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martedì 21 luglio 2015

Solidarietà tra fumettisti, matrimoni gay e una piccola polemica

Screenshot da Gay.it
Il Luca menzionato nella foto qui a corredo (fatta a un articolo di Gay.it) è Luca Vanzella, sceneggiatore di fumetti, sposato da diversi mesi con un fotografo argentino (in Argentina i matrimoni gay sono legali).
La notizia del rischio di espulsione dall'Italia del marito di Luca Vanzella gira da un po' sui vari social network, specialmente tra chi è sensibile alla lotta per i diritti civili delle coppie gay, ma gli articoli che sono girati fino a poco tempo fa non citavano per esteso il nome di Vanzella, e quindi nell'ambiente fumettistico la notizia è arrivata un po' in ritardo.
Io ad esempio ho capito che era coinvolto un collega solo dopo aver letto il post del 13 luglio di Wally Rainbow ("Solidarietà..."), dove viene raccontato chi è Luca Vanzella e quale è il problema che sta affrontando (confido che possa essere risolto dato che se ne sta interessando la Rete Lenford, un team di avvocati che si occupano dei diritti LGBTI che proprio recentemente ha vinto un ricorso alla Cassazione contro la sterilizzazione forzata per la rettificazione degli atti di stato civile delle persone transessuali).

Wally Rainbow ha un blog dove parla della rappresentazione dell'omosessualità nei fumetti - un blog militante e che è caratterizzato da toni e contenuti "senza peli sulla lingua": fumetti Marvel, DC, Bonelli, italiani in genere, manga, ecc. vengono messi al setaccio e commentati secondo l'aspettativa dell'autore di vedere rappresentati nei fumetti quelli che sono i cambiamenti nella società, anche la presenza più visibile e attiva di una minoranza che proprio in questi ultimi anni sta lottando in molti paesi (tra le altre cose) per l'ottenimento del matrimonio egualitario.
Aldilà delle specifiche opinioni di Wally Rainbow su determinati fumetti, o artisti, o case editrici credo che gli argomenti affrontati (e le notizie riportate, spesso poco o per niente note nell'ambiente fumettistico italiano) siano degni di attenzione,  con questioni che in effetti talvolta andrebbero approfondite. Si capiscono meglio i toni polemici dell'autore se si leggono un bel po' di post assieme, senza soffermarsi solo sugli ultimi due da me citati.

Detto questo rimando alla lettura non solo di "Solidarietà...", dove Wally sembra "sfidare" i fumettisti a parlare apertamente del problema di Vanzella sui rispettivi social, ma anche del post seguente, "Chiarimenti...", dove tiene conto delle reazioni al suo post e di come la notizia sia stata poi "diversamente" linkata (la foto di me che mangio una brioche è presa dal mio profilo Facebook, dato che sono citata nell'articolo).
Sono intervenuta nei commenti al primo post dubitando che ci fossero motivi di omofobia latente tra i miei colleghi, ho condiviso il post di Wally Rainbow su Facebook e lì ho spiegato che si poteva anche non essere del tutto d'accordo o in generale con i toni usati (che a quanto pare hanno urtato diverse persone), ma che quello comunque era il post dove Luca Vanzella, fumettista, veniva citato (al contrario degli altri due articoli che hanno parlato della notizia, quello di Gay.it e quello di Redattore Sociale).
Dopo aver letto il secondo post "Chiarimenti..." e dopo aver verificato che in effetti il post di Wally Rainbow era stato linkato da un piccolo numero dei miei contatti (la notizia della Corte USA che permette i matrimoni gay invece era stata linkata moltissimo, al confronto), mi ha dato un po' da pensare.
Mi viene il dubbio che parecchi non hanno linkato Wally e Gay.it perchè troppo... militanti? imbarazzanti per certi contatti? Non posso saperlo, e la mia è una sensazione basata su quello che ho visto attraverso la mia cerchia dei contatti (che non comprende certo tutti i fumettisti italiani).
Di certo - come scrive Wally Rainbow - la notizia riguardante uno sceneggiatore abbastanza noto non è stata quasi riportata da nessun sito fumettistico.

Dato che si è parlato di omosessualità e diritti civili segnalo un  libro molto interessante (e importante nel suo genere) uscito da poco: "Tutta un'altra storia - L'omosessualità dall'antichità al secondo dopoguerra" di Giovanni Dall'Orto.
Questo libro "è una storia dell'omosessualità e degli omosessuali, e non dell'omofobia e degli omofobi, a differenza di molti altri saggi provenienti dal mondo accademico, che da trent'anni si concentrano su ciò che hanno detto giudici, inquisitori, preti, psicoanalisti, psichiatri, moralisti, dottori...disinteressandosi di cosa pensassero le loro vittime" (dalla prefazione dell'autore).
Libro poderoso ma avvincente, molto documentato e con un bell'apparato di note a fondo libro; quando lo finirò ne parlerò in maniera più approfondita.

venerdì 10 luglio 2015

Varie -79


Ho un po' di link arretrati da segnalare, ma iniziamo con le notizie più urgenti:
  • Fino al 14 luglio Clip Studio Paint è in offerta! La versione base (Pro) costa meno di 15 € (70% di sconto), mentre la versione completa (EX) ha il 60% di sconto e costa circa 85 € (ricordo che CSP è la versione digitale, uguale, di Manga Studio 5).
  • Altra novità da Celsys: Clip Studio Paint ieri ha rilasciato l'ultimo aggiornamento, si passa dunque dalla versione 1.3.8 alla 1.4.1.  Tra le novità segnalo la possibilità di esportare le storie in formato Epub e per Kindle, la possibilità di cambiare la risoluzione del file al momento dell'esportazione, o anche di cambiarlo in batch in una storia, un nuovo tool gradiente, la possibilità di esportare separatamente il testo.
  • Cookie Law: E’ arrivato il widget ufficiale per WordPress e si chiama EU Cookie Law Banner. In pratica non cambia molto rispetto a quelli "artigianali" che sono fioriti sui siti Wordpress.org (come il mio); non blocca i cookies di profilazione, se avete aggiunto servizi di terze parti. Ho smesso un po' di seguire tutta la vicenda perchè mi sembra che incontri e precisazioni da parte delle autorità preposte non hanno portato a considerare il problema del blocco totale preventivo dei cookies, quasi impossibile da ottenere se non mettendo mano nei codici e sapendo usare strumenti tecnici non alla portata dei semplici blogger. Per cui boh, vengo a sapere di un sacco di siti anche famosi o di tipo istituzionale che non bloccano tutto, e quindi potenzialmente multabili. Continua a sembrarmi tutto molto surreale.
  • Vivian Maier in Italia: per la precisione a Nuoro; un'ottima occasione per visitare la Sardegna e vedere una bellissima mostra.

sabato 4 luglio 2015

Fumetti per l'estate


Due parole per ognuno di questi fumetti, alcuni già letti, altri ancora no.
  • "Agatha - I misteri di una vita" di Martinetti - Lebeau - Franc (Edizioni BD)
     Qui potete leggere qualche pagina, così vi fate un'idea. È la biografia di Agatha Christie raccontata  attraverso un classico stile a linea chiara, molto pulito, ma non noioso, grazie anche a una  sceneggiatura non troppo didascalica, scorrevole e in alcuni punti efficace; di solito le biografie a  fumetti non sono per niente facili da scrivere.
    Il genere mi attira e nello stesso tempo mi respinge, sono sempre alla ricerca di qualcosa di diverso  dal solito, ma non troppo (le biografie troppo romanzate e "personali" mi interessano poco).

  • "Hitler" di Shigeru Mizuki - Rizzoli Lizard
     A proposito della scelta di questo tipo di copertina per questo fumetto segnalo una discussione avvenuta mesi fa durante il Bookpride di Milano (marzo 2015), in un incontro dal titolo "Comic Difference: Il peso dell'immagine" (partecipanti: Laura Scarpa, Paolo Interdonato, Boris Battaglia, Claudio Calìa, Paolo Bacilieri). Il link del video porta al momento in cui si parla della copertina (è Boris Battaglia che sta esponendo la sua opinione), e poco più avanti interverrà anche la responsabile della grafica della Rizzoli-Lizard.
    Sul tema della visibilità di svastiche e saluti nazisti è interessante notare la differenza con la copertina dell'edizione di Drawn & Quarterly.
    Boris Battaglia parla di questo libro anche qui, ne racconta la storia (in origine viene pubblicato in Giappone nel 1971), spiega il perchè delle differenza di stile tra i personaggi principali, grotteschi, e le ambientazioni, quasi tutte realistiche, riprese da foto (ma comunque ritoccate in maniera da far risaltare la cupezza di quelle immagini, di quelle atmosfere).

  • "Barba di perle" di Flavia Biondi - Renbooks
    "Santo vive e lavora a Firenze. E ruba orecchini e collane nei negozi, rischiando sempre di finire male. Quando Davide, il suo pseudo-ragazzo, scopre che Santo tiene oggetti da donna in un cassetto, comincia a farsi qualche domanda, ma neanche Santo sa cosa rispondere, perchè le domande che si pone sono molteplici: sulla sua identità di genere, sui pregiudizi, sull’amore e su come essere se stessi in un mondo che ci vuole tutti omologati. Forse per Santo è giunto il momento di guardarsi dentro e capirsi… "
    Flavia Biondi è davvero brava, un segno interessante, un bel modo di raccontare e di definire i personaggi, una crescita sicura che si vede già con il più recente "L'orgoglio di Leone".
    Qui un ritratto dell'autrice fatto da Mabel Morri, qui una piccola recensione di Giulio Macaione.



  • "Megahex" di Simon Hanselmann - Coconino Press
    Acquistato d'istinto dopo averne sfogliato alcune pagine, non avevo mai letto niente di questo  autore.
    Dopo aver letto un po' di storielle con protagonisti una strega, un gatto, un gufo e altri bizzarri personaggi che si drogano continuamente, fanno cose assurde e autolesioniste, si esibiscono in ogni genere di cose che possono essere catalogate come "disgustose" - e dissacranti, immagino - non so cosa dire.
    Il tipo di segno finto ingenuo mi attira sempre, come i colori acidi e le anti-narrazioni; è che forse sto invecchiando e le cose deprimenti mi deprimono.


  • "Wow" n.1 (di 3) - I fumetti di Focus Junior
    Trovate questo albo di ben 150 pagine in edicola (tra poco uscirà il secondo numero). Le storie sono quasi tutte ottime e presentano un ventaglio di stili e personaggi del fumetto di scuola francese, tutto a colori, rivolto a un pubblico giovanile (ma non solo, spero).