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Attenzione: NON faccio scambio link e banner - grazie! Vendo tavole originali dei miei lavori bonelliani e realizzo disegni su commissione (per info p.mandanici@gmail.com)



domenica 31 maggio 2015

La legge sui cookies nei blog (Cookies Law): dubbi e riflessioni


Ne ho già parlato qui, questa legge ("Individuazione delle modalità semplificate per l’informativa e l’acquisizione del consenso per l’uso dei cookie") è stata emanata l'anno scorso, ed entrerà in vigore il 3 giugno.
Magari ho perso tutta la giornata di ieri inutilmente, e fanno bene le migliaia di blogger a ignorare la notizia e a continuare a scrivere post di cucina e recensioni di film come al solito - tanto nessuno di noi ha intenzionalmente installato servizi per la profilazione degli utenti tramite cookies, no?
Blogger poi ha già provveduto a mettere un banner su ogni blog della sua piattaforma (se i vostri visitatori non lo vedono è perchè non avete attivato la sidebar - vedere foto); il banner voi che siete gestori del blog non lo vedrete, i vostri visitatori sì (potete vederlo anche voi se aprite una sessione "anonima" del vostro browser).


Come logica vorrebbe anche se fossimo inadempienti il "Garante non multa subito, dà l’avviso e comunque chiede spiegazioni a cui si può ribattere anche via PEC". Credo anche che i siti su cui si appunterebbe l'attenzione del Garante siano quelli creati apposta per attività commerciali, in cui la profilazione è necessaria (e che la legge prevede debbano notificare questa attività e anche pagare 150 € - cosa che non riguarda i blogger "comuni" come me e migliaia di altri).

Tuttavia ci sono alcune questioni che rimangono in sospeso: ad esempio, perchè Wordpress.com (la piattaforma online, quella più usata dall'utente comune) non presenta il banner informativo? Su questa piattaforma (al contrario di quella .org) non è possibile attivare o installare banner, e neanche plugin (sempre se sia giusto lasciare all'utente sprovveduto l'onere di mettere avvisi e link); se ne parla qui: Cookie Law: chiarimenti finali, e poi qui: Alla fine Matt Mullenweg (il fondatore di Wordpress.com) ha risposto (lasciando molti dubbi e la voglia di sospendere il proprio blog - almeno fino a quando non si saranno chiarite le cose).

E comunque: il Garante scrive che "Qualora il sito utilizzi solo cookie tecnici non è necessario fornire all’utente l’informativa breve, tuttavia deve essere sempre e comunque disponibile un’informativa estesa che fornisca informazioni circa l’utilizzo e le finalità dei cookie presenti sul sito."
Tutti i siti e i blog rilasciano cookie tecnici che servono per il normale funzionamento: dovremmo quindi inserire una pagina con l'informativa estesa in tutti i nostri siti ("L’informativa estesa può essere una pagina a sé stante o una sezione della privacy policy del sito.")? Tumbrl, Wordpress, ecc.?
No perchè l'informativa estesa prevederebbe:
L’informativa estesa è una pagina del tuo sito web dove riportare per filo e per segno:
gli elementi di cui all’art. 13 d.lgs 196/2003
-spiegazione completa su cosa sono i cookie e su come gestirli tramite il browser
-spiegazione di come viene prestato il consenso (scroll, tasto OK oppure X + link)
-descrizione completa dei cookie tecnici suddivisi per finalità
-descrizione dei cookie di profilazione proprietari e/o di terze parti con la loro finalità
-link ai siti delle eventuali terze parti, alla loro informativa e al modulo di consenso dato dagli stessi al gestore del sito per l’installazione dei cookie profilanti.


Eh?! Un persona comune sarebbe in grado di trovare e individuare tutti i cookies del proprio sito e poi elencarli per finalità e così via? E trovare tutti i link delle terze parti... Mi sembra una follia.

Sui bottoni social poi ho letto di tutto di più; qui ad esempio: "il sito web che utilizza i cosiddetti social plugin (quindi i pulsanti social di Facebook, Twitter, Google+ e via dicendo) che comportano l’installazione di cookie, deve indicarlo nel banner informativo" (trovate queste e altre precisazioni in questo articolo: "Normativa: Cookie Law, sciogliamo tutti i dubbi").

Insomma, io ci ho capito poco sulle cose effettive che bisognerebbe fare, ma noto che anche i più informati fanno riferimento ad altri chiarimenti attesi dal Garante, e che anche tra loro hanno interpretazioni diverse sugli stessi punti.
Io per parte mia ho già perso troppo tempo e sono stufa: chiuderò momentaneamente i blog che uso meno, non ho voglia di mettere avvisi e testi che non sono neanche sicura vadano bene.
Spero che nei prossimi giorni si capisca qualcosa di più di questa legge che avrebbe dovuto essere spiegata meglio - specialmente a chi non mastica di web e informatica.

sabato 30 maggio 2015

Avete un blog? Occhio alla nuova legge sui cookies (che sarà attiva dal 3 giugno)


La legge di cui parlo prevede degli obblighi di informazione ai visitatori del nostro blog tramite banner, pop up e anche link ; queste informazioni riguardano i cookies che praticamente tutti i siti rilasciano, una volta che li visitiamo, e che servono per la maggior parte al funzionamento degli stessi siti, e alla "profilazione" dei visitatori in diversi gradi di precisione. [Qui proseguo il discorso: "La legge sui cookies nei blog (Cookies Law): dubbi e riflessioni"]

[EDIT]: pare che ci siano precisazioni da parte delle autorità che semplificano quello che ho scritto più avanti. Leggete questo articolo (anche se mi dà della "terrorista", praticamente):
Aggiornamento 4.0 sulla Cookie Law: Il Garante e le sue ultime specifiche.
 Noi adesso visitando un sito (ogni sito) dobbiamo avere la possibilità di esserne informati, ed eventualmente di rifiutare di essere profilati.
La legge risale all'anno scorso, dava un anno di tempo per adeguarsi, probabilmente tutti avranno pensato che riguardasse i siti più complessi, di vendita, o quelli che fanno soldi attraverso le visite, non lo so; fatto sta che non se ne è parlato molto in giro, e io solo adesso mi sono resa conto di questo problema, anche perchè le multe sono esageratamente salate per chi non si mette in regola con la legge.
Inizio col dire che chi ha blog sulla piattaforma di Google - Blogger - e  non ha inserito nel proprio blog dei codici o dei servizi particolari (tipo AdSense, o altro) dovrebbe essere a posto: i nuovi visitatori vedranno in alto un banner con un link a una pagina dove Google spiega la sua policy sui cookies.
Su Wordpress però ho un sito che non mi sembra proponga alcun banner, a tramite un sito che monitora i cookies (http://webcookies.org/ho visto che qualcosa c'è (vedi foto): cosa dovrei fare?
Idem per Tumbrl (vedere foto); persino Pinterest presenta dei "persistent cookies", ma su quello c'è ben poco da fare, non si può cambiare il template (credo).


Inoltre nei vari post che parlano di questo argomento (che linkerò) e nei relativi commenti non si riesce a capire bene se anche i pulsanti di condivisione social rientrino nella categoria di "cookies tecnici" per cui basterebbe il bannerino in alto di Blogger (ad esempio), e forse neanche i video embed di Youtube.
E poi: i "Persistent cookies" delle foto sono assimilabili ai "cookies profilanti"? In questi casi bisognerebbe inserire pagine e link e testi che mi pare follia che dei semplici blogger "della domenica" possano capire come fare (compresa me). Oltretutto mi sembra che rimangano ancora dei punti oscuri persino per chi di queste cose mastica un po' (leggo in rete pareri diversi).
Se entro il 3 giugno non sarò riuscita a capire bene lo stato dei vari blog sarà costretta a sospenderli momentaneamente in attesa di chiarimenti (tranne questo su Blogger).

 Per dare un'idea della complessità della cosa vi linko di seguito vari post - e leggete anche i commenti:
Infine il servizio che vari post citano, che dovrebbe aiutare a capire cosa fare in questi casi: Iubenda

mercoledì 27 maggio 2015

Al lavoro sul nuovo albo di Nathan Never


Dopo le prove e gli esperimenti su carta ho finalmente iniziato a disegnare la nuova storia di Nathan Never che è scritta da Alessandro Russo - i suoi ultimi lavori li trovate su Agenzia Alfa n. 32  e n. 31.

Sulla storia non posso dire molto tranne che presenta Nathan come assoluto protagonista e che ci saranno anche delle atmosfere un po' horror. Per me è la prima volta che affronto una storia del genere e mi intriga molto disegnare qualcosa di nuovo.
Il ritorno alla carta non significa che rinuncerò del tutto al digitale, anche perchè la consegna delle tavole dovrà essere effettuata sempre tramite file, quindi avrò il tempo di fare le correzioni (spero minime) e di aggiungere dei retini (molto pochi).

Nonostante abbia delle indicazioni chiare sulla procedura da adottare per la scansione delle tavole (1200 dpi in bianco e nero, formato Tiff e soglia 105) devo ancora verificare che questo renda al meglio il mio segno su carta, e che riesca a cancellare ogni traccia del cyan della matita.
La tavola per adesso nasce così: matita realizzata in digitale in Manga Studio 5 (Clip Studio Paint EX), stampata in cyan in formato poco più piccolo dell'A3 (in modo che non abbia problemi di vista nel disegnare anche i particolari) su Fabriano 4 liscio da 220g (tagliato per l'A3).
Poi appunto scansione come indicato sopra, ma so che alcuni disegnatori scelgono la scala di grigi e aggiustano tutto con Photoshop, poi convertono in bianco e nero: devo ancora provare e verificare.

Il ritorno al lavoro su carta mi sta piacendo molto, ma mi pone anche qualche problemino: uno dei Fude pen che avevo comprato (quello con la ricarica) ha già perso la punta, e ne devo prendere un altro (che spero duri di più). Quando faccio qualche sbaglio non ho voglia di mettere le pecette, un po' le odio, confesso; ho provato ad usare l'acrilico bianco ma è scarsamente coprente. In alcuni casi ho usato il correttore, ma non posso andare di fino come col pennello. Potrei anche fregarmene e correggere tutto in Manga Studio, ma non escludo un giorno di poter vendere le tavole e vorrei che non ci fossero errori vistosi.
Di bello c'è che non devo preoccuparmi di salvare ed effettuare i vari backup! E stare meno davanti al pc mi affatica meno gli occhi, cosa fondamentale (soffro molto di congiuntiviti e in generale di stanchezza agli occhi).

Per finire qualche consiglio di lettura:

sabato 23 maggio 2015

Cose varie, a caso (più un disegnino)



Sto continuando a disegnare con felicità, la gastrite va meglio, lo schermo nero non si è più
presentato - insomma, incrociando le dita sembra un buon momento per me, da sfruttare a fondo.
Il disegno qui presente l'ho intitolato "Space cowboy", con annesso "Space dog" - disegnato anche questo su carta con i Fude pen. Altri disegni su carta li potete trovare sul mio Tumbrl "Fumetti senza fine", che pare essere a oggi il mio blog più seguito - nel senso che ci sono più di 400 iscritti, a fronte dei 280 di Google o dei 380 di Twitter.

A proposito del mio iMac e del problema "schermo nero" ci sono stati sviluppi dopo il post scritto il 6 maggio: con o senza collegamento al monitor esterno il problema si è ripresentato (a dire il vero una mattina che era seguita a una nottata intera in "Stop", cosa che non succede mai).
Grazie a un amico ho potuto parlare al telefono con un tecnico di pc che mi ha consigliato prima di staccare la spina dell'alimentazione per qualche secondo, poi eventualmente di utilizzare questa procedura: riavviare il Mac e prima del primo "bong" tenere premuti i tasti Cmd+Alt+p+r fino ad ascoltare altri 2/3 bong (ovvero riavvii forzati); io l'ho fatto finché ho visto che il Mac comunque si stava caricando.
Al termine ho notato che era stato azzerato il settaggio della luminosità, prima al 50% e poi tornato al 100% di default (credo); da allora non ho più avuto episodi di schermo nero (è passata quasi una settimana).

Notizie trovate oggi su Lo Spazio Bianco: la nuova serie targata Bonelli rivolta ai giovani a cura di Roberto Recchioni ("Arriva “4 Hoods”, nuova serie Sergio Bonelli per il 2016"), e il trailer di "Phantom Boy", film d'animazione francese che presenta uno stile davvero interessante.

Per gli appassionati di Games of Thrones: non sono un'appassionata dei Coldplay, tutt'altro, ma apprezzo lo sforzo per produrre questo video.

Link vari: 14 parole assurde ed intraducibili, meravigliosamente illustrate
                Cosa succede al cervello degli astronauti?
                Map of Life, la biodiversità in tasca

mercoledì 20 maggio 2015

Varie -78


Periodo di lavoro intenso, studi, prove su carta e prove di scansione: ultimamente non sono molto
presente sui miei blog, ma va bene così.
Intanto ho accumulato un po' di notizie che spero possano interessare:


lunedì 11 maggio 2015

Nuovo lavoro e ritorno alla carta?


Dopo la fine del lavoro su Nathan uscito nel mese  di marzo ("Nathan contro Legs") sono tornata a lavorare su una storia che avevo lasciato a metà anni prima.
Da qualche giorno ho finito anche questa storia (90 tavole in tutto scritte da Mirko Perniola e in uscita su un Agenzia Alfa in autunno), e adesso mi sto preparando alla prossima storia di Nathan - ho già la sceneggiatura e la documentazione.
Per diversi motivi vorrei provare a tornare all'inchiostrazione su carta, ma prima devo vedere come va la mia vista, e soprattutto sapere quali strumenti usare per l'inchiostrazione: le ultime volte che ho lavorato su carta non ne ero molto soddisfatta.

Prima di iniziare a inchiostrare in digitale (con il programma Manga Studio) usavo un pennello ricaricabile della Pentel, il Pocket Brush, e dei pennarelli graduati Staedtler (e anche Pigma). Il Pocket Brush mi piaceva molto usarlo, ma non riuscivo per molto tempo a mantenere un segno sottile - vuoi per mia insensibilità, forse vuoi perchè col tempo la punta perdeva la sua "compostezza" e l'afflusso di inchiostro diventava maggiore.
Lavoravo su un foglio A3 e la gabbia della mia tavola era di 25,5 cm X 36; nonostante questo con i primi problemi di vista (presbiopia) anche con gli occhiali faticavo molto a disegnare i particolari delle vignette (problema che con l'inchiostrazione digitale scompare).

Se ritornassi su carta potrei provare ad ingrandire un poco la tavola, mantenendola sempre all'interno di un A3, ma soprattutto potrei realizzare le matite in digitale, in Manga Studio (Clip Studio Paint), e sfruttare comodi strumenti come i rulers prospettici, e la trasformazione delle selezioni (per correggere le sproporzioni, eventualità che a me capita più spesso del solito perchè lavoro su un tavolo non molto inclinato).
Pensavo che sarei dovuta andare in una copisteria per farmi stampare le matite in cyan su carta con grammatura  di 200 gr. minimo, ma il disegnatore Paolo Martinello mi ha consigliato di usare lo stesso la stampante "casalinga" - e infatti a quanto pare funziona (sono riuscita a stampare su un Fabriano4 da 220 gr.).L'altro giorno sono andata a fare un giro in negozi di Belle Arti e ho trovato un paio di pennelli simili al Pocket Brush ma con la punta leggermente più fine: Sono entrambi dei Fude Pen, uno ricaricabile (XFP5F), l'altro no (XGF35).

Ho iniziato a disegnare soggetti vari, per fare delle prove di inchiostrazione, e mi sono divertita così tanto che l'idea di tornare su carta mi attira sempre di più.

Qui potete vedere un paio di disegni di prova realizzati quasi interamente con i Fude Pen (e un pochino anche con il Pocket Brush): i pennarelli quasi non li ho toccati.
Realizzare le matite in digitale mi eviterà cose come, ad esempio, dover allungare un po' le gambe di Legs (su Facebook c'è la versione originale, non finita) oppure allargare le spalle di Nathan (come ho fatto un pochino qui).

mercoledì 6 maggio 2015

Il misterioso "schermo nero" del Mac


Sono passati già 5 anni da quando scrivevo questo post dove annunciavo l'acquisto di un iMac da 21 pollici (con su Snow Leopard). Praticamente non ho mai avuto problemi con questo computer - nessun crash, nessuna visita in assistenza, in 5 anni ho solo aggiunto  8 Giga di RAM oltre ai 4  in dotazione. Sto lavorando da tempo con il programma Manga Studio, fino all'ultima versione, la 5 (Clip Studio Paint EX) e nessun problema.
Quando arriva il caldo prendo la precauzione di rinfrescarlo un po' con un ventilatore. Questo iMac l'ho usato davvero tanto, sta acceso quasi tutto il giorno - insomma, non posso lamentarmi.

A gennaio di quest'anno ho iniziato a sperimentare lo "schermo nero", ovvero lo spegnimento del monitor mentre il computer continuava ad essere acceso e funzionante. Ben presto ho capito che mettendo il Mac in stop tramite il tasto posteriore e poi dopo poco riattivandolo (magari col mouse) lo schermo si riaccendeva.
Gli episodi non erano frequenti ma quando hanno iniziato a presentarsi due tre volte al giorno (e in aumento di frequenza col passar del tempo) ho chiesto aiuto ai miei amici su Facebook.

Naturalmente il pensiero va a possibili rotture della scheda logica, della scheda video, del monitor, dell'alimentazione; un amico però mi ha suggerito di iniziare a staccare le prese usb, specialmente l'hub che avevo e su cui convergevano 3 prese usb.
Ho cominciato togliendo tutto e lasciando attaccata solo la tavoletta grafica; nell'occasione sono tornata a usare il Magic Mouse mettendogli delle batterie ricaricabili e sfruttando così il bluetooth. Come tastiera ho sempre usato quella bluetooth in dotazione.
Ho smesso di lasciare attaccato il disco esterno con Time Machine, così come le prese delle stampanti; attacco altre prese usb solo in caso di bisogno e poi le stacco.
Questa drastica riduzione dell'uso delle prese usb ha funzionato: non ho più avuto episodi di "schermo nero" fino al 29 aprile scorso.

Il ritorno dello schermo nero

Perchè il ritorno dello schermo nero? L'altra volta dunque non era la "gestione dell'energia" degli attacchi usb? Oppure sì e questa volta il problema era un altro?
Le ricerche sui forum di tecnologia in italiano non davano risultati univoci, c'era chi aveva cambiato la scheda video, chi aveva aggiornato il sistema operativo, chi aveva dei connettori usurati.
Lasciare il computer in assistenza non mi piaceva molto, non ho un negozio di fiducia: e se il problema era una cretinata e invece mi facevano cambiare la scheda logica?
Un altro suggerimento che ho seguito è stato quello di collegare un monitor esterno; ho comprato un  cavo adattatore MiniDisplay Port-VGA, ho collegato il monitor e clonato quello del Mac, quindi ho aspettato lo schermo nero: in effetti sul monitor esterno continuava ad apparire la scrivania del Mac.
All'inizio ho continuato a lavorare sullo schermo Samsung che avevo collegato, solo che la risoluzione di quest'ultimo è minore di quello del Mac (1920x1080 contro 1680x1050); per quanto abbia cercato di regolarlo al meglio quello che vedevo sul Samsung era di qualità inferiore, meno definito.
Sono ormai 6 giorni che ho collegato il monitor Samsung al Mac; all'inizio ho avuto un paio di episodi di schermo nero, ma ormai sono 3 giorni che il problema non si presenta. Da due giorni sono tornata a lavorare sul Mac ma ho mantenuto il collegamento con l'altro monitor, tenendolo spento però. Ho disattivato la duplicazione perchè altrimenti avrei avuto la risoluzione del Samsung, ma nelle preferenze risultano i due monitor di cui ho settato il Mac come quello principale.
L'unico fastidio è che ogni volta che accendo il Mac e vado a lavorare in Manga Studio vengono dimenticate le impostazioni della tavoletta grafica che non sa che lo schermo principale è il Mac - quindi non riesce a lavorare sull'intera superficie; devo ogni volta entrare nelle preferenze della Wacom e settare su "Monitor 1".

Il mistero permane, non so se il fatto che ci sia un collegamento con un monitor esterno abbia un senso (monitor che tengo spento). Mi sono stati suggeriti dei link a discussioni in inglese sullo "schermo nero" molto interessanti, ma nessuno mi sembra ha adottato una soluzione simile alla mia: in compenso ce ne sono decine e decine di diverse ("iMac screen goes black, but system runs fine in background", "Why is my display blacking out?").
Qualcuno ha risolto con il reset della PRAM (mai fatto), uno addirittura diminuendo la luminosità del monitor, altri alzandola (io in effetti l'ho abbassata al 50%: quando ho tentato di abbassarla di un'altra tacca ho notato un lieve sfarfallio, quindi l'ho rimessa al 50% - un possibile indizio?).
Un altro ha disattivato l'opzione che col movimento del mouse o il tocco della tastiera bluetooth il Mac rinvenga dallo stop. Altri hanno aperto il Mac (beati loro che sanno farlo, non è facile sul mio modello) e notato dei collegamenti ossidati; qualcuno ha aggiornato il sistema operativo e sembra aver risolto (dovrei farlo anche io, da tempo penso di passare a Mountain Lion, che mi dicono più stabile e sicuro dei successivi); altri ancora avevano un problema di surriscaldamento e hanno risolto facendo abbassare in qualche modo la temperatura; diversi hanno sperimentato i fallimenti dell'assistenza Apple - e così via.

Non sono sicura che il problema sia risolto, anzi. Terrò collegato il monitor esterno un altro po', poi comincerò a staccare il cavo e vedere come va.