-


Attenzione: NON faccio scambio link e banner - grazie! Vendo tavole originali dei miei lavori bonelliani e realizzo disegni su commissione (per info p.mandanici@gmail.com)



giovedì 29 gennaio 2009

Varie - 2

Tre segnalazioni: andate a visitare il neonato blog di Lorena Canottiere, bravissima illustratrice e fumettista che qui ha iniziato a postare (in attesa forse di trovare un editore, come meriterebbe) delle strip ispirate alla sua esperienza di mamma.
Per i curiosi di sapere come disegnavano i fumettisti da piccoli (e per i fumettisti che volessero contribuire) segnalo il divertente blog "Ciucci", ancora in divenire (la maggior parte dei fumettisti partecipanti forse sono ancora poco noti ai più).
Per finire segnalo una discussione sul blog di Loredana Lipperini (giornalista che ha scritto tra le altre cose un interessante libro, "Ancora dalla parte delle bambine") che ha espresso un personale giudizio su una copertina di un fumetto - "Il massacro del Circeo", edito da BeccoGiallo.
Il giudizio della Lipperini era limitato alla copertina (che le suscitava ribrezzo), non dava giudizi di merito sull'opera (non letta perchè non ancora uscita) nè tantomeno sul mezzo fumetto (basti vedere i post che ha dedicato al fumetto, che la giornalista segue con attenzione e apprezza, al contrario di molti altri giornalisti e letterati).
Al di là dell'essere d'accordo o no sul giudizio della Lipperini è interessante seguire il dibattito che è scaturito attraverso i commenti; sono intervenuti fumettisti (tra cui Gipi, con cui concordo del tutto), critici del fumetto, lettori, molti hanno equivocato, molti esagerato, alcuni hanno sottilmente offeso. Quando si tratta della rappresentazione della violenza sulle donne, o delle rappresentazione del corpo della donna tout court, emergono sempre le differenze di sensibilità tra uomini e donne; e purtuttavia diversi uomini hanno concordato più o meno con il punto di vista della Lipperini ( e di altre donne intervenute nel dibattito). Evoluzione della sensibilità maschile sul tema? Non del tutto, a leggere dei post ancora francamente lontani dal cercare di comprendere le ragioni di chi quotidianamente si scontra non solo contro pericoli di violenza reale, ma anche contro la violenza suggerita delle immagini.
Il discorso però non si è limitato all'argomento del libro in senso stretto, ma è andato anche a finire sulla responsabilità di illustratori e fumettisti nel cercare di trasmettere nella maniera più efficace determinati messaggi.
In un altro post la Lipperini affronta il tema più generale della rappresentazione della violenza, in cui gli intervenuti più o meno riprendono il filo del post sul "Massacro del Circeo".

Aggiornamento: dopo aver scritto questo post mi è capitato di leggere un articolo di Michele Medda sullo stesso argomento dal titolo "Ho qualcosa nell'occhio": lettura consigliatissima.

2 commenti:

Attraverso i commenti io vengo a sapere solo il nome che è stato indicato dal commentatore, nient’altro. Se qualcuno vuole che io tolga i propri commenti può scrivere a p.mandanici@gmail.com e provvederò alla loro eliminazione.