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Attenzione: NON faccio scambio link e banner - grazie! Vendo tavole originali dei miei lavori bonelliani e realizzo disegni su commissione (per info p.mandanici@gmail.com)



mercoledì 29 settembre 2010

Anime, OCR, un po' di Ubuntu...

Sono appena tornata dalle mie vacanze "quasi" romane e so che faticherò a riprendere il ritmo (come sempre...): nelle due foto si può vedere un panorama un po' cartolinesco del lago di Bracciano e il faccia-a-faccia tra Milou e un gambero sulla spiaggia di Passoscuro (vicino Fiumicino).

Non sono un'esperta di Anime ma naturalmente quando posso guardo qualche novità o seguo le notizie sui blog specialistici; ultimamente sono venuta a conoscenza di un sito che si occupa di Anime da vedere in streaming - "Anime Rebirth" - che presenta un elenco molto nutrito di serie animate sia nuove che classiche: One Piece, Goldrake, Capitan Harlock, Naruto, ecc.

Consiglio per un programma OCR per Mac: ho provato la demo di "Prizmo" (che è presente anche in versione per iPhone) e mi sembra molto buono, considerato il prezzo (circa 39 €).
Con "Prizmo" (qui dei tutorial) è possibile ricavare il testo da delle foto, oppure importarlo tramite scanner. La conversione è buona anche perchè è supportata la lingua italiana; prima della conversione in testo è possibile ritagliare e migliorare la foto importata.
Il mio interesse per i programmi OCR è dovuto al fatto che ogni tanto mi piacerebbe conservare e commentare dei brani di libri; pensavo di poterlo fare con "Evernote" (che uso molto e che è davvero utile) che in teoria riconosce il testo nelle foto, ma non ci riesco: non so se questa funzionalità sia presente solo nella versione Premium a pagamento, ma non credo.

Infine un link a un articolo che consiglia dieci programmi utili per chi usa Ubuntu - so che ce ne sono diversi che passano di qui! 
Io di Linux capisco poco e nulla, e magari i programmi consigliati da Skimbu sono arcinoti o inutili, non so, ma volevo lo stesso dedicare un pensiero ai coraggiosi linuxiani.




domenica 26 settembre 2010

I miei widgets

Quando smanettavo sul MacBook Pro la mia Dashboard (qui per avere informazioni su cosa è per i digiuni di Apple) aveva più widgets che quella attuale del mio iMac. Alcuni di questi widgets potrebbero interessare, così ne farò una breve presentazione.

Saltando la classica calcolatrice, il calendario e anche l'orologio, per prima cosa per gli amanti della musica consiglio il widget "Tunes TEXT": qualsiasi canzone ascoltiate su iTunes (che sia dotata di titolo e autore) vedrete il testo apparire in modo veloce a anche abbastanza preciso una volta attivata la Dashboard.
 "3-2-1" è uno dei widget che uso più spesso: cibo sul fuoco o in forno? "3-2-1" è un countdown veloce da impostare, infallibile (per farlo partire bisogna cliccare sul quadratino verde).
Un'altro tipo di countdown è "Countdown X": qui il countdown si può impostare anche per scadenze lunghissime, visualizzando ad esempio (nel mio caso) i giorni che rimangono alla consegna di qualche tipo di lavoro.
Di widgets per il meteo ce ne sono parecchi, e io ne ho provati molti senza rimanerne soddisfatta (spesso erano imprecisi). Da un po' sto usando il widget di "The Weather Channel" (che monitora anche l'Italia), e non mi sembra male; tra l'altro al link del sito si possono trovare le versioni anche per Windows e altri sistemi.

Non è un widget ma una piccola applicazione molto versatile: "Alarm Clock" può programmare diverse sveglie (anche ripetute), ha un countdown e persino un cronometro. Può riattivare il Mac dal "sonno", può usare un suono da "dolce risveglio", si può impostare il ritardo della sveglia premendo un tasto, anche usando l'Apple remote.

Segnalo inoltre un paio di siti dove trovare widgets per Mac: qui, e qui.

Per gli utenti Windows (che so essere la maggioranza): be', ho trovato un articolo che parla di come poter usare i widgets del Mac sul sistema Windows attraverso l'uso di un programma.
Non l'ho provato, e non so dire, ma metto qui il link all'articolo per chi fosse interessato.

mercoledì 22 settembre 2010

Due disegni per le fiere del 2001

Ho avuto anche io il periodo in cui andavo ogni tanto alle fiere del fumetto a firmare dediche agli stand Bonelli: qui posto due esempi del 2001, epoca "Gregory Hunter".
Il primo disegno ambientato in un bar "cosmopolita" è stato realizzato per la fiera di "Cartoomics" (Milano) del 2001; il secondo disegno è stato realizzato nel 1999 ma stampato per la  Comiconvention al "Quark Hotel" del 2001.




                                                                          Copyright© immagini Sergio Bonelli Editore

domenica 19 settembre 2010

Un po' di ferie e un disegno

Dopo quasi tre mesi di lavoro posso ritenermi soddisfatta del ritmo con cui disegno le tavole, per cui mi sto azzardando a farmi una settimana di vacanze (più che di ferie, dato che non sono "assunta"...). Più che  rilassarmi leggendo libri e fumetti (il mio sogno) andrò in visita ai miei genitori e farò il giro dei miei cari amici romani; per ogni evenienza mi porterò dietro un po' di lavoro.
 Saluto tutti i lettori del blog (e avverto che ho programmato un paio di veloci post per la prossima settimana).

 Quando tornerò mi piacerebbe postare le prime tre tavole a matite che realizzai per il progetto "Doppio gioco" (ne ho parlato qui) - progetto a fumetti su storia di Giorgio Pelizzari mai andato avanti (il disegno del ragazzo si riferisce a questo); e poi credo che parlerò anche del programma "Voilà" con cui ho giocato un po' trattando la foto di Milou - che mi accompagnerà nel viaggio verso Roma.




mercoledì 15 settembre 2010

Mini-lezioni di Manga Studio in PDF?


Sto progettando il modo più semplice e veloce per trasformare le "mini-lezioni di Manga Studio" fin qui realizzate in un documento PDF da poter liberamente scaricare.
Esempio realizzato con NeoOffice
Recuperare il testo e le immagini inserire nei post non è facile perchè l'ho fatto in mille modi diversi - dal Mac, dal pc portatile, da Windows Live Writer, oppure componendo il post direttamente on line. Pensavo che i servizi on line di conversione delle pagine web in PDF avrebbero potuto aiutarmi (come questo, o questo), ma pensavo anche che avrei trovato un programma di editing dei PDF, invece no ( e anche  quelli a pagamento credo non possano intervenire sui PDF originati in tal modo).
D'altronde chi ha il Mac sa che aprendo l'opzione "Stampa" per qualsiasi tipo di file (anche le pagine web) troverà in basso a sinistra le varie opzioni con il PDF, tra cui quella di salvare la pagina in questo formato - e senza l'ausilio di alcun programma.
Ma - come detto - io ho la necessità di reimpaginare un po' il tutto, correggendo anche qualche frase, all'occorrenza.
Ho provato a usare "NeoOffice" per aprire in PDF un mio post; così ad esempio posso cancellare le pagine dei commenti, ma non riesco a fare molto altro - cambiare il layout è impossibile (o difficile, non so; ho optato per NeoOffice perchè OpenOffice era diventato sempre più pesante e lento con l'avanzare delle versioni - ma anche NeoOffice non scherza). Oltretutto esportando il file in PDF non mantiene i link (ho cercato tra le impostazioni ma come detto è poco chiaro, e io le ho provate tutte senza successo).
Come lettore PDF uso Skim, che è ottimo se si legge un documento in questo formato e lo si vuole commentare con note o sottolineature; altro non fa.
Quindi alla fine credo che mi converrà selezionare semplicemente i post on line, fare copia e incolla in un file di testo, e aggiungere poi le immagini (che potrei scaricare in batch con un programma apposito che mi sembra di aver visto da qualche parte). Questa cosa ho provato a farla con NeoOffice e ho difficoltà a posizionare le immagini dove voglio io: per spostarle (ad esempio per metterne una al centro della pagina) devo aprire una finestra e settare le distanze esatte dai bordi del foglio: macchinoso.
Scribus è un programma di impaginazione free: ho provato anche con questo, ma i file di testo non li importa, con i PDF - che in teoria dovrebbe poter importare - mi dà segnalazione di "importazione fallita"; copia e incolla non esiste - insomma, le ho provate tutte ma sul mio Mac Scribus sembra del tutto inutilizzabile.
Per ultimo adesso ho provato con Bean, un editor di testo "semplice": be', sarà semplice ma mi conserva i link, ad esempio, e riesce a inserire le immagini in maniera  più adeguata e veloce (anche se ha problemi ad allineare due immagini sulla stessa "riga"). Vedremo.
Se avete suggerimenti da dare sono qui...

Ah, a proposito di problemi con le immagini: quella qui postata nell'originale è più grande, e dovrebbe in teoria ingrandirsi al doppio click - io non ci riesco, voi?

lunedì 13 settembre 2010

Varie - 13

Secondo voi quanto può durare un sito così? MusicLink.fm vi fa ascoltare album interi di cantanti o gruppi. Io ho provato a cercare ed ascoltare l'ultimo album di Morrissey (a proposito del post di ieri), e funziona: album in effetti non male, forse ancora qualche canzone troppo simile a quelle del passato - ma buono davvero (e voce con sfumatore e toni che non avevo mai sentito).

Agli  appassionati di cinema di fantascienza penso non dispiacerà un giro sul sito di Douglas Trumball - tar le altre cose curatore degli effetti speciali di "2001 Odissea nello spazio", "Incontri ravvicinati del terzo tipo", "Blade Runner", ecc.

Dal sito di Ilarialab parte il consiglio per un'applicazione on line di software pittorico realizzato con l'HTML5, DeviantART Muro: da provare.

Per caso (come quasi sempre) ho scoperto un sito che unisce il fascino della natura selvaggia alla quotidianeità delle riprese fotografiche della "famiglia" dell'autrice: "The Daily Coyote" segue da anni in particolare la vita di un coyote nato in libertà nel Wyoming rurale, ma anche degli altri animali con cui interagisce. Le foto sono molto belle.

domenica 12 settembre 2010

Una mia vecchia passione: "The Smiths"

Era il 1984; non esisteva ancora MTV Italia, ma iniziava le sue trasmissioni un canale dedicato alla musica, Videomusic. Probabilmente è su questo canale che mi capitò di vedere un video live di una strana band inglese con un cantante ancora più strano che si agitava sul palco.
Il nome della band era "The Smiths" - che era un po' come chiamarsi "i signori Rossi". La volontà di distinguersi dalle band coeve, con i loro nomi lunghi e "originali" era palese: all'epoca giravano gli "Echo and the Bunnymen", i "Tears for fears", "The psychedelic furs", "Siouxsie and the Bunshees" (scrivo alla rinfusa, eh...), ecc. I cantanti o avevano un aspetto post-punk e dark con capelli lunghi e spettinati e abiti scuri, o erano perfettini quando più tendenti alla New Wave e al New Romantic: Morrissey invece aveva questo taglio di capelli un po' anni cinquanta e una camicia ribelle dallo stile fricchettone - con aggiunta di collana lunga al collo e gladioli infilati nella tasca posteriore del jeans.
"Ma chi è questo matto?" - fu il mio primo pensiero al vedere Morrissey mentre cantava...non ricordo cosa esattamente, forse proprio "Hand in glove" come nel primo video qui postato; gli Smiths erano qualcosa che non riuscivo a inquadrare, data la musica e lo stile che vigevano all'epoca.



Il colpo di fulmine arrivò presto, e mi procurai gli album che fino a quell'epoca erano stati pubblicati: "The Smiths" e la raccolta "Hatful of Hollow". Imparai le canzoni di quegli album praticamente a memoria, inaugurando così un mio personalissimo e carente studio dell'inglese (che non avevo avuto modo di studiare a scuola). Con molta fatica riuscii a procurami le traduzioni delle canzoni (oggi con internet qualsiasi giovane che abbia una passione basta che digiti su una tastiera...fortunelli...) - canzoni dai testi mai banali e abbastanza letterari e decadenti da ricevere la mia immediata attenzione.
Gli Smiths in pratica erano Morrissey (cantante e autore dei testi) e il bravissimo chitarrista e compositore Johnny Marr: il batterista Mike Joyce e il bassista Andy Rourke  sono sempre rimasti un po' sullo sfondo - gli sfigati del gruppo...
Per chi non conoscesse gli Smiths metto qualche link qui e qui: all'epoca furono una band che fece parlare molto di sè, sia per la qualità musicale  che per i contenuti di certe canzoni (un loro album si intitola "The Queen is dead", tanto per dire...).

Interno dell'LP "Hatful of Hollow"
Ora racconterò un episodio che spero non venga letto da una mia cara vecchia amica (ci conosciamo dai tempi del liceo): credo che il ricordo le procuri ancora qualche attacco d'ulcera.

La parabola musicale degli Smiths si può contenere dal 1984 al 1987 (anno di scioglimento della band): 4 anni densi e gloriosi, fatti anche di diversi concerti in Gran Bretagna e in altri paesi europei. In Italia loro suonarono solo un unico, mitico concerto, a Roma: io e la mia amica avevamo i biglietti per andarlo a vedere. Il concerto era programmato per il 14 maggio 1985 al Tendastrisce. Il 12 maggio nel Lazio (e in altre regioni) ci furono le elezioni Regionali: probabilmente le mie prime elezioni (avevo 20 anni). Mentre facevo la fila al seggio venne fuori la presidentessa, con una richiesta impellente: mancava uno scrutatore, non si poteva far nulla se non se ne trovava uno, lì per lì. Nessuno si fece avanti, così la signora minacciò di non fare andare via nessuno se qualcuno di noi non si fosse "offerto". Ignoro se avesse il potere di fare ciò, fatto sta che tutti addussero delle scuse varie - chi doveva lavorare, chi aveva a casa i bimbi piccoli, ecc.
Io mi sentivo un po' presa in causa perchè in effetti tra tutti quegli adulti certamente ero la meno impegnata; e poi mi incuriosiva molto conoscere i meccanismi della democrazia. Il concerto era per due giorni dopo, lo scrutinio avrebbe preso al massimo un giorno (così mi assicurarono). Mi feci avanti.
Informai la mia amica, che comunque non fu contenta (aveva un presentimento, credo). Il giorno dopo non bastò a scrutinare le schede (ricordo ai giovani che esisteva ancora la Democrazia Cristiana, il Partito Comunista, Democrazia proletaria, i socialisti, i liberali, i repubblicani, ecc.; i rappresentanti di partito spesso si accapigliavano per stabilire se gli sgorbi fatti a cacchio dagli elettori sulla scheda fossero posizionati nell'area di questo o quel partito, se il nome del candidato fosse stato scritto giusto o no - e così via...). Dovetti tornare a scrutinare anche il 14 - non era proprio possibile ormai lasciare quell'impegno. Per tutto il giorno sperai che il tutto terminasse entro un orario decente, ma niente, sfiga totale. Concerto andato all'aria.
La  mia amica per qualche giorno non mi rivolse parola, si rifiutò anche di ricevere l'indennizzo per il biglietto: io quel biglietto ce l'ho ancora (spero a Roma, che qui a Milano l'ho cercato e non l'ho trovato), come memento di un non-evento tanto atteso, come memento di un antico dolore.



La fine prematura degli Smiths certamente mi deluse molto, ma già nel loro ultimo album ("Strangeways, here we come") secondo me c'era già un allontanamento dalla freschezza e originalità di un tempo. Morrissey intraprese una carriera solista che io seguii solo per i primi due album (bello il primo, meno il secondo): senza Marr a Morrissey era come se mancasse la profondità. Ho amato molto Morrissey, la sua voce, ma non sono riuscita più a farmi incantare solo da quello. Mi ha fatto certamente piacere sapere che la sua carriera ha avuto di nuovo un'impennata con gli album recenti - la sua voce è sempre molto bella, e devo dire che invidio la sua coerenza estrema in fatto di taglio di capelli! Tuttavia il Morrissey che ha lasciato una traccia nella storia della musica è quello degli Smiths: Moz è tutto lì, per sempre.

mercoledì 8 settembre 2010

Fumettisti che spiegano il loro lavoro

Ci sono fumettisti  meno noti al grande pubblico che però usano il web per informare i lettori (o gli aspiranti disegnatori) su come hanno costruito una tavola, fatto degli schizzi, colorato digitalmente dei fumetti disegnati da altri (ad esempio), e che magari  illustrano anche i "trucchi" tecnici che fanno parte del bagaglio di ogni disegnatore.
Parto da un esempio particolare (perchè ha i mezzi per essere molto curato) di un fumetto francese che on line si presenta e si pubblicizza attraverso un sito fatto veramente bene - e al cui interno è possibile trovare i commenti e le spiegazioni dell'autore a tavole, schizzi, storyboard, copertine - persino video in cui si vede il disegnatore all'opera.

Denis Bajram ha scritto e disegnato una serie, "Universal War one", che è costituita da 6 classici albi alla francese; la 001 Edizioni l'ha tradotto e presentato in due volumi - economici certo ma dal formato ridotto che forse non rende al meglio il lavoro di Bajram - che pure non è un disegnatore eccezionale, ma che ha fatto un lavoro molto accurato e professionale.
La scrittura di questa piccola saga di fantascienza è impostata su degli stilemi abbastanza classici: molto parlata, con spiegazioni approfondite (mai troppo ridondanti o noiose, ma certe volte un po' lunghe), costruzione precisa della psicologia dei personaggi, trama avventurosa con qualche piccolo colpo di scena, paradossi spazio-temporali. Di moderno, per così dire, c'è una certa enfasi quasi "no-global" contro la dittatura delle multinazionali, che nel futuro si coalizzeranno addirittura contro la Terra (immaginando una umanità che si è espansa in tutto il Sistema solare).
Quello che consigliavo però è anche una visita approfondita alle varie sezioni del sito dedicato alla serie, che dimostra anche tutto l'impegno e l'amore per questo lavoro che tanti fumettisti francesi, anche se non dotati di grandissimo talento e originalità, sanno trasmettere al loro pubblico.


Claudia Checcaglini l'ho scoperta di recente grazie alla famosa "polemica fumettistica" che come primo risultato sta portando all'organizzazione di una specie di tavola rotonda a Lucca.
La Checcaglini è una colorista affermata in Francia - se ne parla anche qui - e sul suo blog ci sono degli interessanti tutorial  molto precisi e dettagliati; consigliata comunque la lettura di tutto il blog, poichè le esperienze di una professionista che lavora per la Francia credo siano molto interessanti.
Anche Rosa La Barbera ha un blog in cui posta molti suoi disegni - magari nello stesso tempo la versione in bianco e nero e poi quella a colori. E' davvero una brava disegnatrice - credo abbia lavorato per le serie "Monster Allergy" e "Winx", tra le altre cose (purtroppo non riesco a reperire molte notizie biografiche su di lei!).
Ketty Formaggio è un'altra colorista che sta lavorando sia per case editrici francesi che italiane; sul suo blog ci sono soprattutto le copertine e le tavole che ha colorato, e ultimamente alcune considerazioni sul sistema "pagamento ai fumettisti". Quest'ultimo tema è stato affrontato con molta passione in un forum da lei moderato e ospitato su Kinart: si lega alla "querelle" fumettistica di cui sopra.

Per ultimo indico un blog ancora giovane ma in cui si potranno trovare sia schizzi e disegni, che riflessioni sul mondo del fumetto: qui è il blog di Giacomo Pueroni, disegnatore di Harry Moon  - più di recente - e di Jonathan Steele (creature di Federico Memola) di cui avevo già parlato in questo post.

lunedì 6 settembre 2010

Diari elettronici

I dubbi che avevo su "Chronories" alla fine mi hanno fatto desistere dal tenerlo (ne ho parlato qui): avevo bisogno di una specie di "diario" che mi facilitasse la memorizzazione e la ricerca poi di alcuni dati e soprattutto che permettesse l' esportazione in un formato leggibile anche da altri programmi.
Anni fa quando usavo il mio "vecchio" MacBook Pro (che va ancora benissimo e che porterò a casa dei miei, utile per quando li andrò a trovare) avevo trovato un programma free molto carino, Journler; adesso questo programma è stato migliorato di molto ed è a pagamento (costo 35$), ho provato la demo ma mi sembra fin troppo ricco per le mie esigenze: audio, video, immagini, possibilità di inserire le pagine create per ogni data in più folders diversi, opzioni varie che ancora non ho capito perchè scritte in inglese (per adesso non è tradotto in italiano), possibilità di postare direttamente sul nostro blog (io ho provato ma funziona solo con il testo, le immagini non le carica). Il tutto è molto integrato con il sistema Mac - iPhoto, iTunes, ecc.

Io però ho provato un altro programma, viJournal, e forse lo sceglierò (anch'esso è a pagamento: 22,26 €). Di viJournal mi piace la praticità, ma anche la possibilità di inserire note o immagini velocemente (anche video, audio, o la canzone che stiamo ascoltando su iTunes).
E' facile gestire le Categorie (Tag), e trovare poi i relativi post visualizzando l'apposito menu (vedere Foto 2). A destra e sinistra della finestra centrale dove inseriamo la nostra nota di giornata ci sono dei pannelli a scorrimento: da una parte il Dropbox, dall'altra lo Scratch Pad e le Notes.
Nel Dropbox possiamo inserire documenti e immagini in "parcheggio", che quando vogliamo possiamo trasferire all'interno delle nostre "Entries" (io lo userò ad esempio per utilizzare le emoticon e le icone del meteo - nella Foto 1 si vede solamente il sole, quella specie di tuorlo d'uovo!).
Le cose scritte all'interno della sezione "Notes" sono legate al giorno selezionato, mentre quelle scritte nella "Scratch Pad" sono visualizzate sempre, qualunque data noi selezioniamo.
L'esportazione è molto comoda, a scelta tra pdf, htlm, rtf e word, divise per giorno - e il pdf è comodo per l'esportazione anche delle immagini.
Sotto ogni "post" c'è la galleria immagini - se ne vogliamo inserire più di una è un'opzione molto comoda, per visualizzarle basterà passarci sopra con il mouse (e premere alcuni tasti per più opzioni).

So che la maggior parte delle persone che transitano di qua usano Windows, quindi ho pensato di dare un'occhiata anche a dei programmi equivalenti. Devo ammettere però che anche a pagamento non ho trovato granchè - almeno niente di accattivante o dotato delle tante opzioni come quelle per il Mac.

Io una volta sul pc usavo questo programma: iDialyDiary, che per essere free non è male.
A pagamente invece ho trovato la versione Windows ( WinJournal) di un famoso programma per Mac - MacJournal (che però, non so perchè, non mi piace) - però mettete a confronto i due (nei rispettivi siti della stessa software house vederete illustrate con foto le differenze) e capirete perchè più passa il tempo più divento Mac-dipendente...
Un altro consiglio  è per RedNotebook (Foto 3) che non è malaccio (ed è free), che esporta le entrate anche in pdf e in latex. Purtroppo però all'atto di inserire le immagini queste non venivano visualizzate - e comunque bisogna sempre cliccare su Anteprima per leggere in maniera normale il testo arricchito di grassetto e formattazioni varie.
Allora forse meglio  Efficient Diary (Foto 4) che come unica "pecca" ha la mancanza di un calendario visuale - ma per il resto funziona a dovere. Attenzione alla prima volta che lo si apre: bisogna per forza inserirgli una password, anche se non la volete; successivamente si va in File→Password, si inserisce quella scelta all'inizio e si lascia campo libero per la nuova, così si è liberi da quet'obbligo all'apertura del programma.

venerdì 3 settembre 2010

Una vecchia canzone

Improvviso momento nostalgia, e poco tempo: ecco spiegato questo post dove lascio spazio a una delle poche canzoni che veramente mi sia piaciuta (a quei tempi, e parlo del 1980) degli Spandau Ballet.
Ricordo che in quegli anni su Frigidaire (se non sbaglio) uscì un breve articolo su questa band ancora non famosa; parlavano di loro stessi come rappresentanti di una certa classe operaia che aveva voglia dopo il lavoro di divertirsi, e di divertirsi con stile (alludendo al modo di vertirsi).
Un altro ricordo che ho legato agli Spandau Ballet è che la mamma di una mia carissima amica li vedeva spesso in un famoso hotel della capitale, dove lavorava, e parlava sempre entusiasticamente del cantante Tony Hadley, che era "davvero un bell'uomo" (oltrechè molto gentile).

mercoledì 1 settembre 2010

Varie - 12

Della "querelle" di cui si parla in giro sui blog a carattere fumettistico forse scriverò un post più avanti - anche se non ho molto da dire, perlomeno niente che non sia già stato detto qui e là. Il nostro è un piccolo mondo (e girano pochi soldi, ci sono pochi lettori, poca attenzione da parte dei media se non travisando alquanto la natura del fumetto e la sua varietà - insomma, poco di tutto): spesso ci si parla e ci si cita reciprocamente, non solo per amicizia personale o per farsi pubblicità, ma perchè ci si conosce più o meno tutti, e bastano uno o due gradi di separazione per raccogliere la "fumettopoli" italiana.Per cui in un gioco di specchi un po' surreale segnalo un post del blog di Moreno Burattini (di cui annunciavo la nascita qui) in cui lui elenca un po' di blog che citano il suo "Freddo cane in questa palude", tra cui il mio, avendo così l'occasione di ricordare una mia piccola "partecipazione" a un numero di Zagor in veste di "vignettista riparatrice" - Moreno racconta l'episodio, quindi non mi ripeterò qui (è visibile anche la copertina della storia in questione).

Un altro bel post  sempre di Moreno Burattini parla delle migliaia di libri che ha letto, e delle altrettante migliaia che probabilmente non riuscirà a leggere! Descrive molto bene le sue tecniche di lettura - tecniche e trucchi che con diverse varianti adottano altri voraci lettori (come Stefano Piani) e anche io nel mio piccolo (ne parlo nei commenti al post di Moreno).
Di libri ne leggevo tanti negli anni del liceo e dell'Accademia, quando avevo molto tempo libero (lo studio - per me che mi piaceva - non mi occupava molto); fondamentale la scoperta delle biblioteche comunali, dato che non avevo un quattrino: ero iscritta a due di esse così potevo prendere in prestito anche più di due libri alla volta.
Adesso che sono sommersa dal lavoro le letture sono diventate più rarefatte, e un altro problema è comparso: la carenza di spazi dove stipare libri e fumetti.
In questo post parlavo della mia intenzione di proseguire l'abbonamento alla rivista "Internazionale" passando alla versione in pdf; bene, ho recuperato un pochino di spazio nelle mie librerie (prontamente sparito), però le mie impressioni sono contrastanti: da una parte non ci sono più i ritardi nella consegna, anche se non erano molto frequenti (la metà delle volte invece del venerdì mi arrivava il sabato, e alcune volte mi è arrivato anche il lunedì) - anzi, il giovedì è già pronta la mia copia da scaricare; dall'altra la mia idea di usare il pc portatile come "lettore" si è rivelata fallimentare, perchè leggendo nei ritagli di tempo non mi viene certo voglia di stare ad aspettare Windows che si carica...
Piuttosto quando mi ricordo stampo qualche articolo lungo - ma  il tutto alla fine diventa farraginoso e scomodo, e non ho più la goduria di maltrattare la rivista di carta.

A proposito di "Internazionale" sul mio blog dei "ritagli" segnalo un breve fumetto di Duccio Boscoli (che non conoscevo), e altre cose come il racconto di Bradbury "Pioggia senza fine", "Bakuman", "Pluto", ecc.