-


Attenzione: NON faccio scambio link e banner - grazie! Vendo tavole originali dei miei lavori bonelliani e realizzo disegni su commissione (per info p.mandanici@gmail.com)



mercoledì 27 aprile 2016

Varie -84

Trent'anni fa il disastro di Cernobyl; qualcuno ne saprà poco, soprattutto i giovani.
Qui un servizio di Radio Popolare: Gita a Chernobyl 
Un documentario video: Il disastro di Cernobyl
Un articolo su Perché si può vivere a Hiroshima e Nagasaki ma non a Chernobyl?
Gli animali alla conquista di Chernobyl



In foto due miei recenti acquisti: il seguito di Fun, More Fun di Paolo Bacilieri; il dvd di "I miei vicini Yamada" (qui un trailer del film).

venerdì 22 aprile 2016

Un'antologia di miei fumetti per ComicOut

Questo è uno dei progetti a cui stavo lavorando in questo periodo: una raccolta di miei vecchi fumetti (come autrice completa - tranne in un caso) che uscirà in libro il mese prossimo per le edizioni ComicOut.
Per adesso non posso dare molte notizie sul contenuto, aspetto di avere il quadro completo e sicuro della pubblicazione, ma posso dire che ci saranno i miei primi fumetti pubblicati in assoluto, poi quelli pubblicati su una rivista negli anni '90 che sicuramente avranno letto in pochissimi, altri anche brevi apparsi qua e là, tre invece inediti (un paio risalenti sempre ai primi anni novanta, il terzo invece molto recente).
Sull'unico fumetto non scritto da me non dico nulla perché è ancora aperto un quiz su Facebook lanciato da Laura Scarpa, direttrice e fondatrice di ComicOut - bisogna appunto indovinare lo sceneggiatore del fumetto di cui si può vedere il particolare di una vignetta nella seconda foto.

Una delle protagoniste di un paio di storie della raccolta
Devo dire la verità: non avrei mai immaginato che un giorno i miei "fumettini" sarebbero stati riuniti in un libro (che farà parte di un catalogo in cui ci sono anche grossi nomi del fumetto italiano). Di questo devo ringraziare Laura Scarpa e la fiducia che ha sempre avuto nel mio lavoro, anche nei miei momenti di scoramento o di semplice pigrizia. Laura Scarpa è un'insegnante nata, di quelle che ti sanno motivare e che ti aiutano veramente a migliorare (non parlerò qui della nostra amicizia, che non c'entra - credo - in questo contesto).
Come verrà accolto questo libro non ho idea, quasi ogni fumetto di questa antologia presenta uno stile diverso - in un certo senso mi sento ancora adesso alla ricerca del mio "vero" stile, quello che aderisce di più al mio modo di essere.
Questo mio bighellonare tra segni e anche modi di raccontare mi è sempre parso un limite, o la conferma del fatto che non sono mai stata una "vera" autrice; tanto è vero che quando ho iniziato a lavorare prima per Intrepido e Star Comics (grazie a Marcello Toninelli), poi per la Sergio Bonelli Editore, ho quasi smesso di disegnare i "miei" fumettini (quasi, perché tra le mie carte ci sono diversi layout di episodi iniziati e subito abbandonati - tranne in un caso, che sarà presente nell'antologia).
L'incertezza su cosa volessi davvero raccontare e come mi ha fatto desistere dal continuare a insistere sul serio con le mie storielle.

Altre cose racconterò più avanti, nell'approssimarsi della pubblicazione - non conosco ancora la data ma certamente sarà in tempo per il festival ARF! che si svolgerà a Roma dal 20 al 22 maggio (sarò presente sabato e domenica).

La vignetta per il quiz da indovinare qui.


venerdì 15 aprile 2016

Netflix, fumetti, Kindle Oasis

Ritorno sull'argomento Netflix in relazione a una delle cose che ritengo negative di questo servizio: la segnalazione carente rispetto alle scadenze dei contenuti (serie tv, film, documentari).
Poco tempo fa sono state rimosse d'un colpo le prime 4 stagioni di Doctor Who (mentre io ero nel mezzo della visione della terza stagione); nello stesso tempo (o quasi) erano stati rimossi diversi episodi di Sherlock, ma in questo caso dopo alcuni giorni sono stati man mano  riaggiunti.
So bene che qui si tratta di vendite di diritti, di scadenze di questi diritti, delle ricorrenti ridiscussioni degli stessi; succede anche per altre piattaforme concorrenti (leggere qui a proposito di Sky).
Su Netflix le scadenze non sono segnalate, tranne quando arrivano in prossimità del giorno fatidico (un paio di settimane, almeno così ho letto) e sono segnalate nelle info del contenuto (dovendo però aprire una finestra). Ignoro se fosse stata segnalata la scadenza di Doctor Who, ma penso di no dato lo sconcerto che ha generato in diverse persone che frequentano Netflix Lovers (tanto che molti ritenevano che la sparizione fosse momentanea).
Certo, c'è sempre la sezione "In scadenza" di Netfix Lovers  (che per un periodo era scomparsa), e che comunque soffre delle stesse limitazioni nelle info da dare (sito che comunque non è magari a conoscenza del pubblico medio; la sezione "in scadenza" dovrebbe averla Netflix, ben in evidenza - a mio parere).
Me ne sono lamentata sul social Frenf.it ma sono stata accusata di ingenuità, perché "è ovvio" che i diritti sono ridiscussi ed eventualmente rinnovati in prossimità di scadenza, senza poter sapere in anticipo l'esito della contrattazione.
Mi chiedo però se non sia più onesto mettere ben in evidenza le scadenze di tutti i contenuti, anche quelli che si spera siano rinnovati, con l'avvertenza appunto che probabilmente ci sarà il rinnovo, ma almeno sapendo che potrebbe anche non essere così, e poter di conseguenza scegliere su cosa puntare a guardare per prima cosa (inizio a guardare la serie di 5 stagioni che scade tra 2 mesi o quella di 2 che scade tra 6 mesi?). Non ricordo dove ho letto che in un altro paese (o su un'altra piattaforma?) le scadenze erano tutte messe in evidenza per tutti i contenuti - quindi la cosa si può fare.

Dal sito uNoGS.com
Cosa faccio, inizio a guardare le 7 stagioni di Sons of Anarchy non sapendo se a breve saranno rimosse le prime stagioni? Paradossalmente mi sto guardando cose meno interessanti ma che so non mi disturberebbe troppo se sparissero da un giorno all'altro.
Queste guerre per i diritti stanno assumendo risvolti abbastanza penalizzanti per gli spettatori, e se va avanti così non si capisce perché poi certi "pentiti" delle visioni piratate non debbano tornare a guardarsi certe cose senza alcuna limitazione di tempo.
Comunque per chi resiste su Netflix (che nel settore "film" continua ad aggiungere più che altro ciofeche - con qualche piccolo recente miglioramento) consiglio la lettura di questi 2 articoli: 5 trucchi per usare Netflix al meglio, e 27 cose che non sai su Netflix. Inoltre sul sito uNoGS.com è possibile vedere nel dettaglio tutti i contenuti Netflix in tutti i paesi del mondo. Se si clicca sui banner blu si possono vedere i contenuti aggiunti da poco e quelli in prossima scadenza.
Lo studio di orso che vedete qui fa parte della preparazione a uno dei progetti su cui sto lavorando (per tutta una serie di coincidenze mi trovo in questo periodo a lavorare su tre diversi fronti); qui un altro studio. Sono molto contenta ma anche molto indaffarata, e un po' ansiosa nel districarmi tra queste cose diverse. A breve potrò dire di più su uno almeno dei progetti, quello più personale.

Notizie fumettose:

Infine novità in casa Amazon: è in vendita un nuovo device, Kindle Oasis, che come si dice qui "bello ma costa un botto!". Sul Post una presentazione di questo nuovo Kindle che non so chi si comprerà - la batteria ha già notoriamente una bella autonomia, ricaricarla ogni 3 o 4 settimane non mi sembra molto impegnativo. Personalmente apprezzo il ritorno dei tasti laterali, cosa che aggiunta alla nuova batteria e al nuovo design non mi sembra giustificare la differenza di prezzo con i Kindle equivalenti (questo nonostante sia incluso nel prezzo la custodia - necessaria per l'alloggiamento della batteria - costo che per gli altri Kindle non è mai conteggiato ma che quasi sempre è necessario).


sabato 2 aprile 2016

Argomenti vari (e un parere su Daredevil 2)

In questi giorni ho terminato di disegnare la storia di Alessandro Russo per Nathan Never - mi sembra ieri che mi domandavo se sarei riuscita a rendere bene le atmosfere un po' horror che la caratterizzano: ai lettori futuri la risposta (per adesso non è ancora programmata l'uscita).
Per quanto riguarda il mio prossimo impegno - un'altra storia di Nathan Never - ne saprò di più settimana prossima.
Adesso dovrò concentrarmi su un progetto che vede la "riesumazione" di qualche mio vecchio fumetto - sarò ancora vaga per un po', presto ci saranno dettagli più precisi. Qui in foto il particolare di una tavola di un mio fumetto del 1992 - tutta inchiostrata con il pennino e solo con il colore nero (ho vinto una scommessa con una nota disegnatrice che osservando le fotocopie era sicura avessi usato o il bianchetto o una sorta di graffiatura per ricavare le parti in bianco: no, evidentemente a quei tempi ero più matta di adesso!).



Notizie fumettose:


Ed ecco il mio personale parere sulla serie tv Daredevil: la prima mi era piaciuta molto, ho trovato quasi perfetto il trio Matt-Foggy-Karen e il cattivone protagonista per tutta la stagione, Wilson Fisk (un grande D'Onofrio). Mi è piaciuta la fotografia, le ambientazioni, lo "sguardo", insomma.
In questa seconda stagione non c'è un antagonista assoluto e carismatico come Fisk - penso di non spoilerare menzionando la presenza del Punitore e di Elektra, presenti in tutti i trailer e le foto, mentre non so di altri ritorni, quindi lo accennerò più avanti (con avvertenza di spoiler).
Non faccio confronti col fumetto perché di Devil  non posso dire di essere un'esperta; credo di avere letto però le storie più importanti con Elektra, e diverse con protagonista il Punitore che non ho mai amato - un giustiziere violento e assassino, non il genere di "supereroe" che apprezzo.
In Daredevil riconosco che l'attore che ha impersonato Frank Castle gli ha dato una certa complessità, e alcuni monologhi rendono merito alla sua interpretazione; tuttavia il personaggio rimane quello che è, spietato, ultraviolento (la scena in prigione l'ho vista a metà, era francamente troppo per me). In questo senso il confronto con Devil risulta interessante, ma non tanto da farne l'asse portante della seconda stagione - tanto è vero che lo spazio viene condiviso con la storyline di Elektra - che ho trovato davvero noiosa (confesso che alcune parti tra Elektra e Devil le ho mandate avanti veloce, per così dire). Certamente ha influito la scelta per me inspiegabile dell'attrice: deludente, antipatica. Anche il personaggio in sé mi è sembrato più stronzo di quello che ricordavo su carta - quindi di conseguenza mi chiedevo sempre, guardando gli episodi, cosa cavolo ci avesse trovato Matt Murdock in questa donna.
Dall'altra parte invece si nota invece un peggioramento della scrittura del personaggio di Karen - e peccato perché è un personaggio che amo. Mi piace che si dia da fare, che investighi, che lei si senta un po' ingenuamente coinvolta nei casi degli altri, ma qui si è un po' esagerato, rendendola a volte contraddittoria e insensata (ne accennano anche qui, su Serialminds). Anche l'estrema "femminilizzazione" del personaggio mi è sembrato che l'abbia un po' costretta e limitata (per fare un esempio: una che va in giro dappertutto, rischia, corre, ecc. possibile debba sempre avere scarpe con tacchi alti scomodissime? - che tanto di suo l'attrice è molto alta e surclassa spesso gli attori maschi).
Da qui in avanti qualche piccolo SPOILER:
La parte centrale della stagione l'ho trovata abbastanza moscia, e non per niente si è risollevata quando è entrato in scena Wilson Fisk (finalmente diventato Kinkpin), per poco a dire la verità.
I combattimenti che tanto mi erano piaciuti nella prima stagione qui hanno iniziato un po' a stufarmi - non sempre possono essere originali come ad esempio nella lunga scena del combattimento sulla scala.
Non so se Elektra tornerà nella terza stagione - la scena finale rispetta credo la storia del fumetto - spero di no, mentre è indispensabile Kingpin, a mio parere. Recchioni in suo parere su Facebook accennava al fatto che si vede che questa serie è fatta con pochi soldi (non ricordo se si riferiva strettamente alla seconda stagione); io non lo so perché non mi intendo molto di produzioni (sia tv che cinematografiche), quello che so è che questo tipo di "povertà" produttiva mi sembra calzi a pennello con la filosofia da allestimento un po' teatrale della serie, basato soprattutto sulle atmosfere - dato dalla fotografia e dalla recitazione. Personalmente non ho avvertito la mancanza di soldi, quanto di una Elektra convincente!
Nel complesso una stagione inferiore alla prima, con alcune scene con dialoghi poco efficaci che avrebbero potuto essere tagliate; ma ci sono comunque dei bei momenti, sia per quanto riguarda l'azione che il lato più intimista (oh, a me la storia d'amore tra Karen e Matt è piaciuta, soprattutto il fatto che fosse lei a tampinarlo - bella la scena del biliardo).
Qui una recensione del Dr. Manhattan più positiva di quel che mi aspettavo.