Ognuno di noi ha alti e bassi nella vita, a me capita spesso ma non ne parlo mai, se non con pochissime persone (certe volte neanche con quelle). Non è mai facile spiegare perché nonostante la nostra vita non sia in rovina certe cose diventano difficili da fare, cose che facciamo spesso o tutti i giorni.
Ad esempio per me un segnale non buono è quando inizio a fare fatica a leggere fumetti e libri, o anche a guardare le serie tv (le ultime arrivate come interesse, quindi un campo più vasto da esplorare). Questi periodi poi sono più difficili da superare se le cose che vediamo o leggiamo intorno a noi (i social o in generale le cose che vedo su internet) diventano sempre più deprimenti.
Ho messo da parte diversi argomenti che avrei voluto trattare su questo blog, ma confesso che diventa sempre più difficile trovare le energie e il senso di questa attività.
Intanto faccio un punto della situazione rispetto ai social a cui sono iscritta, anche perché in ogni caso ogni tanto mi arrivano richieste di contatto o richieste di pareri in rapporto al mio lavoro di disegnatrice: ecco, ultimamente non sono in gran forma, spero che per certe cose basti la lettura di questi due post: Consigli per chi vuole fare il fumettista, e Risorse in rete per disegnatori.
Per quanto riguarda il programma di disegno digitale Clip Studio Paint (Manga Studio) rimando a questo post, oppure al gruppo su Facebook (che ho fondato anche per non dover rispondere privatamente a domande su questo programma).
Di seguito una panoramica dello stato attuale del mio rapporto con alcuni social (nel tempo naturalmente le cose potrebbero cambiare, come sempre).
Facebook
- Lo ripeto (anche se so che non serve a niente): se mandate richieste di amicizia o mi scrivete un messaggio oppure dovete avere un minimo di post pubblici per cui io possa capire chi siete. Non accetto amicizie di razzisti e omofobi (se riesco a capirlo). Se siete interessati al mio lavoro potete usare il tasto "SEGUI" che vi permetterà di seguire i miei post pubblici - che tanto sono gli unici che vedrete in ogni caso, anche se accettassi la vostra richiesta di amicizia (gli altri post sono riservati alle persone che conosco).
Grazie all'influenza ho frequentato meno anche Facebook di recente, ci sono tornata da poco e mi rendo conto che è sempre meno utile e che mi rende sempre più depressa.
Gli algoritmi premieranno sempre meno l'unica pagina che curo (Cronache dall'Ombra), e credo che ci siano meno interazioni anche da parte dei miei amici e contatti. Questo e altro mi fa pensare che ci sto perdendo tempo e basta, almeno in questo periodo.
Linkedin
- Ho sospeso temporaneamente l'account sperando mi arrivassero meno richieste di contatto.
Confesso che ho aperto l'account anni fa su consiglio di qualcuno ma senza neanche sapere bene perché; non lo so tutt'ora. Nel tempo ho cercato di seguire qualche consiglio letto qua e là per rendere la pagina aggiornata, ma davvero ancora non capisco perché dovrei entrare nella cerchia di un elettricista o un manager di non so quale azienda.
Ho diverse richieste in sospeso e non so cosa fare. Nel futuro prossimo accetterò solo richieste di contatto da parte di colleghi o persone che conosco.
Twitter
- Ultimamente ho tolto dallo stream alcuni contatti mentre ne ho aggiunti altri più che altro di giornalisti. Alcune discussioni su fatti di attualità preferisco seguirle qui, la brevità dei tweet mi aiuta a capire subito se voglio approfondire seguendo un link oppure no.
Instagram
- Su Instagram ci sto per mettere le foto del mio cane Kristal, inoltre seguo altri padroni di animali (non solo cani), qualche amico e il National Geographic: insomma, è il social che più mi rilassa e mi piace.
Youtube
- Sono iscritta a diversi canali ma anche qui di recente vedo pochi video.
Tumbrl
- Un'occhiata ce la do sempre, ma con meno interesse di prima. Nel mio Tumbrl dei disegni quando posso metto qualcosa, ma di rado.
Domanda: ma i blog funzionano ancora? Forse solo i migliori, quelli con una mission definita, secondo me.
RispondiEliminaPer Facebook sono d'accordo con te. Invece sono affezionato a Twitter (anche come troll).
Dunque trolleggi su Twitter? Lì ti seguo, eh.
RispondiEliminaMa certo, se il blog non si cura non viene seguito, oggi più che mai. Dato che lo uso un po' come posto personale un po' come luogo dove trovare cose inerenti al mio lavoro non è molto seguito, inoltre lo aggiorno a periodi, quando mi va. Inoltre la moderazione dei commenti scoraggia la gente, qui so che non c'è dialogo. D'altronde altrove il dialogo ci potrebbe essere ma con pericoli di derive, quindi alla fine mi va bene anche questo piccolo blog tranquillo.
Non dico di sapere come ti senti, ma ho seguito quasi per intiero la serie " classica " di Columbo / Colombo ( fino al 1977 ) quando ancora i ritmi e la fotografia erano anni settantissima e la voce di Peter Falk era di Giampiero Albertini e poi ho smesso colle serie tv. Subisco ogni tanto il sonoro di quelle che segue Crepascola quando sono nei paraggi del televisore del salotto che è presidiato manu militari da lei e dal nostro cucciolo a turno. Quando hai lo spleen pensa che per esempio Tex Willer era poco social nel 1948 ed oggi è ancora in giro a Nogales ed in tutte le edicole. Il primo numero del The Maxx di Sam Kieth ( Image comics 1993 -da noi un paio di anni dopo sugli ultimi numeri di Starmagazine e poi in volumi per Magic Press ndr ) si apre con un clochard travestito da supereroe che vive per strada e pensa alla serie di Cincin che è appena terminata , ma poi considera che " gli spettacoli nella sua testa sono molto migliori ". Quattro passi nel verde con il cane. La zucca che fa le "
RispondiEliminaparole crociate colle immagini " come il Candido di Sciascia. A volte basta poco. Ciao .