Parto da un esempio particolare (perchè ha i mezzi per essere molto curato) di un fumetto francese che on line si presenta e si pubblicizza attraverso un sito fatto veramente bene - e al cui interno è possibile trovare i commenti e le spiegazioni dell'autore a tavole, schizzi, storyboard, copertine - persino video in cui si vede il disegnatore all'opera.
Denis Bajram ha scritto e disegnato una serie, "Universal War one", che è costituita da 6 classici albi alla francese; la 001 Edizioni l'ha tradotto e presentato in due volumi - economici certo ma dal formato ridotto che forse non rende al meglio il lavoro di Bajram - che pure non è un disegnatore eccezionale, ma che ha fatto un lavoro molto accurato e professionale.
La scrittura di questa piccola saga di fantascienza è impostata su degli stilemi abbastanza classici: molto parlata, con spiegazioni approfondite (mai troppo ridondanti o noiose, ma certe volte un po' lunghe), costruzione precisa della psicologia dei personaggi, trama avventurosa con qualche piccolo colpo di scena, paradossi spazio-temporali. Di moderno, per così dire, c'è una certa enfasi quasi "no-global" contro la dittatura delle multinazionali, che nel futuro si coalizzeranno addirittura contro la Terra (immaginando una umanità che si è espansa in tutto il Sistema solare).
Quello che consigliavo però è anche una visita approfondita alle varie sezioni del sito dedicato alla serie, che dimostra anche tutto l'impegno e l'amore per questo lavoro che tanti fumettisti francesi, anche se non dotati di grandissimo talento e originalità, sanno trasmettere al loro pubblico.
Claudia Checcaglini l'ho scoperta di recente grazie alla famosa "polemica fumettistica" che come primo risultato sta portando all'organizzazione di una specie di tavola rotonda a Lucca.
La Checcaglini è una colorista affermata in Francia - se ne parla anche qui - e sul suo blog ci sono degli interessanti tutorial molto precisi e dettagliati; consigliata comunque la lettura di tutto il blog, poichè le esperienze di una professionista che lavora per la Francia credo siano molto interessanti.
Anche Rosa La Barbera ha un blog in cui posta molti suoi disegni - magari nello stesso tempo la versione in bianco e nero e poi quella a colori. E' davvero una brava disegnatrice - credo abbia lavorato per le serie "Monster Allergy" e "Winx", tra le altre cose (purtroppo non riesco a reperire molte notizie biografiche su di lei!).
Ketty Formaggio è un'altra colorista che sta lavorando sia per case editrici francesi che italiane; sul suo blog ci sono soprattutto le copertine e le tavole che ha colorato, e ultimamente alcune considerazioni sul sistema "pagamento ai fumettisti". Quest'ultimo tema è stato affrontato con molta passione in un forum da lei moderato e ospitato su Kinart: si lega alla "querelle" fumettistica di cui sopra.
Per ultimo indico un blog ancora giovane ma in cui si potranno trovare sia schizzi e disegni, che riflessioni sul mondo del fumetto: qui è il blog di Giacomo Pueroni, disegnatore di Harry Moon - più di recente - e di Jonathan Steele (creature di Federico Memola) di cui avevo già parlato in questo post.
Ciao Patrizia, bello questo post, sono sempre interessato a tutto quello che può avvicinarmi sempre più a capire il lavoro di disegnatori e coloristi. E' bello avere la possibilità di vedere da dove nasce una tavola, gli schizzi preparatori, la spiegazione della scelta di certe inquadrature e dei colori usati. Quindi grazie per questi siti che suggerisci e che leggerò con cura.
RispondiEliminaNon capisco però perché parli di Denis Bajram come di un disegnatore non dotato di talento e originalità. Sull'originalità sarei pure d'accordo, ma sul talento credo che ne abbia da vendere. Certo non è uno di quei disegnatori dal tratto molto personale e geniale, su questo concordo, ma di certo non è un disegnatore scialbo o piatto. Beh punti di visto, credo!
Ah visto che ci sono, e a proposito di disegnatori che parlano del proprio lavoro, ti volevo solo informare che il post sul mio blog contenente la tua intervista è uno dei più letti e sui quali i visitatori si soffermano di più. Secondo solo alla guida alle fumetterie di Londra, ma sai com'è d'estate la gente viaggia...
Bellissimo post, Patrizia.
RispondiEliminaUniversal War One è una serie molto carina e il merito di averla portata in Italia va tutto alle edizioni 001. Anche a me piacciono i "dietro le quinte" del fumetto, dalla lavorazione dei lay-out al disegno a matita e sono sempre alla ricerca di cose belle da vedere. Per certe cose, meno male che c'è internet :)
Ciao Pagu, ignoro i motivi per cui l'intervista alla sottoscritta sia il post tra i più letti(ce ne sono diversi molto interessanti su Gotham Library), ma certo non mi dispiace nutrire un po' l'ego, che ogni tanto ci vuole (come indole vado nel verso opposto).
RispondiEliminaSapevo che la scelta degli aggettivi in questo post sarebbe potuta risultare non corretta per un lettore: ho scritto che per me Bajram non ha un "grandissimo" talento fidando automaticamente di inserirlo in un semplice "talento come tanti" - che vuol dire pur sempre apprezzarlo come disegnatore (anche se in effetti non è tra i miei preferiti).
E' che per me il grande talento è quello che svetta, si ricorda, ispira, ed è naturalmente più raro. Come Bajram in Francia ce ne sono molti - almeno questa è la mia impressione.
Ciao Luigi - sì, comunque la 001 Edizioni sta portando in Italia tante serie che altrimenti non verrebbero lette: non tutti hanno la possibilità di fare un salto in Francia (dissanguandosi in spese per la BD), o di capire la lingua.
RispondiEliminaE' vero, per questo tipo di cose Internet è una manna:)
Post molto interessante e anche utile per la scoperta di disegnatori e illustratori.
RispondiEliminaGrazie!
Ulteriore precisazione: ce ne sono "tanti del talento di Bajram" vuol dire non una qualificazione al ribasso!, quanto la costatazione che in Francia vedo tanti bravissimi disegnatori (non che non ce ne siano in Italia, ma sappiamo che c'è molto meno spazio per farsi vedere che oltralpe).
RispondiEliminaInoltre Bajram ( e non solo lui) è un bravissimo narratore, un disegnatore/sceneggiatore che fa capire quello che succede nella storia, che sa scegliere le inquadrature giuste, che sa disegnare tecnologia e scene di massa, a volo d'uccello, ecc. senza fa vedere la fatica che ci vuole per raccontare secondo i canoni di quel tipo di fumetto.
Quando ero piccolo io i francesi del Belgio erano i miei preferiti. E servivano come scusa per imparare la lingua (o era il contrario?) Tin-tin, Asterix, i Puffi (si lo so che si dovrebbero chiamare Schtroumpfs, ho dovuto cercarlo su wikipedia) e altri di cui non ricordo il nome. Poi Metal Hurlant e dintorni e Moebius, che condivide il cognome con una delle mie nonne. Mi sa che devo riprendere a leggere i fumetti.
RispondiEliminaBeh, anch'io non sono sicuro del perché il post con la tua intervista sia uno dei più letti, anche se dalle parole chiave tramite le quali i visitatori arrivano su quella pagina, tutto fa supporre che sono interessati alla professione del fumettista. Alcuni esempi sono: come diventare fumettista, professione fumettista, fumettista di professione etc... ;)
RispondiEliminaQuello che mi fa piacere, e come leggo lo fa anche a te, è che quel post sia molto letto, visto l'impegno con il quale mi ci sono dedicato e devo di certo ringraziarti per il tuo impegno e cortesia con la quale hai risposto a tutte quelle domande. Quindi uno sforzo di entrambi che però è servito a qualcosa... Non male!!! :D
Dimenticavo, per i tuoi commenti su Bajram, avevo capito cosa intendevi, e sono d'accordo con te sul fatto che il suo stile non è certo di quelli che risalta dalla massa. E di sicuro in Francia o in Italia ci sono tanti autori bravi come lui se non di più. Rimango però dell'idea che anche lui sia comunque un autore molto bravo, anche se molto tradizionale e probabilmente non così originale, come possono essere altri. Poi sai, come ti dissi tempo fa, per chi come me non è per niente bravo a disegnare, rimane sempre un mistero come alcune persone ci riescono così bene e quindi, anche se capisco le tue "critiche" al lavoro di Bajram, non posso che pensare che ci sa fare e anche parecchio.
RispondiEliminajuhan@: sì, dacci una mano, riprendi a leggere i fumetti!
RispondiEliminapagu@: eh sì, Bajram ci sa fare, senza dubbio. Certe volte anche io penso a quanto sia difficile disegnare - lo è davvero, partire da una pagina bianca e riempirla di segni che abbiano un senso, un equilibrio, una loro realtà...