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domenica 26 novembre 2017

Di giorno in giorno -3

Serie di post che comincia da qua.

Ho come l'impressione che Star Trek Generation interessi pochi (pazienza, eh), quindi mi porto nell'attualità (per modo di dire) e chiedo agli amanti del cinema cosa ne pensano della serie tv per Netflix che Spike Lee ha tratto dal suo vecchio film Lola Darling (She's Gotta Have It) - 30 anni dopo!
Ho visto i primi 10 minuti del primo episodio (e ho rivisto i primi 10 minuti del vecchio film  - anche questo recuperabile su Netflix), la serie è a colori e mantiene per adesso la stessa struttura e gli stessi personaggi, persino la sigla è molto simile a quella originale, con diverse foto che sono rimaste le stesse. Mi chiedo che senso ha Lola Darling riproposta 30 anni dopo, a meno che Spike Lee voglia parlare del fatto che c'è ancora bisogno di femminismo (ma era così nel film?, confesso che lo ricordo poco nel complesso, mi rimase più impresso il bianco e nero all'epoca).

Una serie che invece ho terminato di vedere è Mindhunter ("in parte girata da David Fincher" come scrivono su Wired), ambientata a fine anni settanta con sobrietà e stile racconta la nascita della sezione dell'FBI che ha inventato in pratica l'analisi comportamentale dei serial killer. Anche qui la questione del rapporto tra il mondo maschile e quello femminile è il fulcro della serie - da una parte il rapporto malato dei serial killer, dall'altro il modo aperto ma problematico con cui uno dei protagonisti (un bravissimo Jonathan Groff già visto in Looking) porta avanti la sua relazione con una ragazza.
La serie parte piano e ingrana lentamente, non abbandonatela; si rinuncia a ritmi frenetici, al sangue, all'enfasi, e tutto è giocato sui dialoghi, i gesti e gli sguardi.

Non dico nulla sulla giornata contro la violenza sulle donne non perché non mi interessi ma perché avrei troppe cose da dire, e non ce la faccio; posso invitare a leggere una riflessione de La giovane libraia che ne parla attraverso la recensione a un libro dove si immagina un ribaltamento del mondo, ovvero dove il potere viene gestito (con la forza) dalle donne: "Ragazze elettriche" di Naomi Alderman non l'ho letto, e non credo lo farò (mi deprimono i libri dove viene raffigurata la sopraffazione, da qualunque parte arrivi e anche se mostrata per criticarla).


Leggerò invece il secondo volume di Atlas & Axis di Pau (Tunuè) arrivato da poco, il primo volume è stato per me una sorpresa (letto non molto tempo fa).

La lettura della sera: Zerocalcare che si è fatto "fregare" dalle fake news (le vicende del liceo Virgilio).

- Continua



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