Periodo in cui compro pochi fumetti, comunque ecco qualche consiglio al volo: visto in fumetteria un "100% Collezione" della Panini Comics, è una ristampa di "Gipsy" di Thierry Smolderen e del bravissimo Enrico Marini (ci sono dentro 3 albi, quindi prezzo conveniente per un'ottima lettura).
Il web comic "Davvero" scritto da Paola Barbato e realizzato da tantissimi disegnatori arriverà prossimamente alla pubblicazione su carta grazie alla Star Comics; e intanto anche Emanuele Tenderini ha dato il suo contributo!
Avvistato anche il box con tutti e 7 gli episodi dell'OAV "Freedom" - regia di Morita Shuhei ma grafica di Katsuhiro Otomo, come si può vedere anche dal trailer, qui. I singoli episodi durano 20 minuti o poco più, sappiatelo, ma secondo me vale la pena avere il box per gli appassionati del genere.
Il mio Hard Disk esterno da 500 G da 3.5 su cui effettuavo i backup di Time Machine è morto (era uno Iomega): l'alimentazione funziona, sembra vivo, ma il Mac (e anche il pc portatile) non lo vede più (ho provato di tutto, anche a cambiare il cavo usb). Lo tenevo acceso dalla mattina alla sera, qualcuno mi ha suggerito che così l'HD si consuma a stare sempre acceso; possibile, anzi certo, ma se Time Machine ha un senso è proprio nell'avere disponibili backup di poche ore prima (addirittura una come impostazione di Time Machine, che però io ho cambiato tramite il programma TimeMachineEditor portandolo a 3).
Per il mio lavoro un backup al giorno è fattibile ma rischioso, potrei perdermi il lavoro di un intero giorno se il Mac si rompesse la sera (e certi miei giorni sono molto produttivi, al contrario di altri); comunque alcuni mi dicono che attaccare e staccare continuamente l'HD esterno è sempre stressante - e insomma, che devo fare?
Per sicurezza io ho comunque un altro HD esterno portatile da 2.5 (un Western Digital) su cui effettuo un backup di tutte le cartelle del Mac una volta a settimana; a questo devo per forza affiancare un altro HD su cui avere Time Machine - e per adesso ho riciclato un Maxwell da 2.5, provvisorio (preferirei un altro WD, magari un 3.5). Poi a maggior sicurezza (e per poter eventualmente continuare il lavoro sul mio portatile Acer su cui è installata un'altra copia di Manga Studio) la sera faccio sempre dei backup del lavoro giornaliero su una chiavetta usb: mai fidarsi del tutto degli oggetti tecnologici e digitali.
Ebook: è uscita anche la versione ebook di "John Carter di Marte" di Edgar Rice Burroughs, dove vengono raccolti i primi 3 libri della saga. Il film non l'ho visto, leggo recensioni per lo più non positive. Comunque rileggendo le prime pagine di questo libro mi accorgo di come il mio passato "amore" Alan B. Akers vi si sia pesantemente ispirato, almeno nella cornice.
Una ricerca americana sembra avvalorare l'ipotesi che chi legge in digitale legga più libri in confronto ai lettori di libri cartacei - d'altronde questo l'ho constatato su me stessa. Sono dati naturalmente che vanno analizzati e soprattutto ripetuti e approfonditi, ma c'è di che riflettere.
Tranquilli, in Italia per adesso tutto si muove con la solita lentezza che ci contraddistingue - e comunque ancora una volta (lo ripeterò ogni volta che ne scriverò qui sul blog, almeno finché leggerò in giro che c'è gente che pensa davvero che l'affermarsi dell'ebook significhi la sparizione dei libri di carta): non c'è una guerra tra ebook e libri di carta, le due forme possono benissimo convivere e anzi lavorare in sinergia.
Sul tema ebook vs. carta invito a vedere il simpatico video presentato da Wired: si assisterà al confronto tra un libraio antiquario digiuno di libri digitali e un e-reader Kindle nuovo di pacca.
Ebook, autopubblicazione e autopromozione: confesso che su questo argomento sono un po' confusa e perplessa. Si può dire di tutto sui limiti dell'editoria attuale - io poi non sono un'esperta - ma passare da cure editoriali carenti od ottuse alla libertà assoluta di immettere sul mercato qualsiasi cosa (anche di infima qualità), ecco, questa mi sembra un'alternativa non molto migliore.
Con l'avvento degli ebook il pericolo è che le opere interessanti e di qualità scompaiano in un mare di libri autopubblicati e autogiudicati - o giudicati dalla cerchia ristretta di amici e conoscenti.
Il web permette di trovare poi strumenti vari di promozione per chi ha un minimo di iniziativa e di fantasia; e qui il passaparola è più veloce e virale che nel mondo fisico dove vivono i libri di carta.
Sono sicura che anche tra gli autopubblicati ci sono opere di valore (un esempio è quello di Sergio Donato, a cui ho anche prestato un mio disegno per la copertina del suo ebook di racconti "E' qui che dobbiamo stare", adesso disponibile anche sui vari store di vendita online ), ma credo siano una piccola percentuale: come scovarli?
Un esempio di autopromozione che mi ha colpito è quello di Carlo Menzinger, che dopo la pubblicazione di vari libri cartacei è passato all'autopubblicazione con l'ultimo libro "La bambina dei sogni"- sul suo sito si può trovare scaricabile gratis in molteplici formati digitali, mentre chi lo vuole avere di carta potrà acquistarlo su Lulu.
Su aNobii Menzinger è molto attivo nei vari gruppi di discussione, e come forma di promozione usa anche i messaggi privati; nel suo sito sono linkati i vari blog dove si parla dei suoi libri, è spiegato come è possibile ottenere in lettura gratis anche i suoi libri di carta, è stimolato il passaparola e il rapporto diretto con i lettori, di cui si sollecitano consigli e pareri, ecc.: un'autopromozione a 360°.
Questo è solo un esempio tra i tanti - di Menzinger non ho letto e non leggerò nulla perché non è proprio il mio genere.
Il web offre vaste possibilità di far conoscere il proprio lavoro, ed è una cosa positiva, ma non so se offre allo stesso tempo la possibilità di confrontarsi e di crescere come autori, dato che non c'è alcun vaglio, alcun passaggio di cura editoriale - sia pure per l'analisi della correttezza grammaticale e lessicale, come minimo.
Passo a tutt'altro: il buon Paolo Attivissimo ha messo a disposizione degli utenti meno esperti della rete un testo molto utile, "Facebook e Twitter - manuale di autodifesa", scaricabile gratis, o acquistabile di carta su Lulu; per gli utilizzatori di questi social network si tratta di un'utile manuale per imparare ad impostare al meglio tutti i settaggi e soprattutto capire le conseguenze dell'immettere in rete i nostri dati e i nostri pensieri.
Grazie al duo di "Easyapple" ho scoperto questo ennesimo esperimento di serie video nata online ("Lost in Google"): idea e realizzazione tutta italiana, non male, dateci un'occhiata.
Sempre grazie a "Easyapple" ho scoperto una app per iPhone/iPod/iPad che a me sembra davvero fantastica, soprattutto per il rapporto qualità/prezzo: "Figure" è la riduzione "for dummies" di software musicali che servono per comporre le basi per canzoni di genere techno/house/dub e cose simili - perdonate l'ignoranza.
Io di musica capisco poco e niente, ma come mi sto divertendo a giocare con questa app che costa solo 0,79 €! Certo, le composizioni create non si possono esportare (anche se ci sono suggerimenti per ovviare un minimo a questo limite), ma per questo prezzo non credo si possa pretendere di più (al limite potrebbero fare una versione più cara con anche questa funzione, perché no?).
Per capire un minimo come funziona questa app e cosa si può fare rimando alla visione di un paio di video su Youtube, qua, qua, e qui in una recensione più chiara e approfondita: e vai col ritmo!
Vignette tratte dal Nathan Never che ho iniziato a disegnare da poco, storia di Giovanni Eccher, seconda parte di una storia che uscirà su due albi l'anno prossimo. Le vignette provengono da due tavole diverse.
Se dici che l'hadr disk sembra funzionare e che i piatti girano, magari basta formattarlo a basso livello. Se il disco non è formattato windows non lo calcola, non te lo mostra neppure, o almeno mi succedeva così con xp. Al tempo usavo un programma tipo Acronis Disk Director per la prima formattazione. Magari per qualche ragione si è solo compromesso il file system.
RispondiEliminaPer quanto riguarda l'editoria, secondo me in questo periodo gli editori garantiscono due cose: testi corretti grammaticalmente e ben impaginati, e piattezza nei contenuti.
Nell'ambiente dei videogiochi c'è stato il boom dei sviluppatori indipendenti, programmatori e grafici che si mettono per conto proprio e sviluppano i videogiochi che vogliono, per poi distribuirli come vogliono grazie a servizi come Steam, senza dover passare per i distributori. Questo ha portato una ventata d'aria fresca al settore. Potrebbe succedere una cosa simile per l'editoria.
Gli editori, sopratutto italiani, non fanno altro che aspettare che un buon romanzo gli cada dal cielo, di fatto semplicemente leggendo quello che gli autori spediscono alla loro casa editrice. Se si imbattono in qualcosa che ritengono interessante, allora correggono il testo e lo mandano in stampa. Punto. Se vogliono continuare a lavorare, è meglio che inizino ad essere meno passivi, a cercare attivamente gli autori da pubblicare, e aiutarli a crescere e migliorare. Ora come ora, svolgono un ruolo non molto differente da una stamperia, parlando dei piccoli editori.
Non so se girano i piatti dell'Hard disk, certamente emette del rumore, quello che faceva anche poco prima di scomparire dal Mac, ed è questo il punto: non posso formattare ciò che non vedo!
EliminaInfatti anche io penso che l'editoria ufficiale sia imbolsita e poco coraggiosa, e che dall'autoproduzione possano nascere autori originali che altrimenti sarebbero stati ignorati, dopodiché il problema della facilità con cui qualsiasi aspirante scrittore di dubbio talento possa mettere in circolazione le sue opere al pari di chi invece talento ne ha rimane, ed è un bel problema; l'editing a mio parere è una funzione importante, e che sia un mestiere che si è "deteriorato" non significa che non debba esistere (in tutti i settori in cui si pubblicano delle cose su carta, per così dire - i videogiochi credo siano delle produzioni abbastanza diverse da non poter essere paragonate).
Molto belli questi primi piani. Saranno quindi albi della serie regolare vero?
RispondiEliminaE Giovanni Eccher è una new entry in NN ?
Sì, serie regolare. Giovanni forse ha già scritto qualcosa per Nathan ma non è ancora uscito.
EliminaBellissimi primi piani... c'é un equilibrio incredibile in tutto... non vedo una virgola fuori posto! In quanto all'hard disk... avete visto quanto sono aumentati? Un 2 terabyte costava 58 euro su Amazon.uk (spedizione inclusa) e ora... 200 euro?! ... pare che la situazione tornerà normale sono in estate!
RispondiEliminaEh, io non seguo l'andamento dei prezzi online, mi baso su quello che vedo alla Fnac, o a MediaWorld, o al Saturn; non ho fatto caso a questo aumento dei prezzi. Spero che non siano così alti, altrimenti mi toccherà tenermi il Maxwell per un po' :)
EliminaGrazie per tutte queste info,
RispondiEliminasono curioso di vedere "Gipsy" in fumetteria.
Ho letto che un tale ha risolto con il programma Data Recovery Wizard Pro in modalità "complete recovery".
RispondiEliminaPuò essere, probabilmente a lui l'HD si caricava sulla scrivania - il mio il Mac e anche il pc non lo vedono proprio! Cosa recupero? L'Hd invisibile? :)
EliminaLui ha scritto: "disco esterno USB morto,
Eliminanon visibile (provato su vari pc)."
"Soluzione:
1) togliere l'hd dal contenitore e collegarlo
col cavo sata direttamente alla mb di un server
2) Usare il Data Recovery Wizard Pro 5.5.1,
nella modalità "complete recovery".
Questo interessante prodotto software della Easeus ha svolto egregiamente il
suo lavoro:
il disco e' ritornato di nuovo leggibile e ho potuto copiare le cartelline
su altro hard disk.
La fase di ricostruzione dell'hd (1.82TB occupati ) e' durata circa 65
(sessantacinque) ore !"
Tratto da un newsgroup di Usenet.
"La mb di un server" non so cosa sia...E non saprei collegare il cavo Sata. Lui comunque voleva recuperare i dati, non resuscitare un hd già danneggiato. Io i dati ce li ho, salvati altrove.
RispondiElimina