Continuo a leggere recensioni di libri invece dei libri stessi, è un paradosso dal quale vorrei uscire (come dalla sensazione di non avere tempo per fare nulla di quello che vorrei - ma lo voglio?):
- Nella perfida terra di Dio: la Puglia mistica e criminale di Omar Di Monopoli di Elvezio Sciallis
- Cécile Coulon, “La Casa delle Parole” di Francesca "Oedipa Drake"
- 'La vita segreta': il paradosso dell'umanista O'Hagan - La Balena Bianca
Segnalo che su IBS hanno inaugurato una sezione dedicata ai fumetti con novità e interviste: Storie disegnate.
I 40 anni della rivista Fumo di China: se ne parla in un video con Loris Cantarelli e Antonio Serra - Fumo di china: la critica con la testa tra le nuvole
Ho cominciato la re-visione di Star Trek The Next Generations dalla metà della terza stagione, so che le prime stagioni da tutti vengono definite noiose o brutte. Finito di vedere gli episodi fino alla settima stagione ho voluto provare a guardare l'inizio della serie, di cui non ricordavo nulla.
Ecco, ho visto i primi 5 episodi e devo dire che sono tra l'orrido e l'imbarazzante.
Per fortuna dopo aggiusteranno il tiro, ma capisco che chi si imbatte solo nelle prime stagioni potrebbe avere davvero un'opinione pessima di STNG; in questa serie di post ne sto parlando spesso perché lavorando al pc mi metto il quadratino con Netflix sulla destra e mi ascolto qualche puntata, dando un occhio veloce ai cambi di ambientazione. Per questo motivo lascio l'audio doppiato in italiano pur scegliendo sempre - se posso - la lingua originale della serie. In questo articolo di Netflix Lovers pare che le statistiche degli ascoltatori in lingua originale siano molto basse ( mi stupiscono anche le basse percentuali in Germania).
Le perle dei primi episodi di Star Trek The Next Generations: il cinghiale-Klingon di Worf |
Abiti del futuro (Star Trek The Next Generations) |
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