordo nulla del perchè e del percome!).
All'inizio c'è una tavola autoconclusiva: piuttosto chiara e metaforica più che altro. Poi c'è una storia di 7 pagine del 1986 realizzata attraverso sagome nere abbastanza figurative che poi vanno a degenerare nell'astratto: anche qui più che "concettuale" direi metaforica. Da perdonare (spero) le atmosfere un po' da "automaceramento" giovanile e pseudointellettuale. A seguire una storia di 3 pagine ("Teatro") di cui inchiostrata solo la prima; qui volevo provare a far confliggere il testo come presenza fisica e il disegno - il primo infatti si espande a coprire parti del disegno e quasi diventa parte attiva ed espressiva della storia pur non diventando mai "effetto sonoro". Dopo ci sono le 4 tavole "Inizio/Fine" (?) e due cose che non sono propriamente fumetti ma appartengono al tentativo di dare un senso altro rispetto alla semplice riproduzione del reale; ho utilizzato delle pagine di un quotidiano come carta da disegno ( e per me aveva un senso all'epoca). "K." è ovviamente Kafka, uno dei miei scrittori preferiti all'epoca (la sagoma segue i contorni di una sua foto abbastanza famosa).

 A proposito di"ombre", pennellate, fumetti e "concettuale" segnalo un'interessantissima operazione di qualche anno fa a cura di Franco Busatta - una vera e propria reinterpretazione concettuale di un albo di un famoso e classico fumetto: "Il piccolo Ranger".
L'albetto (intitolato "Il cavaliere nero") uscì nel 2003 edito da Hazard Edizioni in 1000 esemplari - ignoro la sua reperibilità odierna. La storia originale è di Andrea Lavezzolo e Francesco Gamba ed è del 1965; Busatta dunque interviene sulle tavole ricoprendole di un nero profondo da cui lascia emergere qui e là pezzi del Cavaliere Nero, che si trova a volte solitario a galleggiare in questo nero inquietante, a volte accompagnato da qualche balloon sopravvissuto alla cancellazione busattiana - cancellazione che crea un altro racconto, che sembra alludere a dimensioni oniriche, a tracce e riverberi di ricordi e sensazioni.

Per finire vorrei dire che uno degli spunti per questo post (che però covavo da tempo) è l'aver scoperto il sito di un artista bravissimo e interessante che certamente tra le sue radici può annoverare i movimenti artistici sopracitati: Luca Serasini si muove tra pittura, foto, installazioni con una bravura notevole, e io consiglio di dare un'occhiata alle sue opere.

lunedì 14 giugno 2010

Varie - 9

Avete un iMac? Bene, avrete notato la vicinanza tra la fessura in cui si infila il cd/dvd e quella per inserire la scheda di memoria SD. Io ho una macchina fotografica che utilizza proprio queste schede e ultimamente sto usando questa comoda porta laterale per scaricare le foto sul computer. Di solito sto attenta quando compio questa operazione, ma l'altro ieri ero un po' distratta e automaticamente ho allungato la mano per infilare la scheda...nel lettore/masterizzatore!
Niente panico (be', lo scrivo perchè invece a me il panico è venuto davvero): il consiglio è di non tentare di usare pinzette taglierini o che altro per tentare di recuperare la piccola scheda, è inutile, l'apertura è troppo stretta.
Piuttosto invece provate a "svolgere" una graffetta (di quelle lunghe però) dando alla parte finale di questa una forma a gancio. Infilare lentamente l'aggeggio all'interno del lettore cercando di stare "dritti" e di non toccare la scheda; infine scendere un po' per "pescare" la scheda tirando verso di noi l'aggeggio/graffetta.
Magari sono l'unica tonta a cui è successo ciò, ma non si sa mai...

Ascoltate la radio via Web? Non siete affezionati solo ad una stazione e ogni tanto cambiate canale? Insoddisfatti dei programmi desktop con le radio preimpostate in cui manca sempre quella che vi interessa di più? Provate questo sito, Italia.FM,  in cui sulla home page sono situati i link alle radio tra le più ascoltate in Italia: magari non c'è la vostra, magari sì (io sono riuscita a trovare le 5 che ascolto di solito, comprese quelle Rai).
Il collegamento alle varie radio è molto veloce, anche a quelle Rai. Al centro sarà visualizzato il banner della radio in funzione: cliccandoci su si va direttamente al sito.

Tempo di mondiali: magari non vi frega niente di calcio (legittimo), magari vi piaceva una volta ma adesso...Io sto in mezzo, lo ritengo come sport molto bello e superficialmente l'ho anche seguito per anni. Nonostante certe botte di noia ogni tanto mi faccio ancora ipnotizzare da quel campo verde, e adesso se c'è una partita di qualche interesse la sera può darsi che la guardi. Per i più patiti curiosi di sapere quali saranno gli incontri, o quando giocherà la tal squadra (io attendo la Spagna per esempio) consiglio  questo meraviglioso calendario visivo in cui i criteri di visualizzazione possono essere scelti in base alla data, alla squadra, alla città, al girone: grafica ineccepibile.

venerdì 11 giugno 2010

Due consigli: un progetto musicale e un mio blog laterale

Il progetto musicale non è mio (che di musica ci capisco ben poco, ma spesso l'ascolto con piacere), ma di un mio fedele lettore di cui ho potuto conoscere qualcosa di più dopo la visita al suo sito/progetto.
Le tre canzoni per adesso ascoltabili del sito "Evolve or Die" mi sono piaciute così tanto che penso meritino un ascolto più ampio, e a chi piace anche certa musica proveniente dagli anni 80 (parlo di quella indipendente ed elettronica) non faticherà ad apprezzare queste canzoni create da un musicista con un'esperienza ormai decennale nel campo, sia come solista che come musicista collaboratore in gruppi come gli "Hollowblue".
Per scaricare le canzoni di "Evolve or Die" bisogna iscriversi, ma la cosa è semplicissima e veloce: basta dare una mail e scegliere una password. Oltre alle canzoni potrete scaricare i testi e un disegno ad esse collegate.
Io ho da subito canticchiato il ritornello di "Allergic to myself" (che ha anche un titolo molto bello, e anche se è una cover è realizzata benissimo)!

Il blog che avevo aperto su Wordpress l'ho riciclato per farci qualcosa d'altro che non il "trasferimento" de "La fumettista curiosa": adesso si chiama "Ritagli della fumettista curiosa" e ospiterà brani o vignette tratti dalla mie letture del momento (libri, riviste, fumetti); chi fosse interessato può commentare sugli spunti che quei ritagli suggeriscono.

domenica 6 giugno 2010

La nutria di Piazza Abbiategrasso

Penso che tutti gli abitanti delle grandi città prima o poi abbiano avuto incontri più o meno ravvicinati con animali provenienti dalle campagne e adattatisi al nuovo - apparentemente ostile - ambiente. Poi ci sono anche gli animali esotici fuggiti, quelli arrivati magari per caso, ecc.
A Milano da diversi anni i gabbiani hanno fatto la loro apparizione, arrivati seguendo i navigli. A Roma invece da un po' di tempo c'è una proliferazione di pappagalli, che hanno fatto presto ad adattarsi ai giardini cittadini.
Molti animali sono versatili e pur di sopravvivere si adattano velocemente; la nutria è uno di questi e mi è capitato di vederne al lago di Bracciano, e anni fa anche al parco di Villa Doria Pamphili a Roma (dove si erano moltiplicati a dismisura, non so la situazione com'è adesso).
In questi casi le nutrie erano a stretto contatto con l'acqua, che è il loro abitat usuale (in effetti visivamente sembrano un incrocio tra dei castori e dei ratti).
Bene, non mi spiego allora cosa ci faccia una nutria enorme al centro di Piazza Abbiategrasso, nel sud di Milano (zona periferica ma abbastanza urbanizzata).
No, la nutria non era di passaggio: da alcuni mesi la sua presenza è nota proprio nel cerchio verde che da qualche anno costituisce il centro della piazza, circondata da un anello di strade e rotaie.
A me è capitato di vederla transitare a pochi metri mentre usciva da una folta aiuola e si infilava  in un'altra, senza fretta; secondo me pesava come il mio cane, era davvero in carne (quindi 10/11 kg). Un'altra signora aveva assistito alla strana visione, e mi ha detto che da tempo questa nutria "abitava" lì, e che spesso la si era vista brucare l'erba; lei aveva anche provveduto a informare i vigili, i quali le avevano detto di chiamare l'ASL (la signora temeva morsi da parte dell'animale, magari di notte). La cosa strana è che nelle vicinanze non c'è nessuna fonte d'acqua: nella foto aerea che ho postato si può notare a destra il naviglio pavese, e poi a sud-est il Ticinello; entrambe le vie acquatiche distano almeno 400-500 metri, senza contare che la nutria ha scelto anche un posto trafficatissimo dove risiedere!
Nella seconda foto  ho messo in fotomontaggio  la nutria in proporzioni reali rispetto all'ambiente  in cui l'ho vista io, e poi sul lato sinistro il mio disegnino ingrandito (purtroppo non avevo con me la macchina fotografica quando ho visto la nutria!).
Mah!

venerdì 4 giugno 2010

Windows 7 sul mio iMac

Ho lavorato per più di un anno con Manga Studio EX 4 per Windows, e passata al Mac avevo due scelte: o  comprarmi la versione equivalente per Mac, o usare la versione Debut per Mac che già posseggo.
Per un po' ho lavorato con il Debut pensando di passare alla fine le tavole sul pc per usare quegli effetti che si trovano solo sull'EX; con il passare del tempo capivo che certe possibilità o le dimenticavo, o mi irritavano perchè dovevo pur sempre fare dei passaggi in più (e il mac superveloce mi ha viziato subito).
Comprare una versione nuova di Manga Studio avrebbe comportato una spesa di 200 euro, ma forse c'era un'alternativa: comprare una versione di Windows e installarla sul Mac con Boot Camp, potendo così usare poi altri programmi che si trovano solo per Windows.
Un mio conoscente aveva una copia intonsa e originale di Windows 7 che mi ha venduto con forte sconto. Dopodichè ho fatto delle ricerche su internet per capire bene come installare sul Mac la copia di Windows: mi sono imbattuta però nei programmi di "virtualizzazione", consigliati perchè meno "invasivi" del sistema e facili da disinstallare in caso di non riuscita dell'operazione. Nel mio caso poi una caratteristica di questi programmi mi ha fatto pendere verso il loro uso: con Boot Camp si creano due diverse partizioni dell'hard disk - una dedicata al Mac, l'altra a Windows; per passare da un sistema all'altro avrei sempre dovuto riavviare la macchina. Con i programmi di virtualizzazione invece il passaggio avviene immediatamente perchè i sistemi sono entrambi in funzione (se si sta utilizzando il sistema "ospite", nel mio caso Windows 7): basta un tasto per passare dall'uno all'altro.

I programmi di virtualizzazione più famosi per Mac sono tre:"Parallels Desktop", "VMware Fusion", e "VirtualBox". I primi due sono a pagamento (di "VMware" esiste una versione gratis per pc se non sbaglio), l'ultima è gratis e recentemente ha assunto il nome completo di "Oracle VM VirtualBox".
Io ho scelto di usare  "VirtualBox" per vedere se poteva funzionare - al limite avrei usato in alternativa il trial di VMware, dopo.

La prima cosa da fare è scaricare VirtualBox, installarlo, e configurarlo per il sistema che si vuole "ospitare" (che può essere Windows, OS per Mac o Linux,  dato che VirtualBox è multipiattaforma): bisogna scegliere quanta parte dedicare al sistema da installare, se renderlo fisso o "dinamico" (cioè adattabile ai file che vi si infileranno nel tempo), e poi la quantità di Ram da dedicare (io avevo a disposizione 4 Giga, per il mio Manga Studio avevo scelto 1 Giga, poi aumentato a 1 e mezzo).
La seconda cosa importante da fare è installare il sistema operativo - nel mio caso Windows 7 - che sarà "accolto" in una specie di superfile da VirtualBox. Ogni volta che vorremo avviare il nostro sistema ospite bisognerà avviare prima VirtualBox, da lì un tasto (vedi Foto 2) permette l'avvio ad esempio di Windows, e da quel momento saremo all'interno di quel sistema.
Subito dopo bisogna scaricare i "Guest Additions" (sono nelle impostazioni e opzioni del programma) che servono per i vari driver e componenti del sistema che si andrà a virtualizzare (ad esempio senza i Guest Additions io non riuscivo ad adattare la finestra di Windows al mio schermo; qui un post che spiega bene come installarli).
Altra cosa importante per far funzionare le periferiche è abilitarle prima dalla finestra delle Impostazioni di VirtualBox (vedi Foto 3) . Per il lettore cd/dvd non c'è problema, un po' meno intuitivo è l'uso delle periferiche usb, per cui occorre creare dei "filtri" (più facile da fare che da spiegare, ma qui ho trovato un post che lo spiega abbastanza bene).
Io ci ho messo un po' a capire che una volta attivati i filtri delle porte usb ( e a me interessava in particolare usare la Wacom) per far riconoscere a Windows la mia tavoletta dovevo infilarla nella usb dopo aver caricato il sistema (ovvero: basta staccare e riattaccare la presa usb). Naturalmente prima ho scaricato i driver della Wacom per Windows...

Come fare per passare al sistema Mac (senza spegnere Windows)? Con un semplice tasto, per il Mac è il tasto Command (come memo c'è l'iconcina in basso a destra, sempre visibile: Foto 4).  Aseconda se sia attivato o disattivato col mouse potremo operare indifferentemente tra le finestre di Windows e di Mac, ma se voglio lavorare con tutte le funzionalità della Wacom devo disabilitare il Mouse (clicco sull'iconcina relativa in basso a destra, Foto 4, che smetterà il colore verde): adesso il mio puntatore è confinato in Windows, per ritornare a operare al di fuori cliccherò sui tasti citati.
Per spegnere Windows seguire la solita procedura, pertendo dal menu Start; solo dopo chiudere VirtualBox.

Windows 7 mi serve per usare Manga Studio e poco più, non lo appesantirò con altri programmi. Ciononostante ho scaricato un antivirus, non si sa mai.
Per adesso non ho avuto problemi, credo che potrei aumentare la Ram dedicata (credo e spero che la Ram dedicata a Windows torni in uso al Mac una volta spento il sistema ospitato). L'unico inconveniente è che non esiste la possibilità di mettere in stand-by o in sopensione Windows 7 (non so se si può fare qualcosa). [Aggiornamento: si può, dal menu bar di VirtualBox selezionare "Macchina" e poi "Metti in pausa"]

Ah, un altro problemino è che naturalmente se si lavora in Windows lo schermo del Mac, non rilevando attività alcuna, dopo un po' va in risparmio energetico e si oscura. Onde evitare continui cambiamenti nelle impostazioni apposite io consiglio l'uso di un programmino che si chiama Caffeine: l'icona si sistema sulla barra dei menu, a portata di clic, e se attivato permette il congelamento delle impostazioni di risparmio energetico (lo uso quando devo parlare un po' tramite Skype).

martedì 1 giugno 2010

Mini lezione (15) di Manga Studio: "Varie"

In questa mini lezione tre veloci appunti su opzioni utili di cui non ho ancora parlato:

1): "Mesh Transform"  (solo per la versione "EX") serve per deformare con precisione una parte del disegno che sia stata selezionata con il rettangolo o con gli altri strumenti. Per attivarla basta andare alla voce "Move and Transform" dal menu Edit (oppure tasto destro sulla selezione).
Nella Foto 1  si vede come nella finestra Properties si possa impostare il numero delle colonne della griglia, i cui vertici sono spostatibili col mouse.

2): "Reverse Layer" è una tipologia di layer che possiamo aggiungere sopra il livello del nostro disegno e che serve (vedere Foto 2) a rendere in negativo il nostro segno passandoci sopra con i soliti strumenti - pennello, spray, o selezionando delle parti e usando il secchiello: comodo e veloce.

3): "New Window" dal menu Window lo uso quando voglio visualizzare l'insieme della tavola mentre sto lavorando con lo zoom a una parte molto piccola: con quest'opzione ho due finestre della stessa tavola, e tutti i cambiamenti apportati sull'una si riflettono sull'altra (Foto 3).