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Attenzione: NON faccio scambio link e banner - grazie! Vendo tavole originali dei miei lavori bonelliani e realizzo disegni su commissione (per info p.mandanici@gmail.com)



domenica 31 agosto 2008

Un vecchio Gregory


Per adesso il trend è quello della nostalgia...
Ecco un Gregory Hunter che credo non sia apparso da nessuna parte. 
Anno di realizzazione: fine anni '90.



Una funzione utile per la nostra navigazione









Se siete dei navigatori perditempo, o anche se state facendo delle mirate e utilissime ricerche, ecco, può sempre capitare di finire per caso su un sito, o una pagina in particolare che non avete voglia o tempo di leggere subito. 
Instapaper è un programmino da installare nella barra del browser che permette di salvare istantaneamente il link della pagina che state visitando. 
La grande utilità di Instapaper è che è multipiattaforma e multibrowser; io ce l'ho installato sul Mac, sul pc, su Safari e Firefox. Una volta salvate le mie pagine in qualsiasi computer potrò ritrovarle in qualsiasi altro, qualunque browser io stia usando.

Come mostrato nella prima immagine, il bottone da schiacciare per la funzione di salvataggio è quello con scritto "Read Later" (dopo due secondi apparirà in alto a sinistra un riquadro con l'avviso "Saved!"); accanto io vi ho inserito, tramite la funzione "Aggiungi a preferiti", la pagina personale ("Instapaper"), protetta da password (si fa il login la prima volta e basta), in cui sono raggiungibili i link che ho salvato.
La cosa bella è che l'elenco è graficamente ben strutturato, e che se se visitiamo il sito una volta esso non scompare dall'elenco del tutto, ma va a finire in fondo, in un settore a parte di link "Già letti". Quando riteniamo di non aver più bisogno del suddetto link, o perchè l'abbiamo aggiunto tra i Preferiti, o perchè ormai inutile, si può cancellarlo cliccando su "Delete".
Come si vede nella seconda foto accanto a ogni link sulla destra c'è il bottone "Text"; questo permette di visualizzare la pagina del link in solo testo.

sabato 30 agosto 2008

Un widget per Mac




Credo che chi passerà da questo blog non sarà un vero e proprio geek  - ovvero un esperto in tecnologia e informatica; così ho pensato di condividere con gli altri certe mie piccole "scoperte" che riguardano lo sfruttare meglio le capacità del nostro computer (in questo caso il Mac).

Per chi ama l'informazione e anche lo sguardo al di là del nostro paese c'è questo widget - iActu - da installare nella dashboard del Mac (la dashbord è una specie di pagina semitrasparente, richiamata da un tasto,  attraverso cui si può accedere a diversi piccoli programmi, chiamati widgets, perlopiù gratis e scaricabili dal sito Apple o collegati).

  iActu presenta una specie di vetrina con le prime pagine di 6 quotidiani da scegliere tra decine e decine di tutto il mondo. Tra i giornali italiani curiosamente la maggior parte sono edizioni di quotidiani molto locali (non so, "La Gazzetta di Mantova, La Nuova Venezia"...), tra cui io ho scelto "Corriere della Sera", "La Repubblica", "La stampa"; poi ho aggiunto "El Pais", "The New York Post", e "Libération".

Cliccando sui vari giornali le prime pagine vengono ingrandite, e vengono mostrate in anteprima quelle successive; per leggere queste ultime però bisogna abbonarsi alle versioni on line dei vari quotidiani.

Io lo trovo abbastanza utile, e anche visivamente bello. Quando si è collegati a internet basta premere il tasto della Dashbord e instantaneamente vengono caricate le prime pagine del giorno.

venerdì 29 agosto 2008

"Real", un bel manga



L'altro giorno sono passata in fumetteria (ci vado un paio di volte al mese) e vi ho trovato finalmente il nuovo volume di uno dei miei fumetti preferiti di questi ultimi anni: il manga "Real" di Takehiko Inoue.
Il numero che ho preso è il settimo, ma il primo è uscito ben 4 anni fa! Neanche una media di due volumi all'anno, e all'ultima pagina c'è l'avviso della prossima uscita: nel 2009 (arrgghh!!).
Voglio parlare di "Real" anche per invogliare i non patiti dei manga a leggere qualcosa di diverso, che potrebbe anche appassionarli; a parte la "scomodità" del senso di lettura alla giapponese ( ma è abitudine che si assume abbastanza facilmente) la storia è talmente ben scritta e disegnata che credo sia alla portata di tutti.
Per i più esperti Inoue è l'autore di un grande successo del passato come "Slam dunk" (ambientato nel mondo del basket), di cui credo siano stati trasmessi in tv anche i cartoni animati, e poi di "Vagabond", in cui il tema è invece è il mondo dei samurai - quindi un'ambientazione storica.
"Slam Dunk" non l'ho letto (se non un paio di volumetti, dei tanti pubblicati) perchè l'ambientazione e il tono erano troppo giovanilistici per me - per così dire. Il tratto poi era meno maturo che quello mostrato in "Vagabond", dove invece, specie nei primi numeri, raggiunge una notevole raffinatezza.
"Real" è ambientato nel mondo del basket in carrozzina, ovvero il basket praticato dai ragazzi con handicap, ma non è solo un manga sportivo, o un manga "educativo" che ci parla di una minoranza che vive con alcune difficoltà.
Il punto forte di Inoue sono sempre stati il disegno (è davvero un grande talento) e la caratterizzazione psicologica dei personaggi, tanti e diversi.
Qui i vari personaggi sono descritti in relazione gli uni agli altri, ma anche in parallelo, a tracciare una specie di varietà di caratteri e personalità che hanno ognuno un modo diverso di vivere la disabilità, ma anche la propria vita in generale.
Uno dei protagonisti principali poi è un "normodotato", Nomiya, che però ha contribuito all'incidente in cui perde l'uso delle gambe una sua amica - cosa che la farà sentire perpetuamente in colpa. E' un grande appassionato di basket, e per questo entra poi nella cerchia di persone che giocano in una squadra di basket in carrozzina.
Poi c'è Takahashi, un ragazzo un po' sbruffone che vede cambiata totalmente la sua vita da un incidente di strada; sarà costretto sulla carrozzina dopo una lunga riabilitazione e molte sofferenze, a causa del suo non voler accettare questa sua nuova condizione.
Togawa invece è paraplegico da diversi anni, aveva giocato al basket in carrozzina ma poi si era allontanato dalla sua squadra - anche qui Inoue approfondisce tutte le motivazioni, i problemi, i sogni di ogni ragazzo di questa bellissima storia.
Mi sembra un post già abbastanza lungo, termino qui con un'ultima osservazione: il tono della storia non è retorico o pietistico, anche se presenta molte scene drammatiche (ma anche umoristiche, in pieno Inuoe-style) e commoventi.

Inoue è pubblicato dalla divisione Planet manga della Panini. Per trovare i sette volumi fin qui usciti è consigliabile andare in fumetteria o ordinarli on line.

mercoledì 27 agosto 2008

Un assaggio del mio attuale lavoro

©SBE

Ecco la striscia terminale della tavola 44 della storia della Squadra Fantasma (Universo Alfa) che sto disegnando attualmente, versione matite. Vi compaiono Solomon Darver e Legs Weaver in discussione...niente di interessante, forse, ma non voglio anticipare troppo.
Le tavole a matita poi saranno ripassate con un pennello ricaricabile a inchiostro e pennarelli graduati, infine scansionate (con non poca difficoltà, visto che lavoro su degli A3 mentre ho uno scanner in A4), poi retinate al pc con un nuovo (per me) programma, Manga Studio 3. Retini che sono realizzati direttamente, senza conversioni e passaggi come avverrebbe se usassi Photoshop.
Per i delusi della retinatura dello scorso Universo Alfa: saranno molto meno "pesanti" e onnipresenti. Magari prossimamente posterò una versione finale di qualche vignetta.
Cliccarci su per ingrandire.

martedì 26 agosto 2008

Un mio vecchissimo fumetto...


...forse uno dei primi, chi lo sa?
A proposito di origini, fonti, e religioni...da notare la copertina dell'agendina (vedere più sotto il link), trovata chissà dove! All'epoca disegnavo su qualsiasi cosa mi capitasse sotto mano.
Il fumetto in questione è un classico western (leggevo Tex e cose simili, e guardavo i film western, di cui ero appassionata all'epoca), dai dati inseriti all'interno dell'agendina si evince che avevo 9 anni.
Qui su Flickr il link al piccolo album con tutta la storia.

Leggere le fonti originali

Da un po' di tempo mi sono appassionata allo "studio" delle origini del cristianesimo, da buona agnostica curiosa. Chi ha voglia di fare un salto nella mia libreria su aNobii se ne farà un'idea (cliccare su "Etichette"→"Laicità/Religione").
Una delle mie ultime letture riguarda il libro di Luciano Canfora "Filologia e libertà" (qui gli estremi del libro e un mio breve commento) in cui vengono analizzate alcune importanti encicliche papali del passato che intendevano contrastare la nascente critica biblica moderna, ovvero lo studio storico di quelle poche fonti del primo secolo dopo cristo che si riferiscono alla vita di Gesù e dei primi suoi seguaci.
Il problema delle fonti è fondamentale per chi crede nella storicità di certi avvenimenti, così come lo è quello delle traduzioni, delle copie, dei testi perduti o dolosamente censurati dalla Chiesa nascente. Un bell'argomentone! Ma non volevo parlare di questo...non esattamente.
Anche della Chiesa moderna noi supponiamo di sapere più o meno quello che pensa su questo o quello, sia perchè abbiamo papa e vescovi su tutti i canali a tutte le ore del giorno, sia perchè tante famiglie frequentano parrocchie, chiese, e via andare, magari non con costanza, ma insomma, basti guardare il successo di certe fiction televisive piene di preti e santi per rendersi conto che la morale e il modus vivendi cattolico dovrebbe essere familiare ai più, e magari superficialmente condiviso.
Quanti di questi cattolici vanno a leggersi le encicliche, o il testo completo del Catechismo della Chiesa cattolica? Quanti riflettono seriamente sulle conseguenze logiche di certi discorsi papali?
Nel libro di Canfora ciò che più mi ha fatto capire l'assurdità, il conservatorismo, l'ipocrisia dell'atteggiamento della Chiesa nei confronti della libertà di ricerca storica è stata la lettura, in appendice, delle encicliche citate dall'autore: illuminanti.
Saltando a tempi più prossimi ai nostri non posso che linkare qui un post di Malvino - un fiero mangiapreti senza peli sulla lingua, ma sottile e colto - in cui forse si capisce meglio cosa intendo: a volte bisogna davvero leggere le fonti, senza traduzioni buoniste o superficiali.

lunedì 25 agosto 2008

Visitate il "Panda"

Vorrei segnalare il sito di un giovane autore di fumetti - Giacomo Bevilacqua- in cui potrete trovare in azione il suo simpatico personaggio, "Panda".
Il genere è quello della striscia umoristica, con la presenza però di una buona dose di ironia metafumettistica che rende "Pandalikes" (questo il titolo del blog e della striscia) un fumetto dal sapore particolare.
In attesa di capire come poter "citare" immagini da altri siti senza violare leggi e netiquette invito comunque a visitare, tramite il link qui presente, il sito del "Panda", che oltretutto presenta un segno grafico di tutto valore.

domenica 24 agosto 2008

Il mio primo post


Ho deciso di buttarmi dopo molti dubbi e tentennamenti, così eccomi qui, a scrivere un blog come migliaia di altre persone...ma di questo magari parlerò in un altro post e in un'altra occasione.
Piuttosto, iniziamo con l'argomento fumetto: ecco una vignetta "tagliata" dall'albo n.9 di "Gregory Hunter" (anno 2001), dove compare il buon vecchio Lennon.

P.S. Dedicato agli appassionati di "fantascemenza" che ricordano con piacere l'esperienza finita prematuramente di Gregory Hunter!
Tra l'altro io mi ero divertita molto a disegnare alieni e razzi e inseguimenti spaziali stile Star Wars - il tutto reso in maniera non troppo realistica, come mia indole.
©opyright immagine SBE