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Attenzione: NON faccio scambio link e banner - grazie! Vendo tavole originali dei miei lavori bonelliani e realizzo disegni su commissione (per info p.mandanici@gmail.com)



sabato 23 maggio 2009

Due albi, due autori


Vorrei qui parlare di due autori - due grandi fumettisti - alle prese con il fumetto "popolare", pur avendo nel loro segno caratteristiche abbastanza lontane dal realismo che di solito occorre avere nel fumetto mainstream.
In edicola ancora adesso si può acquistare il "Il grande Diabolik", collana semestrale del noto fumetto quindicinale della Astorina in cui ha avuto la possibilità di esibirsi (è il caso di dire) il grande Giuseppe Palumbo, che di grandi Diabolik ne ha disegnati diversi. Il titolo dell'albo è "Io sono Diabolik", soggetto di Mario Gomboli e Tito Faraci, sceneggiatura di quest'ultimo.
Palumbo appartiene alla generazione di quelli che hanno vissuto la grande ventata di novità portata da riviste come Frigidaire, il suo personaggio più noto - Ramarro - è nato in quei dintorni.
Da quei tempi ormai lontani Palumbo ha sviluppato un segno già talentuoso e originale, dato da una pennellata duttilissima e precisa, grafica e al tempo stesso ricca di particolari - un segno che vieppiù è diventato pittorico in alcune illustrazioni ed esperimenti fumettistici di vario tipo (rimando per ciò al suo blog personale e anche a quello di Andrea Plazzi, pieno di articoli e interviste interessanti a Palumbo).
Nonostante l'originalità del lavoro del Palumbo più artistico io continuo ad ammirare il modo con cui è riuscito a confrontarsi con un personaggio non suo e dalle caratteristiche ben precise - il Diabolik seriale che per forza di cose ha una sua tradizione e dei paletti strutturali e grafici da far rispettare. "Il grande Diabolik" in realtà presenta una "gabbia" grafica quasi da comic book, con una media di vignette tra 5 e 6, e Palumbo cerca spesso di usare le strisce orizzontali che gli permettono un maggiore movimento nelle scene d'azione e piacevoli giochi grafici - sempre nel rispetto sia dell'integrità delle vignette che del realismo.
I retini sono a cura di Leonardo Vasco, bravo nel posizionarli con leggerezza e sempre al servizio del disegno raffinato e pieno di particolari di Palumbo.
Ogni vignetta è da osservare con attenzione, non è mai disegnata a caso o velocemente, gli equilibri tra bianchi neri e grigi del retino sono sapientemente calibrati - e poi c'è il segno maturo di un grande disegnatore che non si risparmia mai, è una gioia degli occhi scorrere queste pagine che vengono vendute per la miseria di 4,90 euro.

Ancora in edicola c'è il numero 7 di "Jan Dix" (Sergio Bonelli Editore) , il recente nuovo personaggio di Carlo Ambrosini che è seguito alla conclusione della serie "Napoleone". Già in quest'ultima serie aveva esordito dal punto di vista bonelliano un autore del tutto alieno allo stile "seriale" come Paolo Bacilieri, fumettista originalissimo fin dai suoi primi lavori, tra cui il più famoso è certamente "Barokko", uscito su Comic Art dal 1988.
Anche in questo caso per saperne di più su Bacilieri rimando al sito di Comicus dove si possono trovare oltre ad approfondimenti sulle sue opere anche una bella intervista.
Il segno di Paolo Bacilieri mi ha sempre affascinato, fin da quando leggevo "Barokko" su Comic Art e ci vedevo molto Pazienza, ma anche una prepotente originale personalità. Dopo tanti lavori "d'autore" Bacilieri grazie alla fiducia di Ambrosini è approdato alle tavole "ingabbiate" bonelliane, dove il suo spirito eclettico e anarchico è riuscito miracolosamente a filtrare nonostante la necessaria "normalizzazione", perlomeno strutturale. Qui le onomatopee e gli inserti testuali non proliferano e non vagano attraverso la tavola, ma il segno è sempre quello antirealistico e nello stesso tempo preciso nel riprodurre volti, edifici, strade, in un lavoro certosino di linee e volumi costruiti con magnifico senso estetico ed espressivo.
I personaggi poi sono dei racconti di per sè, questa storia di "Jan Dix" permette alla sensibilità di Bacilieri di esprimersi al meglio - bellissime tra le altre le tavole ispirate ai quadri di Rousseau.
Capisco che il modo di disegnare di Bacilieri, così particolare, possa risultare indigesto a diversi lettori bonelliani abituati al "classico", ma per tutti gli altri è una fortuna, credo, poter leggere un autore così originale che riesce ad adattarsi al canone del fumetto "popolare" rendendolo proprio e vivificandolo, in qualche modo.
Qui il suo blog.

Immagine di Bacilieri tratta da "Jan Dix" n. 7 ("La guerra", soggetto e sceneggiatura di Ambrosini) - Copyright Sergio Bonelli Editore e dei detentori diritti.

sabato 16 maggio 2009

E' arrivata ANIMAls


Torna in edicola una rivista di fumetti quasi come quelle di una volta, piene di storie (brevi per lo più) di autori diversi, racconti, interviste: e che autori! Gipi, Bacilieri, Toffolo, David B., Mannelli, tra i sicuramente noti, poi c'è un bellissimo album di illustrazioni veneziane di Mattotti, e ancora giovani autori forse meno noti ai più, come Bastien Vives che in Francia ha vinto diversi premi, o l'italiano Makkox che pubblica fumetti per il web. Ci sono le strisce di talenti come Lorena Canottiere, Tuono Pettinato, o quelle della veterana Vanna Vinci con la sua "bambina filosofica".
Ci sono poi due racconti di Michele Mari e Ugo Cornia con relative interviste, quella al giallista Mankell, e rubriche scritte da Luigi Bernardi, Francesca Sibani e Antonio Sofi...insomma, per 5 euro direi un pieno di tante cose interessanti, confezionate in un vestito grafico davvero raffinato.
Personalmente ho amato molto la storia a fumetti di Lucia Mattioli, che con poesia e profondità è riuscita ad esprimere quello che anni fa avevo immaginato certamente sotto altre forme, e con minore sintesi e talento - tant'è che il mio progetto di fumettino "alieno" è rimasto incompiuto.

Il sottotitolo della rivista recita: "fumetti, storie, la vita e nient'altro", quest'ultima frase presa dal titolo di un film di Tavernier, come racconta Laura Scarpa nell'articolo di presentazione.
Nella seconda pagina ci sono degli interventi di lettori del blog precedente a quello ufficiale della rivista - blog in cui si invitava a spedire ricordi della nostra giovinezza novecentesca. Tra gli altri compare (non lo sapevo finchè non ho comprato e letto la rivista) un mio intervento fatto sul blog in questione, il ricordo-foto di un libretto sull'educazione sessuale scritto da un collettivo femminista nel 1977!

"ANIMAls" è edita dalla Coniglio Editore e curata dalla stakanovista Laura Scarpa, a cui vanno i migliori auguri per un'avventura di certo non facile visto il momento generale e la crisi del fumetto in particolare.

martedì 5 maggio 2009

Alla ricerca di programmi per il nostro computer

Di siti dove trovare programmi da scaricare (in prova o gratis) ce ne sono parecchi, ma qui mi limito a consigliarne due molto comodi, sia per l'utilità che per la facilità di navigazione.
Il primo sito è quello di Softonic, che presenta una vasta scelta di programmi per Pc Windows, Mac, palmari e cellulari divisi per categorie. L'home page presenta una selezione di programmi appena aggiunti o aggiornati; ognuno di questi programmi è presentato e commentato dai curatori del sito in maniera molto precisa.
Un altro sito che consiglio è quello di Alternativeto, in inglese (quindi la traduzione in italiano suola come "alternativa a..."), ma molto utile per chi abbia già un'idea del programma da cercare ma che voglia trovare un'alternativa più economica se non del tutto gratis (esempio: alternative a programmi come Photoshop, Word, ecc.).
La struttura di "Alternativeto" è simile a quella di Softonic: è diviso per piattaforma (Mac, Windows, Linux e Online) ma non ha la suddivisione per categorie.