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Attenzione: NON faccio scambio link e banner - grazie! Vendo tavole originali dei miei lavori bonelliani e realizzo disegni su commissione (per info p.mandanici@gmail.com)



sabato 29 settembre 2012

Parlando di ebook (e di novità Bonelli)

E' in edicola un Almanacco Speciale dedicato a Sergio Bonelli, di cui pochi giorni fa è stato l'anniversario della morte. Ci sono 256 pagine a colori con la riproposizione della storia di Bonelli/Nolitta "Il re del Sertao" (disegni di Roberto Diso), ma soprattutto tanti interventi di amici e collaboratori che lo ricordano.
Il 13 ottobre invece sarà in edicola il primo numero del nuovo mensile "Le Storie"; scritto da Paola Barbato e disegnato da Giampiero Casertano questa storia è ambientata durante la Rivoluzione francese. Il numero seguente è scritto da Roberto Recchioni e disegnato da Andrea Accardi, ed è ambientato nel Giappone dei Samurai. Le copertine sono opera di Aldo Di Gennaro.
Per la serie dei "Romanzi a fumetti" il 25 ottobre sarà in edicola una storia scritta da Antonio Serra e disegnata da Paolo Bacilieri, "Sul pianeta perduto".


Passo ad altro argomento: in seguito alla questione "cartello degli ebook" pare che il prezzo di questi ultimi prossimamente in Europa potrebbe scendere - questo se l'Antitrust europea dovesse accertare che ci sono stati dei cartelli tra diversi editori, come si sospetta.
Non ho idea di come questo possa influenzare poi la questione del prezzo degli ebook inteso come prezzo totale che includa dei giusti compensi per autori, editori, e per chi materialmente si occupa dell'editing (di un buon editing, come parlerò più avanti).
Per tutta una serie di ragioni vedere del libri cartacei a prezzi sui 15/17 € e i corrispettivi in digitale a 12 € mi sembra sorprendente, e certamente non mi invoglia all'acquisto della versione in ebook (non è vietato regalare i nostri libri di carta già letti, e neanche rivenderli per l'usato, e se vogliamo tenerli è garantito che potranno essere lasciati in eredità a nipoti e pronipoti, se ben tenuti - cosa non certa con un file digitale, specialmente se protetto da DRM).
Tuttavia le polemiche e le discussioni tra editori che difendono "l'alto prezzo" degli ebook (assicurando che la qualità costa) e i lettori scontenti continuano: un esempio sulla pagina Facebook di Neri Pozza; l'editore interviene anche nei commenti in questo interessante articolo di Chiara Lino, che riassume un po' tutti i nodi della questione ebook.
Anche nei commenti di questo articolo di Jumpinshark si può trovare la persona che lavora nel settore cartaceo e che pensa che nonostante tutto ci siano dei costi abbastanza alti anche per la produzione di ebook. Come fare quindi dei calcoli veritieri e che tengano conto di tutti gli aspetti della produzione e distribuzione del digitale?
Spesso sugli store online (non solo Amazon, che ha una politica di prezzi aggressiva) si trovano offerte di libri anche recenti che vanno dai 0,99 ai 3,99 €. Io sono disposta a pagare di più rispetto a questi prezzi purché un ebook sia fatto bene: ovvero sia impaginato in maniera leggibile e piacevole, abbia degli indici fatti bene (le TOC, con i link ai vari capitoli), non sia appesantito da immagini inutilmente "gonfiate", abbia le note facilmente navigabili, ecc.
Creare un ebook da file di testo (come sono credo in origine i libri che poi vanno in stampa) non è affatto facile, e pagare due lire chi deve fare queste conversioni non è certo garanzia di qualità (e giustizia verso chi fa questo mestiere).
Un esempio di come non deve essere fatto un ebook lo troviamo nel resoconto ironico di un lettore, qui, o nell'infortunio che è capitato nientemeno che all'ultimo nuovissimo testo di J. K. Rowling, "The Casual Vacancy": in quest'ultimo caso l'editing era stato veramente penoso e incredibile.
Un esempio invece di ebook fatto bene possiamo vederlo qui, in un articolo che parla di Smuuks, "una start-up padovana che offre servizi editoriali avanzati a editori e autori". Io ho provato a scaricare la loro "Commedia" dantesca sia in formato mobi che in epub per leggerlo sull'iPad, e devo dire che l'esperienza di lettura è quella che ci si aspetterebbe da un testo digitale fatto bene.
Creare un testo digitale vuol dire sapere usare certi strumenti che lavorino in profondità e avere un minimo di competenza su codici e stili e cose del genere - ci capisco poco e non mi addentro nell'argomento - ma per dare un'idea basti leggere qualche discussione sul forum dedicato su Simplicissimus, ad esempio questa.

Il libro digitale minaccia quello cartaceo? Minaccia un modo di leggere e fare cultura? Secondo alcuni intellettuali francesi sì, tanto che ne hanno ricavato anche un appello. Accanto a riflessioni che possono anche essere comprese mi sembra di avvertire toni "passatisti" ed esagerati, da muro contro muro: il che non aiuta mai quando ci si trova davanti a dei cambiamenti che sono difficilmente contrastabili - semmai si possono indirizzare, tuttalpiù, ma soprattutto comprendere.
In Canada invece non sembrano temere l'espansione del settore digitale, persino le biblioteche hanno investito sugli ebook.
Tuttavia è vero che l'avvento del digitale pone delle questioni nuove sul modo di leggere e di fruire i testi: "il libro non è hardware", si dice qui; e il digitale vive in un ecosistema che cambia un po' la visione delle cose. Nell'articolo di Giuseppe Granieri si parla anche dell'idea di Amazon di rilanciare il romanzo seriale (un ritorno alle origini, quasi). Di questo parla anche un interessante post di Jumpinshark in cui si fanno dei confronti anche con le serie tv.

Per finire con quest'argomento propongo la lettura di un pezzo di Alberto Bevilacqua: il suo Panda apprezza molto gli ebook e ne spiega il motivo.

lunedì 24 settembre 2012

Varie -29

Un po' di notizie a tema fumetto:
©Panini Comics - Planet Manga - Kumichi Yoshizuki
  • Kenji Andrea Nakasone è un fumettista difficile da inquadrare, molto bravo e con delle potenzialità - a parere mio sarebbe bello se riuscisse a esplorare dimensioni diverse da quelle un po' ristrette della critica politico-sociale. Qui il suo blog con protagonista il suo alter ego, "Il patriota", ma da leggere online c'è anche una presentazione/recensione di Andrea Voglino, un suo fumetto uscito su ComicsWeb n. 2, e un altro su Burp n. 5.
  • "Nel maggio del 1992 Saverio Ceri, Moreno Burattini, Francesco Manetti e Alessandro Monti diedero vita a DIME PRESS. Venti anni dopo il "magazzino bonelliano" rinasce su Internet con DIME WEB!
  • "Planetes" è un manga uscito in Italia qualche anno fa in 4 volumi editi da PaniniComics, recentemente ristampati (in 3 volumi). La storia parla di un futuro non lontano in cui esiste una squadra specializzata nella raccolta dei pericolosi detriti spaziali che orbitano intorno alla Terra. Da poco Rai 4 ogni giovedì sta trasmettendo l'anime che consta di 26 episodi; per chi volesse recuperare la prima puntata (già mandata in onda) su Youtube ho trovato le versioni in lingua francese e spagnola.
  • Le macchine del tempo ormai abbondano in fumetti, film e telefilm; nel manga "Le nostre tracce del tempo" la diversità del meccanismo è data dal fatto che alle persone viene trasmessa nella loro mente una ricostruzione tridimensionale della realtà che è stata registrata per decenni ("scansionata") da un aggeggio futuribile (limitato a una sola città). Impossibile quindi modificare il presente attraverso questo "viaggio" nel passato, ma si può parlare con parenti e amici in quel dato momento, oppure assistere a scene che ci erano sfuggite (ok, è sempre improponibile dal punto di vista logico...). Come fa notare un commentatore di Animeclick.it il rischio di questo manga (dove i servizi di questa macchina vengono offerti da una minuscola società a persone che vogliono ritornare a bivi cruciali della loro vita o capire i comportamenti di amici e parenti in un dato periodo) è quello del "caso" ripetuto a ogni episodio, eppure c'è qualche elemento di continuity (relativo alla vicenda personale della protagonista) che verso la fine di questo primo volume fa intravedere degli sviluppi interessanti. Certo, il tono delle storie in certi casi è abbastanza sentimentale, ma il disegno è buono e le storie piacevoli. Da disegnatrice sono stata sorpresa di trovare un paio di volte delle vignette ruotate di 90° per farle entrare in layout che si sviluppava orizzontalmente (vedere foto 1); non è la prima volta che mi imbatto in vignette così, in un manga, ma credo siano rare - e mi domando se dai lettori giapponesi venga recepito come cosa normale durante la lettura.
  • Luigi Bicco ci ricorda lo Speciale 50 anni di Spider-Man di Conversazioni sul fumetto, ma soprattutto scrive un bell'articolo su una vecchia storia del Ragno, "Cani impazziti", scritta da Ann Nocenti e disegnata da Cindy (Cynthia) Martin, con copertine di Bill Sienkiewicz.
  • Qualcuno vuole pubblicare in Italia "Hilda and the Midnight Giant" di Luke Pearson? Mi pare molto bello.
Cose da vedere su Youtube (alcune trovate grazie a suggerimenti di amichetti su Facebook):

  • Il film "Mattatoio 5" di George Roy Hill, del 1972, tratto dal libro di Kurt Vonnegut (che a me piacque molto e che non ho mai considerato come libro di fantascienza).
  • Il film "Il villaggio dei dannati" di Carpenter, remake della più celebre versione del 1960 (ben più terrorizzante).
  • Su Questione della decisione trovo l'indicazione e il video di "Life in a Day", film-esperimento di Ridley e Tony Scott realizzato il 24 luglio 2010 con il contributo di video inviati da tutto il mondo (e no, non ho ancora visto Prometheus, ma non mi aspetto molto dopo aver letto recensioni deluse a manetta - probabile quindi che alla fine potrebbe piacermi!).

Consigli vari:

  • Su iTunes potete abbonarvi gratis al podcast con la lettura integrale di Moby Dick in originale, i vari capitoli sono letti da persone note del campo dello spettacolo e delle arti , c'è un sito dedicato al progetto (oltre all'audio delle letture ci sono dei quadri a corredo) - e al primo capitolo possiamo ascoltare la voce di Tilda Swinton.
  • Amo i blog scientifici, recentemente ne ho scoperto un altro, "Tempi profondi", di cui segnalo tanto per iniziare un post con una strigliata d'orecchie allo scrittore Ian McEwan (di cui ho letto solo "L'amore fatale", molto bello).
  • Altro blog da seguire (per chi non è eccessivamente religioso) è quello di Leonardo Tondelli che si trova sul sito de Il Post: "scherza con i fanti e lascia stare i santi" non è davvero il suo motto; ma se il tono è abbastanza ironico, i contenuti sono comunque seri e documentati.

L'angolo dell'iPad: qualcuno forse avrà giocato online a Wonderputt, una specie di minigolf con un'ambientazione davvero particolare, soprattutto nelle animazioni che accompagnano le palle nelle varie buche. Da poco tempo è possibile trovare questo gioco in versione per iPad a 0,79 €, praticamente uguale. Le 18 buche si esauriscono in fretta, anche volendo migliorare il proprio punteggio, ma l'esperienza visiva secondo me merita questi 79 centesimi.



giovedì 20 settembre 2012

Studi per un personaggio di "Greystorm"

"Greystorm" è una miniserie della Sergio Bonelli Editore uscita per 12 numeri a partire dall'ottobre 2009, gli autori sono Antonio Serra e Gianmauro Cozzi, i disegnatori tanti (qui trovate tutte le info numero per numero), ma tra loro non ci sono io, che fui parzialmente coinvolta solo nello studio di uno dei personaggi della storia: Hoanui, il figlio di Jason.
I bozzetti relativi a questo e altri personaggi non furono realizzati solo da me, e comunque poi il soggetto fu cambiato diverse volte, così come la caratterizzazione di certi personaggi, e questi bozzetti alla fine non servirono più.
Qui potete trovare alcuni studi di Cozzi, qui altre tavole (e sceneggiatura) sul sito di Alberto Ostini, e qui un'intervista a Serra su questa miniserie.
Questi disegni risalgono credo alla fine del 2007; non ricordavo neanche più di averli fatti, ma scartabellando tra le montagne di disegni e fotocopie che ho in casa salta sempre fuori qualcosa!








martedì 18 settembre 2012

Segnalazioni su fumetti e dintorni

Milou diversi anni fa, al lago di Bracciano
  • Il 20 settembre al Milano Film Festival sarà presentato in anteprima il documentario "Come Tex nessuno mai" realizzato da Giancarlo Soldi, un omaggio al personaggio e ai suoi autori.
  • Rizzoli Lizard dedica una nuova collana a "Gli Archivi Bonelli": per saperne di più andate a leggere questo post di Michele Ginevra (dove c'è anche un link all'anteprima del primo volume), da lì è possibile raggiungere i post precedenti che illustravano le tre storie di Tex, Zagor e Mister No comprese nel volume (più 38 tavole inedite di una storia di Tex).
  • COMICON Edizioni lancia una nuova collana, "I Fondamentali"; da novembre si parte con il primo volume dedicato a Moebius, si proseguirà poi con altri grandi autori; guarda caso a novembre parte un'altra collana edita da Panini Comics dedicata a Jean Giraud, "Absolute Moebius", che raccoglierà in 10 volumi tutte le sue opere più importanti.
  • Marco Ficarra è autore di Stalag XB, ne ho parlato in passato, ma è anche un esperto di lettering e ha un blog molto interessante, Paroledisegnate; da poco è in libreria un suo libro, "Manuale di lettering - Le parole disegnate nel fumetto", credo possa interessare a molti.
  • Su Tumbrl seguo diversi account e mi è capitato di incrociare diverse gif animate tratte dal film d'animazione "My Neighbors the Yamadas": mi piacerebbe trovare questo dvd anche in Italia!
  • Qui un articolo che parla dell'integrale di "Valérian e Laureline" pubblicato dalle 001 Edizioni, e di come siano evidenti le somiglianze con le atmosfere di Guerre Stellari (che venne dopo le prime avventure del duo inventato da Pierre Christin e Jean-Claude Mézières).
  • Ned Bajalica sta selezionando 300 libri per una biblioteca essenziale del fumetto attraverso dei bei post, scritti con passione e corredati da belle immagini (e con qualche storia che conoscevo poco e dovrei recuperare).
  • Paolo Interdonato invece lancia una di quelle domande a cui si fa fatica non rispondere, perché sono personali ma nello stesso tempo universali e condivise: quali sono i sei libri (di qualsiasi tipo, quindi anche fumetti, of course) che ci hanno cambiato la vita? Molto interessanti le risposte (tra cui la mia, a chi interessa); aggiungete la vostra che allargherà di certo i punti di vista.

giovedì 13 settembre 2012

A spasso per il quartiere


L'albero-serpente l'avevo già postato da qualche parte, su Tumbrl mi sembra, ma non si vedeva così bene come in questa foto (Parco della Chiesa Rossa).


L'angolo degli alcolisti davanti al Lidl.


Il carrello a spasso nei posti più strani è una tradizione di quartiere (qui siamo davanti a un asilo).


Questo invece è l'angolo che avevo fotografato con il frigorifero e altri oggetti; adesso questi non ci sono più, in compenso stanno crescendo dei rigogliosi cespugli, proprio vicino all'ingresso posteriore del Lidl.


L'angolo della spazzatura selvaggia dietro il Mercato Comunale.


Scarpa vintage.


Se ingrandite la foto potrete leggere meglio ciò che c'è scritto. Solo in Italia è necessario aggiungere un avviso minaccioso per cercare di far rispettare il già chiaro cartello che indica il posto riservato ai disabili.


Ogni volta che ci passo davanti mi dimentico per un attimo che è una dannata statua incatenata nei pressi di un cancello che è sempre chiuso. E' alta circa un metro e sta lì da quando mi ricordo (quindi più di un decennio).

martedì 11 settembre 2012

Novità nel settore degli eReaders

Tutti gli interessati alla lettura digitale si saranno accorti del fermento di queste ultime settimane soprattutto nel settore degli ebook readers. Per chi non ne ha ancora acquistato uno e stava aspettando un momento favorevole io direi che è il caso di buttarsi, i modelli proposti sono molto interessanti e i prezzi sono i più abbordabili di sempre.
I riflettori al solito sono sempre rivolti su Amazon e i suoi Kindle: il 6 settembre Jeff Bezos ha presentato i "fantastici quattro Kindle",  un Kindle Fire da 7 pollici, un Kindle Fire HD da 7 pollici, un Kindle Fire HD da 8.9 e il Kindle Paperwhite, l'unico dei 4 ad inchiostro elettronico (che è quello che mi interessa di più, tra l'altro).
In realtà contemporaneamente a queste nuove uscite c'è un aggiornamento del Kindle "base", quello che fino a pochi giorni fa veniva venduto a 99 €: adesso costa 79 € e ha alcune migliorie per quanto riguarda la velocità del cambio pagina e nella definizione dello schermo - soprattutto ha delle nuove font tra cui scegliere, mentre il modello precedente ne ha solo una (una pecca non da poco, a me non piace ad esempio la font scelta - ma ne parlerò ampiamente in altro post). Se non avete bisogno di prendere lunghi appunti e non bramate il touch secondo me questo è il modello ideale per un lettore alle prime armi: questo se non vi fate fermare dal sistema "chiuso" di Amazon, che col suo formato proprietario costringe a comprare sul suo sito (se invece trovate ebook non protetti di qualsiasi tipo, gratis o a pagamento, potete convertirli ad esempio con Calibre e inviarli senza problemi al Kindle, con un copia e incolla da collegamento Usb col pc, oppure via wifi).
Tornando ai nuovi Kindle per adesso in Italia sono ordinabili i primi due citati sopra, mentre quello a inchiostro elettronico, il Paperwhite, non si sa quando arriverà (si spera entro fine anno). Quest'ultimo a me pare molto interessante per la tecnologia usata per l'illuminazione (non una retroilluminazione come per i tablet come i Fire o come l'iPad, per fare un esempio). Qui e qui ci sono un paio di post che spiegano i dettagli tecnici di questa tecnologia, e qui anche un video che mi sembra illustri abbastanza bene  le qualità di questo reader.
Negli Usa il Paperwhite è in preordine al prezzo di 119 $ (con pubblicità inserite - non all'interno dei libri mentre si legge - mentre senza costa 139 $), e non ho idea quanto verrà in euro una volta arrivato in Italia, ma secondo me per chi ha pazienza questo mi sembra davvero l'ereader ideale per chi vuole leggere con comodità in tutte le condizioni di luce.
L'illuminazione sugli eReader ad inchiostro non è una novità, anche il Kobo Glo e il Nook Touch GlowLight ce l'hanno, ma quello del Kindle mi sembra quello più efficace - o almeno quello che preferirei se poi si dimostrerà davvero come appare nei video.
I reader Kobo e Nook a breve saranno disponibili anche per il mercato italiano per rivaleggiare con i vari Kindle. L'arrivo del Kobo Touch si deve alla collaborazione con la Mondadori (e qui si può anche acquistare online con prezzo che è stato ribassato). I Kobo però si presentano in diversi nuovi modelli (Glo, Mini, più il tablet Arc), e qui ce n'è un esempio (leggete bene le specifiche per fare confronti anche con i Kindle o i Nook, specialmente la durata della batteria, la risoluzione, il contrasto; da dire che i Kobo leggono sia gli epub che i mobi).
Per chi è interessato al Nook qui c'è un approfondimento (con video) del Nook Touch GlowLight.

I Kindle Fire sono dei tablet, ci si può anche leggere ma come per l'iPad ci sono le app, internet, i giochi, ecc.; la presenza del colore è utile per le riviste e i fumetti, nonché per un uso scolastico.
In questo post  Luca Masali (autore dell'ottimo "I biplani di D'Annunzio") mette in rilievo i limiti degli eReaders, e d'altronde questa dicotomia eReaders/tablet temo andrà avanti ancora per molto, almeno finché non comparirà sul mercato un aggeggio che riesca a far bene tutto, lettura riposante (non retroilluminata) per romanzi, più multimedialità per gli ebook che la richiedono - oltre al resto (internet, giochi, colori, app, scrittura, ecc.).
Per quanto riguarda il colore esistono già pochi e ancora imperfetti (nella resa dei colori) eReaders come ad esempio il Jetbook Color; eReaders di questo tipo però sono ancora molto lontani dagli standard di velocità dei tablet, ed avendo ancora colori un po' slavati possono solo offrire una maggiore varietà visiva per quanto riguarda le riviste e i libri illustrati, ma niente di più.

E la Sony? Non l'ho citata perché mi sembra che nell'ultimo anno quello che è riuscita a produrre è una specie di aggiornamento del Sony PRS-T1, ovvero il T2. Con un prezzo di 10 € superiore al suo precedessore (quasi identico) non so quanto convenga comprarlo, vista anche la concorrenza dei readers delle marche sopracitate.
Naturalmente ci sono diversi altri eReaders presenti sul nostro mercato e che potete trovare anche negli store di elettronica, ma non conosco bene queste marche e per quel che leggo in rete questi da me citati mi sembrano quelli più importanti anche perché si appoggiano su "ecosistemi" molto grandi.

Aggiornamento: qui un articolo approfondito del Kindle 5 con annesso video dell'unbox e del primo avvio.




venerdì 7 settembre 2012

Generi, abbigliamento e acconciature

Troppo corti? Io dico di no

Rispetto agli anni 50 e 60 é indubbio che si sono fatti molti passi avanti nella libertà di vestirsi e portare i capelli come più piace a ognuno di noi, uomo o donna; é anche vero però che gli stereotipi e le tradizioni permangono sotto traccia - e spesso anche sopra, e che le mode continuano a limitare le possibilità di trovare determinati tipi di vestiti - specialmente per le persone come me che non amano perdere le giornate a girare per negozi di abbigliamento.
Ammetto la mia allergia a un tipo di abbigliamento "femminile" (e lascio perdere per amor di carità cosa si voglia intendere per "femminile" - è un argomento che mi porterebbe molto lontano), se non altro a partire dal fatto che lo trovo scomodo: il mio criterio guida é la comodità intesa come libertà di muoversi e all'occorrenza di correre o contorcersi senza esserne impediti o rischiare di strappare vestitini bretelline bottoncini e pantaloncini - per non parlare del fatto di poter camminare senza avere vesciche, distorsioni e senza rischiare di cadere.
Odio tutto ciò che é stretto e costringente - come moda impone ormai da anni; aggiungiamo poi problemi di ciccia localizzati, per cui ho bisogno di vestiti non solo comodi, ma anche larghi: potete immaginare i miei problemi nel trovare qualcosa che non mi faccia assomigliare a un'ameba informe.
Quel che vedo in quasi tutti i negozi di abbigliamento nel settore femminile sono misure che sono pensate per delle anoressiche o per delle bambine di 12 anni; spesso non riesco ad entrare neanche nelle taglie maggiori, che di solito arrivano alla XL.
Io non sono neanche obesa, e vedo in giro tante cicciottine: dove cavolo andranno mai a comprarsi i vestiti queste donne?
Talvolta capita che le misure siano decenti, ma i modelli iperfemminilizzati secondo le mode del momento: quindi non adatti a me che prediligo uno stile casual (a motivo della ricerca di comodità, e anche di gusti a volte).
Per forza di cose  sono costretta a cercare nel reparto maschile qualcosa in cui possa entrare comodamente: anche qui spesso si trovano capi di vestiario che sono il contraltare di quelli femminili: troppo estremi nella loro esigenza di proporre l'idea unica e marmorea di mascolinità; c'é da dire però che é più facile trovarci capi sportivi o casual non troppo connotati, ma ovviamente non tutti i modelli sono adatti a un corpo con proporzioni diverse dal canone maschile.
Insomma, vestirmi per me ė un problema e una vera scocciatura; idem per la ricerca di calzature: i tacchi (anche minimi) non li sopporto, i lustrini e le vezzosità di certi modelli neanche. Rivolgermi al reparto maschile vuol dire rosicare spesso davanti a scarpe che mi piacciono molto ma che non hanno il 38 (io porto il 37/37 e mezzo, ma mi adatto, che devo fare?). L'altro giorno alla fine ho preso degli stivaletti bassi nel reparto ragazzi - eh...
Non parliamo del taglio di capelli: io li porto molto corti, per comodità e perché lunghi li ho portati abbastanza per capire che bisogna aver del tempo per curarli e asciugarli - cosa che non ho più, e neanche la pazienza a dire il vero.
I parrucchieri per donna per me rappresentano un mondo alieno del tutto ostile, il regno di tutto ciò che non mi interessa e che come minimo mi annoia: tuttavia sono capace di grande sopportazione se ne vale la pena - ovvero se il parrucchiere/ra fossero disponibili a tagliare i capelli esattamente come li voglio io (che li pago, eh).
Invece no: le reazioni dei parrucchieri/re alle mie richieste vanno dal dubbioso (il che vuol dire che me li tagliano corti solo fino a un certo punto, perché hanno da essere comunque "femminili") al rifiutante: troppo corti non si può.
Di solito mi porto delle foto in cui ho i capelli abbastanza corti, vorrei dimostrare che tagliarli molto corti si può, ci vado in giro, non mi arrestano: niente, solo in un caso sono andati vicino all'acconciatura della foto (non quella qui proposta, ma una in cui li ho un pochino più lunghi - per chi è mio "amico" su Facebook: quella che si vede sul mio profilo), in un locale qui nei miei dintorni - ma il minimo che mi sono sentita dire é stato: "be', non li avevo mai tagliati così corti, mi sono anche divertita..." ma con uno sguardo a me rivolto quasi fossi un essere strano che l'avesse condotta in un'avventura dai risvolti pericolosi (e con un sottile rimprovero per avergli fatto guadagnare meno perché ho rifiutato il balsamo - cosa avrei dovuto farci con i capelli così corti non lo so).
Fino a qualche tempo fa andavo in un posto che aveva sia la sezione per uomo che per donna: mi facevano accomodare nella parte per uomini ma non mi guardavano troppo strano, e in ogni caso l'uomo che mi tagliava i capelli aveva imparato a conoscermi e sapeva già come li volevo - ed era anche simpatico.
Qualche mese fa questo signore é stato mandato via (presumo): al suo posto mi hanno appioppato un figuro di quelli che devono mostrare la loro virilità ad ogni momento con battute di dubbio gusto. Inutile dire che non ci andrò  più.
Data la mia timidezza e passate esperienze non proprio positive non ritengo utile andare in giro per barbieri: mi sento a disagio lì esattamente come nei parrucchieri per donna.
Perché deve essere così difficile per una donna farsi tagliare i capelli corti con un taglio non "femminile"? Perché la gente non si fa gli affari suoi? Perché bisogna uniformarsi alle "tradizioni", al "naturale", alla "maggioranza", alla moda, alle convenzioni più trite e ritrite?
Ma soprattutto perché non si possono varcare quelli che sono considerati i confini invalicabili tra i generi senza che qualcuno rompa le scatole a chi agli altri non le rompe? Queste cose mi fanno diventar matta...
Cosa sia "femminile" e "maschile" non é scolpito in nessuna tavola della legge, se non nei cervelli di quelli a cui non interessa essere veramente liberi e rispettosi di altri modi di vivere pacificamente.
Ok, sono un po' nervosa perché è giunto il momento di dare una tagliata alla zazzera informe e non so dove andare - probabilmente tornerò dalla parrucchiera del balsamo...sigh.

giovedì 6 settembre 2012

Varie - ma più che altro fumetti, libri, amici

Nel post precedente ho messo dei link riguardanti le Paralimpiadi: qui sul sito del "Boston" ci sono delle bellissime foto nella loro consueta gallery "The Big Picture" (notare quella di Assunta Legnante che ha scelto di mettere sugli occhi una mascherina stile Diabolik!).

Il gruppo di Teiera presenta un progetto di libro componibile per bambini e non, se il progetto ci interessa possiamo sostenerlo con una sottoscrizione (ormai sul web questo modo di "autofinanziarsi" sta veramente prendendo piede, Verkami ne è un esempio, Kickstarter forse è quello più noto).

Il Festival della Letteratura di Mantova è iniziato, non lo sto seguendo molto ma qui c'è uno Storify che potrebbe aiutare (di cosa è Storify avevo parlato tempo fa).

Del progetto V!P ho già parlato, anche perché in qualche modo ci sono entrata dentro come ospite (!): adesso tutta la prima parte della storia a fumetti è possibile averla in un comodo pdf o cbr da scaricare gratis. Luigi Bicco ne parla in questo post che rende merito al progetto, io invece linko la parte che mi ha riguardata da direttrice de l' Eco del Potere (c'è da dire che nella realtà Milou è uno di quei cagnetti che non mangiano la carta o distruggono gli oggetti - per fortuna!).

A ottobre sbarcano nelle nostre librerie le Edizioni Diábolo, in arrivo da Madrid. Copio e incollo dal loro comunicato stampa:
Diábolo pubblica [...] fumetti in Spagna dal 2006 e negli Stati Uniti dal 2009; oggi ha già un catalogo di circa 200 titoli, posizionandosi tra le più importanti case editrici di fumetti spagnole.
I primi 3 titoli scelti per l’esordio italiano sono rappresentativi della qualità e della varietà delle proposte di Diábolo:  
Marmocchi, di Lorena Canottiere, raccoglie finalmente le strisce dell’autrice torinese apparse dal 2009 sul seguitissimo blog Ça pousse e sulla rivista ANIMALs; con i piccoli protagonisti di queste sorprendenti ed esilaranti strisce impareremo a vedere il mondo da un nuovo punto di vista, un po’ più “basso” certamente, ma sicuramente acuto e stimolante! Un grande lavoro di giornalismo dal basso quello che Lorena realizza raccogliendo direttamente le parole dei piú piccoli mentre dicono la loro sul pazzo mondo in cui si trovano a crescere… 

Miao, di José Fonollosa, è uno dei più grandi successi degli ultimi anni in Spagna; nato come web-comic, Diábolo ne ha fatto un libro elegante e divertentissimo, imperdibile per i moltissimi amanti dei gatti, ma non solo. José è capace di raccontare con grande ironia e sensibilità i piccoli inconvenienti e le grandi emozioni che derivano dal condividere il proprio spazio con un animale domestico, nel suo caso due gattine davvero speciali! 
La macelleria, di Bastien Vivès, è un piccolo grande capolavoro di questo genio del fumetto contemporaneo europeo; una storia perfetta per essere raccontata dal suo tratto minimale e insieme penetrante, dal suo stile delicato e insieme intenso: una storia d’amore che raccoglie tutte le storie d’amore, l’esperienza intima e dolorosa di un amore che finisce.  
 Sostengo molto il libro di Lorena non solo perché è mia amica ma anche perché ha veramente creato una striscia molto bella, era veramente un peccato che rimanesse "confinata" nel mondo virtuale del web (che a noi abituali frequentatori sembra il centro del mondo, ma non è così - almeno in Italia).
Regalatelo ad amici e parenti, li farete contenti.
Alle neonate Edizioni Diábolo auguro un bel viaggio nel periglioso mare dell'editoria nostrana!

In edicola potete trovare il numero 115 di Urania Collezione, "Crociata spaziale" di Poul Anderson; lo segnalo perché contiene un racconto di Sergio Donato, "Non gli occhi di suo padre", e Sergio è uno scrittore molto bravo a cui tempo fa ho prestato/regalato un'illustrazione per una sua raccolta di racconti, "E' qui che dobbiamo stare", che poi ha trovato una strada ulteriore per farsi leggere con le edizioni Wepub. Le prime pagine che ho letto del suo racconto sono ricche di fascino, del tipo di fantascienza che preferisco; spero che prima o poi affronti la lunghezza del romanzo, e di questo genere!

Emanuele Tenderini torna a condividere le sua tecnica coloristica digitale con tutti noi: qui la prima parte di un interessante tutorial, qui la seconda, qui la terza.

Dal sito di ComicOut la notizia che Trondheim ha anche un Tumbrl.

Esce in ebook il libro di Davide Barzi "Le regine del terrore - Le ragazze della Milano bene che inventarono Diabolik"; in digitale non c'è l'apparato iconografico, ma il costo è decisamente conveniente.

Avevo altri link da inserire alla rinfusa ma sono stanca! A chi era in pena per Milou: si è ripresa del tutto, oggi finalmente ha avuto fame dalla mattina, è bella vispa, unica nota dolente è la conferma che i suoi problemi a salire le scale e camminare più del dovuto sono dovuti all'anca, a un inizio di artrosi: è l'età.

martedì 4 settembre 2012

Viaggi, salute, Paralimpiadi

Sono tornata da un viaggio di due giorni nei dintorni di Roma, ho fatto un salto dai miei genitori che in questo periodo hanno festeggiato le nozze d'oro; per coincidenza ho anche potuto incontrare un mio carissimo cugino che non vedevo da diversi anni, lui abita a Messina come la maggior parte dei miei parenti.
E' stato molto bello riandare alla nostra infanzia comune (aiutati dalla visione dei dettagliatissimi album fotografici di mio padre), ma anche immergermi di nuovo nei colori e nell'espressività del dialetto siciliano - io non lo parlo affatto, ma lo capisco (perlomeno il messinese). In casa i miei continuano a parlarlo, magari alternato all'italiano, ma io ci sono talmente abituata che non percepisco più la differenza di passaggio tra una lingua e l'altra.
Vignetta tratta dal Nathan Never su cui sto lavorando
Rispetto ad altre famiglie di emigrati dal sud la mia ha come caratteristica di aver quasi totalmente eliminato anche l'accento del dialetto d'origine quando si comunica con gli "altri", fuori; in casa invece si ritorna alle origini, e con l'arrivo di mio cugino la percentuale di dialetto è cresciuta rispetto al normale! Alcuni modi di dire ma anche la profondità di certi termini sono intraducibili in italiano, in generale vale per tutti i dialetti ed è una delle ricchezze d'Italia; tuttavia sono ben contenta di poter esprimermi in una lingua come l'italiano che permette a veneti e siciliani di poter comunicare - per dire...
Il viaggio di andata sul FrecciaRossa mi è costato 9€: esatto, nove euro! - quello di ritorno 18, solo perché gli orari proposti erano scomodi. Se potete prenotare con settimane e mesi di anticipo vale la pena dare un'occhiata al sito Trenitalia per vedere se ci sono questi posti supereconomici (io ho prenotato e acquistato i biglietti due mesi fa); naturalmente nessuna possibilità di cambiare data e orario o di farseli rimborsare in caso di necessità.
Era un po' che non viaggiavo col treno, adesso a bordo c'è anche il Wi Fi, che non ho potuto testare anche se ho visto che la linea c'era - almeno fino ad arrivare al portale per l'iscrizione (ho usato il mio vecchio iPod, ma ero quasi arrivata a destinazione per cui ho desistito).
Davanti a me c'era seduta una donna con un Kindle Touch, mentre più avanti riuscivo a vedere un asiatico che guardava un film di Stallone (un recente Rocky) su un iPad; aveva gli auricolari, i sottotitoli del film sembravano in cinese. Di lato invece avevo un omone che leggeva la Gazzetta dello Sport.
Durante il viaggio di ritorno ho notato una coppia di americani che smanettavano sui loro iPhone (o simili, non ne sono sicura); ogni tanto parlavano un inglese pulitissimo, senza accento, persino io riuscivo a capire quasi tutto quel che dicevano; sono saliti a Firenze, ne erano entusiasti.
Durante i miei due viaggi non ho avuto problemi, i gabinetti erano puliti, i ritardi sono stati minimi, roba di 5 minuti; però continuo a pensare che i posti a sedere sono scomodi a causa del poco spazio - mi trovo male io che sono bassa, posso immaginare come si trovi una persona che superi il metro e settanta!

Da tempo soffro di reflusso gastroesofageo, per tamponarlo cerco di seguire una dieta in cui non ci sono fritti, alcol, roba grassa, cioccolata (in realtà ultimamente questo divieto non lo stavo rispettando molto), ecc; all'occorenza faccio brevi cure a base di Pantoprazolo. Infine cerco di dormire su cuscini che mi permettano di stare un po' elevata col busto (il mio problema è la risalita dei succhi gastrici la notte, di giorno non ho quasi mai problemi né acidità di stomaco).
Ieri sono andata a fare una gastroscopia di controllo, la precedente l'avevo fatta ben 15 anni fa! A quei tempi mi immaginavo una cosa più brutta, e non sapevo che l'esame durasse tutto sommato poco - pochi minuti. Questa volta però avevo la gola e l'esofago molto irritati a causa degli anni di passaggio degli acidi (che mi causano una tosse ricorrente, a volte molto fastidiosa); diciamo che l'esperienza è stata breve e intensa, ecco; quel tubicino mi ha dato molto molto fastidio.
In ogni caso, il risultato è che ho scoperto di avere un'ernia iatale (come quasi tutti) e una gastrite; ho deciso che è meglio che segua veramente una dieta ferrea, cosa che probabilmente mi renderà più triste (dovrò eliminare più cibi di quel che pensavo), ma che forse mi farà diminuire almeno di un paio di chili di peso (spero).
Ho trovato il sito di una persona che soffre praticamente delle mie stesse patologie e che si ingegna per trovare delle ricette sempre diverse con ingredienti che non facciano male. Se conoscete siti simili o se avete ricette da consigliare a prova di gastrite scrivete pure nei commenti, ve ne sarò grata. Intanto faccio un breve elenco delle cose che proprio non mi piacciono (e che ahimè fanno diminuire la varietà delle ricette possibili): yogurt, formaggi molli, asparagi, castagne, creme di verdure (ma bollite le mangio quasi tutte, anche a zuppa), creme varie, zucca.
Speravo di poter continuare a bere  il caffè decaffeinato e il tè, invece no, a quanto leggo (il tè è consigliato molto leggero, tanto vale mi beva una tisana, che invece è consigliata).

In questi giorni in cui ho lavorato poco per varie ragioni (tra cui la malattia di Milou - che adesso pare stare bene) ho potuto vedere su RaiSport 1 un po' di delle Paralimpiadi di Londra. Non so fino a quando dureranno (qui però trovate link dove è possibile vedere gare registrate), consiglio a tutti di guardarle, e se si è un po' perplessi rispetto ai criteri con cui vengono fatti gareggiare atleti con tipi di disabilità diverse qui c'è un sito in cui vengono spiegate bene (anche se in inglese, ma si capisce lo stesso); se osservate le gare ci sono sempre delle sigle con lettere e numeri che le identificano, i commentatori Rai spesso ne parlano, ma se si vuole approfondire il link precedente è molto utile.