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Attenzione: NON faccio scambio link e banner - grazie! Vendo tavole originali dei miei lavori bonelliani e realizzo disegni su commissione (per info p.mandanici@gmail.com)



sabato 31 gennaio 2015

La pasta fatta in casa della mia mamma


Durante il mio soggiorno/vacanza a casa dei miei genitori ho aiutato un po' mia madre a fare la pasta in casa, mi sono divertita e ho pensato di documentare tutti i passaggi (le foto sono state realizzate in due giorni diversi, in uno si erano poi preparate le lasagne, nell'altro le tagliatelle).


La mia mamma fa tutto a occhio, anni e anni di impastamento le permettono di non usare misurini e bilance.
Ha usato della farina di grano tenero, credo, con aggiunta di un po' di quella di grano duro.
Notare la macchina per fare le sfoglie che non sembra dimostrare i suoi 45 anni e più (!), facendo una ricerca su internet di quel tipo se ne vendono ancora, sia usate che nuove.


C'è stato un primo "impastamento" con 3 uova, a un certo punto mia madre si è accorta che occorreva aggiungere un altro uovo. Dopo aver creato la "pagnotta" (e fatta riposare qualche minuto sotto uno straccio per non farla, seccare) con un coltello mia madre l'ha divisa in circa 6 pezzettoni.


Nella macchina si passa un paio di volte il "pezzo" con spessore più grande, dopo si piega la sfoglia in due e la si ripassa con uno spessore più fino - ed ecco che vengono fuori le sfoglie lunghe lunghe.
Le sfoglie vengono tagliate,  si iniziano a passare nella macchina nello stampo per tagliatelle: quelle più corte vengono separate da quelle più lunghe.


Il primo giorno le sfoglie sono state usate per fare le lasagne - ovvero passate prima in acqua bollente, poi messe in un recipiente con acqua fredda, infine impilate con il condimento nella pirofila (condimento semplice: ragù, uova sode, formaggio - non besciamella per mia esplicita richiesta!).
Parte delle tagliatelle vengono congelate pronte per essere utilizzate al volo, alla bisogna.
Grazie mamma!

venerdì 23 gennaio 2015

Appunti sparsi dal lago

Scrivo da casa dei miei genitori, dopo la fine del lavoro su Nathan mi sono presa una settimana di riposo (più o meno).

I libri
Su Facebook ho chiesto consigli su cosa leggere durante questa settimana - non che abbia gli scaffali vuoti, tutt'altro, ma l'ampia scelta a volte é paralizzante, specie se si vorrebbe essere sorpresi.
Mi sono stati suggeriti Simenon, "Il più grande uomo scimmia del pleistocene", e un altro libro di un'autrice che prima o poi vorrei leggere ma che non si trova in ebook (una delle condizioni per la lettura).
Simenon mi intrigava leggerlo in francese per poter esercitare la lingua (che mastico un po' per vecchie frequentazioni sia scolastiche che familiari), ma tutto sommato quando sono in "vacanza" vorrei farmi trascinare dalle letture, non faticarci su.
Intervista a Lux - Internazionale 

Olive Kitteridge
Oltre al Nexus 7 su cui leggere gli ebook mi sono portata un libro cartaceo, "Olive Kitteridge" di Elisabeth Strout
Questo libro l'ho preso dopo aver visto la miniserie tv omonima, bellissima; dopo aver letto il primo capitolo posso dire di aver trovato un raro esempio di perfetta trasposizione da libro a film (diviso in 4 parti): stesse atmosfere, stesse scene, stesso ritmo - oserei dire stesso stile.
Mia madre, che di solito legge romanzi d'amore (ma non gli Harmony, che sono troppo "leggeri e stupidini"), gli ha dato un occhio e mi sembrava interessata; se riuscissi a farglielo leggere chissà che riesca a portarla su una strada  un po' diversa. Per cui glielo regalerò e io finirò di leggerlo durante un altro soggiorno al lago. 

Podcast
Durante il viaggio sul treno mi piace alternare le letture e l'ascolto di qualche podcast - quelli che apprezzo di più sono le trasmissioni di Wikiradio, Radio3 scienza, Digitalia, Moebius.
Sul PC sono abbonata ai podcast tramite iTunes, sullo smartphone Windows Phone ho provato diverse app, compresa quella in dotazione al cellulare, ma le trovo tutte farraginose - da quelle dove non si legge il titolo dell'episodio a quelle dove per  scaricare gli episodi bisogna fare diversi passaggi (per poi scoprire magari che non si è scaricato un bel nulla).
Sul tablet Nexus 7 su cui leggo gli ebook usavo una app che non era male ma che ho dovuto disinstallare per non ricordo più quale problema. Adesso ne ho trovata una molto bella e completa, piena di opzioni di ogni tipo che è anche possibile usare gratis (ma io consiglio di comprarla perché merita): Podcast Addict.
Ha tutto: un buon motore di ricerca, velocità di riproduzione, un timer, un equalizer, tante opzioni per la gestione dei file.




Internazionale
Durante il mio viaggio verso Roma ho anche letto il numero di Internazionale con il reportage di Zerocalcare - non avrei mai immaginato che sarebbe andato esaurito (per chi è interessato: sul numero successivo adesso in edicola il fumetto di Zerocalcare è stato ristampato e allegato).
Tra i vari articoli che parlavano della strage di Charlie Hebdo ne segnalo uno con l'intervista a Lux, disegnatore della rivista ("Morti e basta"), di cui ho fotografato la parte finale.
Per recuperare il numero di cui parlo ( il 1085) si può scaricare la app per i vari device (ma sconsiglio quella per Android su Nexus 7 perché crasha spesso - a meno che ci siano stati dei miglioramenti di cui non sono a conoscenza); è sempre possibile comprare il numero arretrato in PDF dal sito web.

Mobile 
Ho iniziato a scrivere questo post dalla app di Blogger per Android, dopo ho continuato sul web perché inserire le foto dalla app era quasi impossibile. 
Anche scrivere il post dal sito web su un tablet 7 pollici è una discreta rottura - non riesco ancora a capire come tante persone ormai riescano a scrivere su blog stando lontani dal PC fisso. 

mercoledì 21 gennaio 2015

Un fumettino del 1977

A casa dei miei genitori c'è ancora la "mia" stanzetta con libri e oggetti risalenti come minimo a 20 anni fa e oltre; quando vado a trovarli - come in questo caso - ogni tanto riapro i cassetti e frugo tra vecchi album e quaderni.
Già tempo fa qui sul blog ho pubblicato dei miei fumetti realizzati in età giovanile (si possono recuperare andando a cliccare sull'etichetta "Dai miei archivi"), e un paio di quelli erano stati disegnati su librettini utilizzati per le "riffe"; quello che ho trovato oggi fa parte del medesimo tipo, ma a differenza di quelli é realizzato a matita.
Al solito non ha titolo, non ha una fine ed è naturalmente un western!
Le foto sono prese un po' a caso, e non so se la app di Blogger per tablet manterrà l'ordine di caricamento.

venerdì 16 gennaio 2015

Fumetti, attualità, riposo (il mio)

I grigi li ho usati per un livello a mezza tinta

Era l'aprile del 2013 quando ho iniziato a disegnare "il gigante" di Nathan Never che poi è diventato "Le Grandi Storie di Nathan Never" (n.2): il formato dell'albo in edicola sarà come quello del mensile, per grandezza, mentre la foliazione rimane "gigante" - 220 tavole.
In questi giorni ho praticamente ultimato il lavoro, compresa la copertina che mi ha impegnato non poco, visto che non realizzavo disegni a colori da molto tempo (parlo di cose ufficiali, di lavoro, non le mie cosine fatte al volo per i miei blog).


Quando l'albo sarà in edicola potrò postare schizzi, bozzetti, correzioni; per adesso potete vedere la palette di colori che ho utilizzato in Clip Studio Paint (ovvero Manga Studio 5 EX).
Ho esagerato e lavorato a 600 dpi (ma mi è stato fatto capire da chi ha avuto rapporti con le tipografie che alla fine va bene così, meglio più che meno) e il programma ha lavorato come avrebbe fatto con 300 - ovvero lento solo al momento del salvataggio (è un difetto che riscontro in MS 5 a differenza del 4); per questo ho salvato meno spesso di quanto sia abituata con Manga Studio 4 (che invece ho usato per le tavole in bianco e nero).
Ho usato il profilo colore CMYK che vedete nella foto sotto, lasciando perdere le altre opzioni di cui so poco (qualcuno saprebbe spiegarmi per caso?); per avere un minimo di garanzia che i colori che vedevo io a schermo non fossero troppo falsi ho portato il file in redazione e il buon Gianmauro Cozzi mi ha aiutato ad aggiustare i livelli (risultavano troppo "mosci" e poco contrastati).

Come mi sento dopo più di un anno e mezzo di lavoro sulla stessa storia? Meno stanca che qualche mese fa, quando forse ho lavorato a ritmi più alti e con il caldo dell'estate (più i mal di testa dovuti agli occhiali nuovi, credo, e più altri acciacchi di salute che mi hanno angustiato per tutto il 2014); un po' frastornata perchè a dicembre ho avuto testa per altro (faccende familiari), quindi non abbastanza contenta come avrei creduto fino a qualche mese fa per aver condotto in porto un lavoro nel complesso buono (neanche mi soffermo sul fatto che avrei voluto che fosse più buono - tanto sapete come la penso).
Il merito di non essermi mai "stufata" della storia in sé dipende dall'abilità di Giovanni Eccher (lo sceneggiatore di cui potete leggere un'interessante intervista qui, con qualche anticipazione sul tema della nostra storia) di aver sfoderato scenari sempre diversi e alternato scene d'azione a scene più intime ed intense, con personaggi che amo disegnare (grazie Giovanni!).
Dopo un po' di riposo tornerò al lavoro su una storia iniziata...ad aprile 2010!, e interrotta per lavori più urgenti; le tavole da disegnare non sono molte ma mi terranno occupata fino a metà primavera.
E certo, non sarà facile riprendere dopo così tanto tempo una storia, specialmente dal punto di vista del disegno - penso di essere andata un pochino" avanti" da allora. Riguarderò tutte le tavole, alla fine, e cercherò di correggere e armonizzare le parti meno coerenti.


Raramente parlo di attualità, non amo molto intervenire nei dibattiti che spesso si sviluppano nel mondo nel fumetto o che riguardano i grandi avvenimenti mondiali (o anche italiani); qualche volta riporto dei link ad altri articoli, come informazione.
Sui fatti parigini riguardanti Charlie Hebdo ormai ci sono valanghe di articoli, pareri, commenti.
Al di là di tutto, come fumettista e lettrice di fumetti la morte di Wolinski mi ha colpito in maniera particolare (gli altri li conoscevo meno); Paolo Interdonato - che di storia del fumetto ne sa - racconta qui come è nato Charlie e chi erano gli uomini che l'hanno creato. Se non siete ultrasensibili leggete anche la lettera della figlia di Wolinski.

Del caso "Charlie-fumettisti italiani-Corriere" credo si sia parlato molto negli ultimi giorni, per chi ne sapesse poco o nulla ecco un po' di link:
Dalla Parte di Asso: Matite in difesa della libertà di stampa... editori che se ne fregano del diritto d'autore.
Il caso Charlie Hebdo, De Bortoli si scusa: "Siamo a disposizione degli autori. Si tratta di un'operazione benefica" - Wired
Di nuovo sul caso "Corriere della Sera". Quando le pezze sono peggiori del danno
Corriere.it e Internet, un rapporto difficile
Dalla Parte di Asso: Del come il Corriere della Sera sia incapace di dire: abbiamo fatto una cazzata.
In MEDIA stat virtus?
Se pubblico una vignetta su Facebook, davvero chiunque può usarla? Alcuni dati per ragionare | Il Disinformatico
Major italian newspaper angers cartoonists by printing their tribute to Charlie Hebdo without permission


martedì 6 gennaio 2015

Da aNobii a Goodreads - più notizie varie


Da anni ho usato aNobii per catalogare un po' i libri e i fumetti in volume che ho in casa; nonostante i problemi che hanno sempre afflitto la piattaforma (che è gratis comunque) per le mie esigenze andava più che bene: se non trovavo la scheda del libro che volevo "caricare" lasciavo perdere e attendevo che fosse creata (molti problemi riguardavano - e riguardano - la creazione delle schede); la casella di ricerca non ha mai funzionato bene, il badge per il blog ha funzionato per un po', poi basta, ecc.
Nel marzo 2014 aNobii è stata acquistata da Mondadori con promesse di rilancio e miglioramento della piattaforma; qualcosina è cambiata, alcune cose non in meglio: adesso se si va sulla scheda personale del libro caricato ci si accorge che i commenti (le "recensioni") i voti e lo stato di lettura si danno uscendo dallo spazio personale e andando a vedere la scheda del libro - dove ci sono tutte le altre recensioni e le notizie sul libro in generale (chi ce l'ha, dove si può acquistare, ecc.).
Scomodo e brutto.
Tempo fa avevo aperto un account anche su Goodreads, non molto frequentato dagli italiani (al contrario di aNobii) ma ben fatto; ultimamente mi sembra sia migliorato nel caricamento dei libri nuovi in italiano, e nonostante non mi piaccia molto l'interfaccia con copertine e font piccoline ho deciso di stare stabilmente lì - anche se non credo riuscirò a trasferire tutta la mia biblioteca: ho più di 1400 libri e il file csv che li contiene non viene digerito dal sito.
Attualmente su GR ci sono quasi 180 miei libri caricati 3 anni fa, credo, a caso (nel senso che facevano parte del mucchio che avevo tentato di caricare ai tempi); da adesso però ci caricherò quelli nuovi.
Per cui la situazione sarà che i libri ante-2015 rimarranno su aNobii per adesso, quelli da gennaio 2015 in poi andranno su Goodreads (e il solito avvertimento: non accetto richieste di amicizia da totali sconosciuti, se si vuole seguire la mia attività su Goodreads lo si può fare tramite il tasto "Segui").

Ok, forse va usato solo con persone vive.
Izneo è una piattaforma di vendita di fumetti (in francese) in digitale: esistono app per Android, iOS, Windows. Ho comprato solo un paio di fumetti dall'app che ho sull'iPad 2, che non è retina e che si vede così così per i fumetti a colori; l'app per Android che ho sul Nexus 7 (aggiornato a Lollipop) in apparenza funziona, ieri ho comprato un albo in offerta e l'ho scaricato, ma quando vado ad aprirlo viene fuori un messaggio di errore (messaggio di errore che viene fuori anche se tento di scaricare uno di quelli comprati tempo fa). Ho segnalato la cosa, al momento mi è impossibile usare Izneo sul Nexus (che preferivo perchè ho più spazio, mentre su iPad è quasi finito).
Non è la prima app che non riesco a usare sul Nexus (quella di Internazionale ad esempio crasha se non sposto lentamente il pdf); su iOS mai avuto problemi con nessuna app.



Di seguito un po' di link vari: