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Attenzione: NON faccio scambio link e banner - grazie! Vendo tavole originali dei miei lavori bonelliani e realizzo disegni su commissione (per info p.mandanici@gmail.com)



sabato 30 gennaio 2010

Western di altri tempi



Ancora dalla mia gioventù riesumo queste pagine che a leggerle adesso mi fanno tenerezza ...
Avevo circa 14 anni ed ero evidentemente influenzata ancora da Tex (il Tex più "fantastico" direi, adoravo le storie con Morales ad esempio e quelle con Mefisto).
Il fumettino di cui si possono vedere altre pagine qui è disegnato su un blocco   e si interrompe improvvisamente dopo 13 pagine (più piccole di un A4).
Il disegno è stato realizzato direttamente con un pennarello blu, senza l'uso di bozzetti a matita. No, non ero così brava: ho notato la presenza di qualche pagina strappata qui e là - in pratica quando sbagliavo una vignetta strappavo la pagina e ricominciavo... molto furbo...
Mi piace molto la correzione grammaticale nel primo balloon ("a me mi"), come anche l'enorme "GONG!" a fine tavola.
Comunque nelle 13 pagine rimaste di questa indimenticabile avventura (per me ragazzina probabilmente lo era) non si riesce ad arrivare a scoprire chi diavolo fossero questi "Mayas"...

venerdì 29 gennaio 2010

Registrare un video, editarlo, condividerlo on line

Nei giorni scorsi mi sono ritrovata nella situazione di voler registrare un pezzo di trasmissione tv perchè vi compariva una mia amica. Altri amici non avevano avuto la possibilità di vedere la trasmissione, così mi è venuta voglia di spedire a questi amici il video che ne avevo ricavato (5-6 minuti in tutto).
Prima cosa: ho un dvd recorder e tramite questo ho registrato e poi masterizzato su dvd il video (che erano più di uno una volta effettuati i tagli di ciò che mi interessava). Il passo successivo quindi è stato estrarre il video dal dvd sul computer: come fare?
Ci sono diversi programmi di “ripping” in circolazione, freeware e non. Io mi sono imbattuta in un programma che in realtà è una suite di programmi tutti specializzati nel fare una particolare cosa: estrarre Mp3 dal video, convertire il video in vari formati, editarlo, masterizzarlo, ecc.
Free Studio Manager contiene al suo interno questi mini programmi (che possono essere scaricati direttamente dal sito individualmente) che rendono facile anche ai neofiti questo tipo di operazioni; una volta installato il programma “completo” (cliccare sulla striscia verde) avremo poi all’avvio questa interfaccia: vedi Foto 1.
FreeStudioFoto 1
A seconda delle nostre esigenze possiamo scaricare solo il tipo di programma che ci interessa (le icone dei programmi appaiono all’avvio tutte in grigio, decideremo noi cosa scaricare cliccando sull’icona relativa, che diventerà colorata una volta presente il programma sul nostro pc ).
Esistono altri programmi che hanno in sè riunite diverse funzioni, ma capirne il funzionamento a volte non è facile. Free Studio Manager oltre a essere gratis è anche estremamente semplice nell’uso e ha un’interfaccia anche in italiano; l’unico peccato è che non ha un programma per “unire” diversi pezzi di video: per quello ho dovuto usare Windows Movie Maker che di solito è preinstallato nei sistemi Windows.
Una volta creato un unico video il problema era farlo vedere agli amici: mandarlo in allegato era impossibile poichè ci sono dei limiti per i file grossi. Con Gmail l’allegato non può superare i 20 Mb, con Hotmail i 25. Il mio video ne pesava 35, ma ovviamente potevo usare uno dei programmi di conversione di Free Studio Manager per renderlo meno pesante, ma anche più piccolo a vedersi.
Potevo caricare il video sul mio canale Yuotube, ma c’erano problemi di copyright, quindi niente.
Alla fine la soluzione è stata quella di ridurlo un po’ come Mb e di caricarlo on line su un sito per la condivisione dei file.
drop.io Foto 2
In rete esistono diversi siti che mettono a disposizione per un determinato periodo di tempo degli spazi su cui poter caricare video, audio, qualsiasi tipo di file per poter poi condividerli con amici che potranno scaricarli una volta avuto il link. Questo tipo di siti propongono diverse opzioni, e lo spazio varia; si può scegliere anche di pagare un tot per avere delle opzioni in più.
Io ho scoperto un sito che ha uno spazio limitato rispetto ad altri (solo 100 Mb) ma che non richiede registrazione ed è facilissimo da usare: Drop.io. Il “drop” è costituito da uno spazio di 100 Mb con un proprio link (da configurare) su cui poter caricare qualsiasi cosa. Possiamo scegliere se mettere o no una password (da comunicare agli amici), se rendere il file disponibile per 1 giorno, un mese, un anno (massimo), se abilitare i commenti da parte dei visitatori, se permettere ad altri di caricare dei file, ecc. Si ha la possibilità di caricare i file anche tramite un indirizzo di posta messo a disposizione. Qui è presente un tutorial video in italiano che spiega l’uso di Drop.io, qui invece un post molto esaustivo.
Una volta esaurito l’”uso” del file da condividere si può cancellarlo e liberare spazio per inserire eventualmente altri file, oppure se ci occorre più spazio possiamo creare un altro “Drop”!

Per gli utenti Mac: qui un link dove potrete trovare diversi programmi per l'editing di video e il ripping.

lunedì 25 gennaio 2010

Dal mondo del fumetto


Segnalo un incontro a Milano il 5 febbraio organizzato dalla rivista "Animals" dove saranno presenti Laura Scarpa (la direttrice), e almeno un paio di autori: Paolo Bacilieri e Lorena Canottiere.
Io ci sarò, raggiungere il Bar Basso in via Plinio è abbastanza agevole, vicino ci sono almeno due fermate di Metro: Lima (linea rossa) e Piola (linea verde).

E poi per gli impossibilitati a raggiungere l'annuale e mitico festival del fumetto di Angoulême segnalo il sito dedicato, ma soprattutto la sezione "webtv" dove potranno essere visti alcuni video degli incontri che si svolgeranno: meglio di niente. Da consigliare anche le pagine dedicate agli albi, è possibile trovare diverse pagine in anteprima da sfogliare.

domenica 24 gennaio 2010

Mini lezione (11) di Manga Studio: “Le selezioni”

Le altre mini lezioni si possono trovare cliccando sull'etichetta "Manga Studio" in fondo al post, o cercando tra le etichette nella colonna di destra del blog.

Per chi usa il colore, i retini o i pattern imparare a usare le tante opzioni dello strumento “selezione” può venire utile per accelerare il lavoro.
Come in tanti altri programmi di fotoritocco o di grafica anche qui sono presenti diversi strumenti per selezionare parti del disegno: il rettangolo, l’ellisse, il lazo, la bacchetta magica. Ognuno di questi strumenti presenta molte opzioni e io mi soffermerò solo su alcune di queste, ma le altre sono abbastanza intuibili una volta fatta un po’ di pratica e di sperimentazione per trovare le funzioni adatte alle nostre esigenze.

Un esempio semplice (e che vale per tutti i diversi tipi di tool selezionatori) è quello col Rettangolo selezionatore: nella finestra delle opzioni (Tool Options) alla voce Select ci sono i diversi tipi di selezione che si possono attuare: quella semplice (“New Selection”, la prima a sinistra che di solito è di default), ma anche quella indicata nella Foto 1 a sinistra (“Add To Current Selection”) che serve appunto ad aggiungere, con un secondo gesto, un’altra selezione che si fonderà con la prima.
All’inverso si potrà usare “Delete Fron Current Selection” per sottrarre spazio alla prima selezione (a destra della Foto 1).
Nella Foto 2 vediamo invece all’opera le opzioni della voce “Shrink” in cui possiamo scegliere che cosa in particolare selezionare del nostro disegno: in questo caso il rettangolo serve solo per delimitare la zona che ci interessa, ma la selezione opererà sulle aree chiuse.

SelezioneFoto1SelezioneShrinkFoto2

Un altro tipo di selezione che potrebbe interessare è quella che individua il segno – una volta selezionato lo si può cambiare di colore, ad esempio: vedi Foto 3 a sinistra (“Edge Selection”).
In teoria tramite lo strumento Secchiello dovremmo avere l’opportunità di riempire una parte selezionata o tutte le varie selezioni presenti sulla tavola (o su un dato livello, tramite l’opzione “Browse Several: All Layers”, o “Selected Layer”): invece no (a meno che qualcuno mi smentisca), l’unica opzione è il singolo riempimento.
Per ovviare a ciò io uso spesso la minifinestra “Selection Launcher” (attivabile dal menu “View”) come mostrato in Foto 3 a destra: il Secchiello lì presente riempirà tutte le aree selezionate in una volta. Tra l’altro questa utile Palette presenta molte opzioni che si usano spesso quando si seleziona qualcosa: il copia e incolla, la trasformazione con lo strumento “Move and Transform”, il taglia e incolla, cancella l’area selezionata interna o esterna, espandi o riduci la selezione. Molto utile se si stanno usando i retini l’ultima icona a destra con cui possiamo istantaneamente riempire la selezione con il tipo di retino attivo in quel momento.

SelezioneFoto3Selez.Cambia colore

Un’opzione utile specialmente per chi usa il colore è la possibilità di cambiare il colore del segno nelle parti desiderate da selezionare con i soliti strumenti. Nella Foto 4 mostro un esempio: selezionare la parte di disegno di cui vogliamo cambiare il colore del segno (avendo cura di selezionare anche il livello a cui il segno appartiene), selezionare il secondo quadrato di colore (che di default è bianco)della Palette “Color”, poi scegliere nella tavolozza dei colori quello desiderato (nel mio caso il rosa acceso), infine andare nel menu Edit (la barra in alto del programma) e scegliere l’opzione “Change Line Color To Drawing Color”.

Le selezioni create possono essere convertite in livelli per essere poi utilizzate in altre parti del disegno, ad esempio, o per applicarvi effetti, o per altro! Ci sono due modi per fare la stessa operazione: in Foto 5 a sinistra (dopo aver effettuato la selezione) sono andata sul menu Selection e ho scelto “Convert Selection To A Layer”, mentre a destra si può vedere che è più semplice accedere alla Palette dei Layer e alla voce “Selection” cliccare sulla prima iconcina a sinistra; la selezione acquisterà un colore verde (di default).
Potendo creare diversi Selection Layer questi possono essere riusati in diversi momenti riselezionandoli attraverso la seconda iconcina da sinistra.
All’inverso si può creare una selezione da un livello – livello che può essere creato selezionando la parte di disegno che ci interessa e facendo un copia-incolla. In Foto 6 vediamo la procedura: selezionare il livello e col tasto destro aprire le opzioni varie tra cui “Change Layer Type”, scegliere poi Selection Layer, infine andare direttamente a cliccare sulla seconda iconcina per rendere selezionato tutto il livello.
SelezioneFoto5SelezioneFoto6

Si possono creare selezioni più precise con lo strumento Pennino ad esempio: nella Foto 7 si crea un nuovo livello nella PaletteLayer”, lo si imposta come “Selection Layer”; a questo punto si disegna la selezione con il pennello, infine o si clicca col tasto destro sul nuovo Selection Layer e si sceglie Create Selection, oppure si clicca direttamente sulla seconda iconcina da sinistra.
Ma la procedura più veloce è questa (Foto 8): nella PaletteLayer” andiamo alla voce Selection, clicchiamo sulla terza iconcina da sinistra e creiamo il livello Quick Mask; disegniamo la nostra selezione, infine riclicchiamo sulla stessa iconcina che farà sparire il livello e lo trasformerà in selezione direttamente sul livello del disegno. Questa procedura è da seguire in caso non avessimo bisogno ancora della stessa selezione, poichè una volta usata essa sparisce (al contrario di come succede nelle procedure spiegate prima).
SelezioneFoto7SelezioneFoto8

venerdì 22 gennaio 2010

Un libro in occasione del Giorno della Memoria


Confesso che conosco una delle curatrici del libro di cui consiglio la lettura, ma l’idea di parlarne qui mi è venuta improvvisamente ieri mentre stavo leggendo la testimonianza di Ida Marcheria (la prima nel libro) deportata ad Auschwitz nel dicembre 1943 all’età di 14 anni.
Judenrampe – Gli ultimi testimoni” è già in vendita nelle librerie, edito dalla casa editrice Elliot. Al suo interno testimonianze sintetiche di 25 ex deportati italiani in vari campi di concentramento – Auschwitz-Birkenau, Mauthausen, Dachau, ecc.; tra loro Liliana Segre, Goti Bauer, Edith Bruck, Nedo Fiano.
Anne Segre, psicoterapeuta, e Gloria Pavoncello, sociologa, hanno raccolto questi racconti non senza dubbi e difficoltà. La particolarità del libro è la presenza di testi poetici (scritti da Anna Segre) che quasi a commento di ogni testimonianza tentano di tradurre e condensare quelle vite, quelle esperienze, che in ogni caso rimangono difficili da comprendere in tutta la loro enormità.
Eppure non si può fare altro che cercare di ricordare, raccontare – magari sapendo che si trasmetterà solo un’approssimazione di quel che è avvenuto; e farlo in fretta, che gli ultimi testimoni, appunto, stanno scomparendo.
Anche l’approssimazione a volte è abbastanza, è troppo; questi frammenti di vite vanno lette con calma, per gradi: basta una frase, una parola per cadere in un buco nero che pure è la pallida ombra di quel che dovettero subire queste persone.
E’ un libro difficile da leggere, nella sua semplicità; doveroso farlo per chi conosce solo qualche documentario, qualche film che pure è ricostruzione blanda, e qualche saggio su questi avvenimenti mai lontani – giacchè l’animo umano non mi sembra granchè cambiato da quell’epoca.

L’anno scorso su questo blog per la Giornata della Memoria (che -preciso - è il 27 gennaio) consigliai la lettura del libro “Se questo è un uomo” di Primo Levi. Questa volta invece dello stesso autore consiglio “I sommersi e i salvati”, dove viene affrontato il tema della responsabilità, della collaborazione con il sistema di annientazione, della memoria. Qui ci sono dei brani tratti dai capitoli del libro, bellissimo a mio parere.

Qualche info in più su Anna Segre qui, sul blog di Blue, rivista con la quale ha collaborato con diversi racconti.

mercoledì 20 gennaio 2010

Sfogliare libri on line


Ultimamente mi sembra che le case editrici diano la possibilità, ogni tanto, di poter leggere sui loro siti delle pagine (se non un capitolo intero) di libri che perlopiù sono bestseller o di autori molto noti: meglio di niente...
Invece sul sito Tecalibri ci sono in vetrina 40 libri ogni mese da poter sfogliare per un numero di pagine variabili (da 5 a 10 circa). La cosa più interessante è che c'è sempre l'indice completo (molto importante specie per i libri di saggistica) e i dati esaustivi del libro (compreso traduttore e titolo originale).
I libri presentati sono molto vari, sia come tematiche che come editori: c'è di tutto, libri noti e sconosciuti, narrativa e saggistica. Ogni mese vengono presentati nuovi libri (possiamo essere avvertiti via mail), e quelli dei mesi precedenti sono tutti consultabili nell'archivio. E' presente anche un modulo di ricerca per parole chiave, e anche un indice degli autori.
Se cliccando sulla copertina non appare subito l'indice e le pagine bisogna andare su "Scheda" in alto.
Un altro sito interessante per chi vuole leggere recensioni di libri e trovare anche interviste a scrittori del momento è Mangialibri - che prende in esame anche i fumetti, la poesia, la narrativa per bambini e ragazzi.
Per finire forse non tutti sanno che Google libri oltre a mettere a disposizione per il download testi ormai slegati dal diritto d'autore presenta anche delle pagine in anteprima di libri in vendita, di vario interesse. Non ha ancora una catalogazione efficace per temi, o case editrice, o autori; bisogna utilizzare la funzione "cerca" sapendo più o meno cosa si vuole trovare. Oppure quando si cerca qualche libro con Google qualche volta può apparire la dicitura "presente in Google Libri" (o qualcosa del genere), e non è male dare un'occhiata per rendersi conto dello stile o del contenuto di libri a cui siamo interessati.
Per chi ha un account Google c'è la possibilità di "salvare" i libri trovati con Google libri in una propria "biblioteca personale", da leggere con comodo quando si ha tempo.

lunedì 18 gennaio 2010

Due disegni



Ancora dai miei "archivi": ecco un disegno di Nathan Never del 2002 e uno a matita con Gregory Hunter e il fido Badger (1998).
Il disegno a matita è realizzato su un foglio A3 - abbastanza grande rispetto alle mie abitudini. Mi divertiva molto disegnare Gregory...


Immagini © Sergio Bonelli Editore

sabato 16 gennaio 2010

Visioni dalla Cina


Un'amica mi ha fatto conoscere questo straordinario quadro cinese dipinto nel 1100 circa: è largo più di 5 metri e alto 25 cm - praticamente una pellicola di film, un nastro che segue il corso del fiume e riprende tutto quello che ci sta intorno.
Per qualche informazione in più rimando a questo breve post in inglese, ma soprattutto metto il link al sito dove si può navigare col mouse lungo i 5 metri: fermatevi sui quadrati bordati di bianco e cliccateci su, partirà un breve filmato che anima l'episodio rappresentato (molto bello quello finale, in fondo al dipinto).
Naturalmente il tutto scorre da destra verso sinistra, peccato non poter ingrandire l'immagine, fittissima di persone, case, veicoli.
Sappiamo che nel medioevo la Cina era la "nazione" più avanzata del tempo, e noi occidentali sappiamo ben poco del grado di avanzamento tecnologico e scientifico a cui erano giunti i cinesi in quei secoli. Tempo fa avevo ascoltato una serie di trasmissioni in podcast sull' Impero di Mezzo raccontate da Federico Rampini - una panoramica sulla storia della Cina molto interessante: da ascoltare in sottofondo per chi fa un lavoro non troppo di concentrazione.
Nell'archivio della trasmissione "Alle otto della sera" si possono trovare dei bei cicli anche su Gengis Khan e Marco Polo.

Curiosità: se sfogliate l'archivio di questa bella trasmissione ormai non più in palinsesto potrete trovare un ciclo con Elio (di Elio e le storie tese) che racconta il De bello gallico di Giulio Cesare!
Avvertenza: i podcast Rai sono in formato Real Player e ascoltabili solo in streaming. Qualcuno in rete ha proposto dei metodi per poter scaricare i file sul pc per poterli ascoltare poi off line con comodo, non so con quali risultati (se ne parla qui); in teoria non si potrebbe fare, per questioni di copyright, tuttavia si sta parlando di ascolto personale, e di puntate ormai in archivio da tempo...

venerdì 15 gennaio 2010

Varie - 5


Segnalazioni un po' di corsa e una comunicazione riguardante le mini lezioni di Manga Studio: non sono finite, ne sto preparando una sulle selezioni, il tempo ahimè è quello che è (ci lavoro se riesco dopo cena o la mattina molto presto).
Un sito curioso per chi ha bisogno di un sottofondo sonoro (anche) rilassante: WhiteNoise presenta una selezione di otto effetti sonori, tra cui il rumore delle onde dell'oceano, il vento (ma bisogna alzare di molto il volume), la pioggia; più altri rumori francamente scorcertanti come quello del phon, o quello che riproduce un qualche genere di macchinario. E' presente sul sito anche una specie di allarme che ho provato senza cavarne nulla.
Per quei pochi interessati al servizio di salvataggio note e pagine web Deepmemo (ne ho parlato qui e qui) dico che non avevo notato che non c'è modo di esportare in massa le note altrove, o di farne un backup sul pc: male.
A questo punto per chi cerca un'alternativa a Google Blocco note (che prima o poi secondo me sparirà anche per i già iscritti) c'è Ubernote - molto meno carino ma con quasi le stesse opzioni degli altri programmi: possibilità di condivisione, commento, ecc.; in più si possono esportare le note in un formato htlm. Nella foto si vede la solita importazione di cartella monotematica da Google Blocco note...
Altrimenti c'è l'ottimo Evernote (anche in italiano) che importa non solo note ma anche immagini, scritti fatti a mano (li dovrebbe riconoscere), ecc. In realtà si ha uno spazio on line (con massimo 40 mb al mese di caricamento se si usa l'account free) ma il servizio prevede lo scaricamento del tutto sul pc e la sincronizzazione quando si è collegati.

Per finire comunico che ho riunito gran parte di quello che ho seminato pubblicamente sul web in una pagina costruita tramite il servizio Netvibes: questo è il link.
Ho aggiunto questo link all'elenco dei "miei siti" nella colonna a destra del blog.

mercoledì 13 gennaio 2010

Fonts e foto

Per un disegnatore di fumetti che voglia pubblicare i suoi lavori sul web o autoprodursi - in generale – è necessario trovarsi una font (lo scrivo al femminile per comodità, ci sarebbero anche dei motivi ma insomma la cosa in italiano è controversa) per il proprio lettering.
Certamente ci sono tipi di fumetto in cui la scrittura a mano è più espressiva e anche connaturata al disegno; per altri fumetti invece no, soprattutto se il disegnatore ha una brutta scrittura – il che è abbastanza frequente.
Di seguito indicherò alcuni siti dove trovare decine, centinaia di font gratis o a pagamento – tra queste solo alcune saranno utili e adatte al fumetto, ma poi insomma ognuno ha le sue esigenze e non ci sono certo regole precise nel settore dei balloons autoprodotti!
Finello
ha consigliato un sito credo abbastanza conosciuto come quello di Blambot: ci sono fonts divise in categorie tra cui un paio dedicate ai fumettisti, i “dialogue fonts” e i “sound fonts”. Facile capire che le fonts con la sigla F (free) sono scaricabili gratis, quelle con la sigla P sono a pagamento – peraltro di solito costano sui 20 euro, investimento su cui farci un pensierino dato che le fonts gratis sono anche le più diffuse in giro, e se si vuole un minimo di personalizzazione è bene pensarci.
Fontcubes è un altro sito dove ci sono tantissime fonts pronte da scaricare: sono quasi tutte gratis per uso personale - è bene leggere bene la licenza d'uso una volta cliccato su "font details".
Fontspace invece è un sito abbastanza misterioso, non ho trovato licenze d'uso, ed è organizzato un po' male: cliccare su "Browse" in alto per accedere a un po' di categorie (non ce ne sono di specifiche per il fumetto). Il sito comunque è ricco di fonts anche particolari, da sfogliare.
In definitiva facendo delle ricerche ce ne sono molti di siti simili, il mio consiglio è comunque di rispettare le licenze, e al limite comprare la font che useremo per i nostri fumetti - a meno che vogliamo farli solo per divertimento e per farli vedere agli amici.

Spesso in un fumetto di tipo realistico bisogna disegnare ambienti o paesaggi di città e luoghi di varie parti del mondo; la ricerca della documentazione è molto importante per un disegnatore professionista. Libri illustrati e film aiutano molto, ma adesso con internet le cose sono ulteriormente facilitate.
Non solo "Google immagini" però, o "Google street view": esistono altri siti che utilizzano le foto a 360° per darci una panoramica ampia di posti che non potremmo mai vedere in altro modo; uno di questi è 360cities.net, con foto panoramiche navigabili ad alta risoluzione - vale la pena andarci anche solo per divertimento! Un esempio qui sotto...
Un altro sito di foto "normali" da tutto il mondo è VisualGeography - molto utile per ambienti, sfondi, ecc.
Insomma, il consiglio è quello di scoprire altri siti simili e metterli tra i preferiti, prima o poi potrebbero venire utili (e suggerimenti da parte dei commentatori sono ben accetti!).

New York City skyline from downtown Brooklyn, NYC in New York City

domenica 10 gennaio 2010

Varie - 4

Il solito giro fruttuoso sul web: giorni fa incappo nella trasmissione "Alaska" a Radio popolare, e Marina Petrillo mi fa scoprire in un colpo solo tre bei blog ("al femminile", dice lei - per me solo belli e basta) molto diversi uno dall'altro. Il blog fotografico/minimalista/quotidiano di Habit forse è quello che mi ha colpito di più - serve solo un minimo d'inglese per apprezzarlo al meglio. Del blog delle Malvestite invece inviterei a leggere questo post introduttivo al personaggio di Stephenie Meyer, la scrittrice della saga di Twilight: oltre allo spirito dissacrante ci sono non poche informazioni in merito, interessanti sotto un certo punto di vista...

Devo confessare che visito spesso l'home page di "La Repubblica" per dare un'occhio a cosa è successo là fuori di clamoroso (per il resto mi informo dalla radio); ci sono molti contenuti risibili e inspiegabili (non solo le "tette e culi" che abbondano, lì come altrove, o il "gossip" fetente che straborda già dalle varie televisioni), ogni tanto però ci trovo qualcosina da seguire in link: questo è chiamato "videogioco in flash", ma a rigore non è proprio un gioco; è più una storia (breve) con morale - se si vuole - ma di cui consiglio la visione.

Per finire posto un video in cui è in azione John Buscema ( o meglio Giovanni Natale Buscema) che disegna un Capitan America - tanto per vedere con che facilità usa il pennello un disegnatore di talento...

sabato 9 gennaio 2010

Volevo il Mac adesso...


A furia di parlar male di Windows mi è venuta voglia di aver il Mac in anticipo - ma una promessa (a me stessa) è una promessa: comprerò un iMac solo quando avrò messo da parte abbastanza, un surplus che ad esempio nell'ultimo anno non c'è stato.
Poi ho pensato: ma io un Mac ce l'ho! Sì, dài, non sarà bello e aggiornato e veloce come quello che vorrei, ma funziona, e bene anche.
Nella foto potete vedere il mio MacBook Pro da 15 pollici con il monitor non funzionante (cambiarlo mi sarebbe costato quasi 700 euro); è collegato allo stesso monitor a cui è collegato il mio pc HP Pavillion, e adopero lo stesso la tastiera abbassando un po' lo schermo (magari un po' di più di come si vede nella foto).
Ho fatto una prova collegando la tastiera Pc al Mac e questa funziona - così a malincuore potrei anche accantonare quella retroilluminata del Mac, e lavorare normalmente, o quasi.
Ma c'è un "ma": io per lavorare (con Windows) uso il programma Manga Studio; è importante che riesca a lavorarci nelle stesse condizioni anche sul Mac. Bene, aprendo uno stesso file di disegno con lo stesso programma sul Pc e sul Mac io li vedo in maniera leggermente diversa (molto leggermente, ma per me evidente).
La risoluzione del monitor nei due computer è settata allo stesso modo: 1680×1050; nel Mac è specificato che i colori LCD sono 1440×900, nel Pc non ho trovato nulla del genere, ma solo la dicitura "qualità massima".
Il mio problema comunque non è il colore, ma la definizione del segno: a guardar bene il segno nero del disegno appare con il Mac leggermente più sgranato. Non è una mia impressione: ho fatto delle foto alla stessa parte di una tavola e le ho poi ingrandite allo stesso modo: la differenza c'è. Questa lievissima sgranatura è fastidiosa per me che devo inchiostrare a video; ho fatto delle prove e non mi trovo a mio agio.
Presumo il problema non sia del monitor dato che col Pc dà una resa decente (il monitor è un Samsung). In effetti anche adesso che sto usando il Mac scrivendo noto nel testo questa lievissima sgranatura - o sfasatura: per questo devo rivedere un po' i miei bellissimi piani di passare al Mac già da adesso. Magari posso trovare qualcuno che mi presti un altro tipo di monitor per fare delle prove, casomai fosse un problema di compatibilità - ma dubito...

venerdì 8 gennaio 2010

Leggendo un vecchio numero di "Linus"

Se sono sola a pranzo di solito leggo qualche rivista – Internazionale, Le Scienze, qualcosa di cui non occorra sfogliare subito la pagina! Oggi non avevo nulla sotto mano così sono andata a recuperare un numero di "Linus" dallo scaffale apposito: uno scaffale con una sessantina di numeri di "Linus" acquistati in blocco più di dieci anni fa, con numeri per la maggior parte degli anni tra il 1969 (pochi) e il 1978, più i primi due numeri (del 1965).


In quell’arco di tempo "Linus" mantiene sempre lo stesso formato, e la presenza costante dei Peanuts; per il resto si vedono scorrere gli anni (e che anni!) e i fumetti, come in un piccolo viaggio indietro nel tempo.
Il numero che ho letto (non proprio tutto dall’inizio alla fine) è quello del gennaio 1969: all’inizio c’è un lungo articolo di Giorgio Soavi che descrive un incontro con l’amico (si evince) Folon a Parigi. All’epoca Folon doveva avere 35 anni, già famoso e bravissimo, e "Linus" pubblica a corredo dell’articolo diverse illustrazioni (ahimè costrette nel bianco e nero), disegni, fumetti.
Si prosegue con Peanuts, e poi le pagine della posta ( il cui tono e le cui allusioni mi risultavano misteriose tanti anni fa, e forse anche adesso) corredate da Bristow. Subito dopo ecco il grande Copi, presente spesso in pubblicità visibili sul giornale, come quella molto bella a fine pagina per Benetton!
Interessante l’articolo di Rino Albertarelli reduce da una Lucca un po’ movimentata – non so se per l’influenza del periodo “caldo” o per questioni meramente fumettistiche. Tra Feiffer, Valentina di Crepax, Li’l Abner (che facevo e faccio fatica a leggere a causa del linguaggio particolare – e non so se la traduzione rende giustizia all’originale), B.C e Wizard of Id mi colpiscono invece Pogo – con i suoi riferimenti alla realtà contemporanea americana (l’apparire sorprendente, tra animaletti e alberi e natura, di una squadriglia di aerei da guerra) e un Braccio di Ferro del 1937 molto Chapliniano (bellissimo, dove Braccio di Ferro distribuisce “gnocchi coi controfiocchi” in abbondanza per aiutare una ragazza affamata e senza un soldo).
Presente spesso in quegli anni su "Linus" anche Krazy Kat con una bella storia di grilli – surreale ma mica tanto...

Grazie a Gianfranco Goria per la foto.

giovedì 7 gennaio 2010

A proposito di Deepmemo e Google Blocco note

Ne avevo già parlato qui, ma dopo qualche giorno di uso di Deepmemo volevo fare qualche altra considerazione (mi piacerebbe anche avere l’opinione di chi lo usa, se possibile).
Una differenza a cui non avevo fatto caso è che in Google Blocco note le note sono editabili con una serie di strumenti che Deepmeno ha solo in minima parte: ad esempio la possibilità di sottolineare con un marker colorato il testo (in Deepmemo si può solo sottolineare con una riga, mettere il grassetto, cambiare font). Non è poco se si tiene conto che la visualizzazione delle note in Deepmemo è un po’ sacrificata dal layout “ristretto”: in Google Blocco note il layout si adatta alla grandezza dello schermo ed è più facile leggere e sottolineare le note.
Un piccolo bug che ho notato (almeno per quanto riguarda me) è che una volta cancellate le tags “suggerite” (quelle in grigiolino), queste qualche volta riappaiono a una visita successiva sul sito. Certo si possono anche ignorare, ma esteticamente a me danno fastidio…
Un’altra differenza riguarda la possibilità di rendere pubbliche o condividere le note: in Google Blocco note si può fare solo con le intere cartelle, in Deepmemo (che non supporta la divisione in cartelle) lo si può fare per ogni singola nota. Una soluzione in Google Blocco note è quella di copiare (o spostare) le note da rendere pubbliche in una apposita cartella.
Nel complesso sarebbe bello avere un incrocio tra i due servizi – cosa impossibile evidentemente; ma chi fosse a conoscenza di un programma simile è pregato di avvertire qui, grazie!

mercoledì 6 gennaio 2010

Due consigli in uno

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Questo che vedete sopra è uno screenshot realizzato con un programma che si chiama "Kwout".
Gli screenshot di solito sono fotografie di quello che vediamo sullo schermo - siano essi pagine web, schermate del nostro computer, frame di videogiochi o film. La particolarità di "Kwout" è che fa la foto di pagine web (o delle parti che vogliamo) mantenendo attivi i link presenti!
Provare per credere, qui sopra ho postato una parte di un post che ho trovato dopo una mia ricerca: cliccando sul titolo del post si andrà direttamente alla pagina completa. Il post poi è interessante per chi ha necessità di effettuare screenshot di fotogrammi di film (a me serve per raccogliere documentazione di veicoli, edifici, ecc.). Se avete utilizzato qualche programma tipo Windows Media Player o Vlc e la loro funzione "schermata" avrete notato che vengono fuori dei fotogrammi neri: ebbene questo post in due righe spiega come fare a risolvere il problema.
Tornando a "Kwout" è un servizio che ha molte funzioni utili, ad esempio il collegamento diretto a molti social network , o il nostro blog, o il nostro servizio di posta per poter subito condividere il nostro screenshot con altri; è possibile anche salvare il file sul computer.
Si possono usare tre tipi di layout in caso di "quotazione" (nel mio caso ho scelto la finestra con bordi arrotondati e con ombra), inoltre per chi usa Firefox è pronto un add-on da scaricare e che farà apparire nell'angolo in basso a destra l'icona del programma: cliccandoci su si attiverà mostrando una finestra con le varie opzioni. Per gli altri browser esiste un bookmarklet da inserire sulla barra dei preferiti.
"Kwout" consente anche la creazione di un badge per il proprio blog per cui ogni creazione di un "Kwout" sarà lì aggiunto e visualizzato.

lunedì 4 gennaio 2010

Studi a matita per "Ossian"



Dubito ci siano molte persone che conoscono la miniserie di "Ossian" - tranne forse gli appassionati che all'epoca (metà anni 90) si erano già appassionati alla "Sprayliz" di Luca Enoch e che ne seguirono le tracce dall'"Intrepido" alla Star Comics. Questa inaugurò una collana di pocket (formato Alan Ford) proprio con "Sprayliz", poi uscì "Shanna Shokk" di Marcello Toninelli (che curava queste collane), infine "Ossian" disegnato da me e creato da Martino Barbieri.
Delle tre collane quella che sicuramente ebbe più riscontro fu quella di Enoch, ma nonostante ciò fu chiusa, come le altre. Adesso queste tre strane collane sono reperibili nelle mostre mercato o su e-Bay (io ho visto qualcosa anche in fumetteria).
Da notare che in quello stesso periodo anche la Granata Press aveva in edicola un fumetto formato pocket, la "Bionda" di Saudelli.
Come si sa "Ossian" è il nome di un antico bardo scozzese "sfruttato" da MacPherson per comporre i famosi "Canti di Ossian", che tanti romantici hanno ispirato.
Martino Barbieri crea un personaggio dagli echi celtici mischiando diversi elementi - magia, fantasy, Highlander, fantascienza - calando il tutto in un'ambientazione contemporanea (con salti nel passato).
La miniserie di Ossian è costituita da un numero zero e da altri 8 numeri (il numero 1 è del giugno 1995). Questa esperienza è stata molto faticosa (oltre a disegnare tutti i numeri ho realizzato anche le copertine - non la colorazione) ma anche utilissima per la mia evoluzione come disegnatrice: da sempre autodidatta, l'incontro con Toninelli è stato indispensabile per la mia professionalità. Il mio segno rimaneva ancora acerbo, ma avevo una predisposizione alla "narratività" e soprattutto ero affidabile nelle consegne - qualità indispensabile per lavorare nel fumetto seriale.
Terminata l'esperienza con Ossian il buon Toninelli mi spinse, me riluttante, ad andare a bussare alla porta della redazione di Antonio Serra - era l'epoca della creazione della testata dedicata a Legs Weaver. Ricordo che Serra mi accolse con un "finalmente, mi chiedevo quando ti saresti presentata per provare con noi...", spiegandomi poi che aveva notato Ossian e il mio lavoro, e che immaginava sarei andata lì a propormi - oltretutto lui cercava proprio delle disegnatrici (allora abbastanza rare) per caratterizzare in senso "femminile" la testata (qualsiasi cosa voglia dire :)...).
Ossian dunque è stato un passaggio fondamentale per la mia "carriera", e nonostante le molte pecche di quel lavoro ci sono molto affezionata...

Nei disegni a matita qui postati ci sono Ossian (che è sostanzialmente un mago) e poi Bryan (il nipote) e Mac, una specie di amico-collaboratore.
Qui sul mio sito sono presenti una copertina, una tavola, e un disegno.

sabato 2 gennaio 2010

Animazione surrealista

So che tra le persone che seguono questo blog ci sono molti amanti dell'animazione.
Spari d'inchiostro ancora una volta ha scovato un bel video prodotto dal team Muzorama.

Muzorama from Muzorama Team on Vimeo.

venerdì 1 gennaio 2010

I misteri di Windows - 2


Continuo il racconto dei problemi causati da Windows con un episodio a lieto fine, ma solo per la mia testardaggine (e comunque dopo aver speso in tutto diverse ore che avrei preferito dedicare altrimenti).
Qualche mese fa ho comprato un portatile Acer per avere una postazione provvisoria di lavoro in caso di mie trasferte fuori casa. Non avevo bisogno di niente di potente o particolare, ho preso una mezza occasione con installato Vista (era poco prima dell'uscita di 7).
Sembrava funzionare tutto, ma in effetti non avevo effettuato download molto consistenti, quindi non mi ero accorta di questo problema: il download iniziava normalmente, ma poco dopo calava la velocità fino a fermarsi; l'upload era impossibile.
Le ho provate tutte: disattivato il firewall, l'antivirus, cercato opzioni di protezione di Vista, quelle del browser, ecc. Ho fatto anche ricerche sul web ma non avevo trovato niente di utile per la risoluzione del mio problema.
La cosa strana è che se utilizzavo Windows Live Mail riuscivo ad uplodare delle foto su Flickr (ad esempio) ma non utilizzando l'opzione "allegato" (era impossibile spedire il messaggio), bensì quella del "messaggio con foto". Ha qualche senso? Bah...
Comunque non era certo la soluzione ideale ai miei problemi, tanto più che il download rimaneva difficoltoso se non impossibile. Per un certo periodo avevo anche usato la connessione wireless a un router perchè ciò mi permetteva (chissà perchè) gli upload, ma poi aveva smesso di funzionare.
Inutile dire che non era un problema di linea o di ADSL perchè con il mio pc fisso e con il Mac non avevo problemi.
Mi ero risolta ad andare al negozio dove avevo acquistato l'Acer sospettando di un difetto della scheda di rete. Per fortuna quel giorno non c'era il tecnico, così tornai a casa e qualche giorno più tardi, non essendomi del tutto arresa al fatto che non potessi farci niente per quel problema, feci l'ennesima ricerca su Google trovando l'agognata risposta al mio problema: su un forum di quelli che ce ne sono a centinaia dove discutere dei problemi col proprio pc ho trovato un link che portava al sito del supporto tecnico della Microsoft. Il problema di cui parla Microsoft è relativo all'uso della rete in presenza di firewall, ma io avevo provato anche senza, per cui non è questo il punto (oltretutto io non è che non avessi la linea, ce l'avevo, ma lenta).
Bene, ho scaricato un miniprogrammino che, installato, in due minuti ha ripristinato dei parametri della connessione che evidentemente erano sballati : risolto il problema!
Il bello però è che bisogna stare attenti a non cambiare questi parametri magari involontariamente, come è capitato a me cercando di collegare il pc via wireless a un nuovo router. Sapere cosa non va cambiato è impossibile: l'unica è tenersi a disposizione il programmino autoriparante dei geni della Microsoft che hanno mandato fuori Vista con già un problemino non da niente; e che se avessero pubblicizzato meglio questa specie di "patch" riparatrice sarebbe stato meglio per molti ignari "vistiani".
Ho idea che se avessi lasciato il pc dal tecnico non è detto che costui avrebbe capito il problema, dato che non era colpa dell'hardware ma di Windows; e avrei anche dovuto per ciò spendere dei soldi.

Mi sono stufata delle bizze di Windows...

I misteri di Windows - 1


Inauguro una serie di post dedicati solo a Windows e i suoi misteri - se non ai suoi problemi veri e propri. Lo faccio come viatico verso il mio futuro e definitivo passaggio al Mac, perlomeno nella parte che riguarda il lavoro (naturalmente mi terrò sempre come secondo computer un pc, magari il portatile).
Faccio questa scelta dopo almeno 8 anni di uso di Windows (Me, Xp, Vista), e nonostante mi sia capitato di dover formattare l'hard disk solo una volta, tanti anni fa: diciamo che nel mio rapporto problematico con "Winzozz" sono stata anche fortunata, rispetto ad altri.
Racconterò soprattutto aneddoti personali - tanto non mancheranno mai, temo.

Inizio dal problemino misterioso di ieri (il pc è quello del lavoro, un desktop di 4 anni fa con su Xp): avevo usato iTunes per un po' il pomeriggio, poi avevo chiuso il programma ed effettuato una "Pulizia disco" - cosa che faccio periodicamente. Di solito tolgo file temporanei e poco altro, e così ho fatto anche oggi.
Be', cerco di riavviare iTunes e mi parte un programma di installazione del programma: "eh?..." Annullo tutto e vado direttamente nel menu dei programmi per far partire iTunes: niente, mi riparte l'installazione. Bene, vediamo dove vuole arrivare: da nessuna parte a quanto pare, a un certo punto mi dà un "codice errore 2330" che impedisce l'installazione, non solo, se la rimangia tornando indietro con l'animazione che mostra di solito l'avanzamento!
Ho pensato: "boh, forse la pulizia disco ha mangiato qualche file necessario di iTunes, non so come".
Faccio un "Rispristino di sistema", ne avevo uno giusto alla data di ieri: niente, non funziona.
Tento la disinstallazione di iTunes: impossibile, mi viene fuori quel codice con la stessa procedura. Provo con Revo Uninstaller: niente. Con Google trovo poche informazioni sul "codice 2330", qualcuno consiglia di reinstallare il programma in una nuova cartella (tipo "iTunesA"). Seguo il consiglio ( io scelgo il nome "iTunes2") e funziona.
Però adesso mi ritrovo due programmi uguali, e non è che iTunes sia un programma leggerino; io lo uso soprattutto per ascoltare i podcast delle radio e lo trovo molto utile, per cui mi accontento di questa soluzione - ma insomma, ho perso almeno mezz'ora di tempo e ho solo aggirato il problema. Con il Mac questo non sarebbe successo (o almeno non con questa gravità e frequenza): ho da più di due anni un Mac Book Pro e un po' di esperienza me la sono fatta su questi computer.

Mi sono stufata delle bizze di Windows...