Su "aNobii" - il sito dove ho messo su la mia libreria virtuale - i libri possono essere catalogati in molti modi, e si può scegliere quel è il loro status in quel momento: "non iniziato", "in lettura", "finito", "non finito", e poi "abbandonato".
Di "abbandonati" una volta ne avrei avuti pochissimi, per me il libro andava letto fino alla fine anche se brutto: beata gioventù! Con l'età ho imparato ad ottimizzare lo scarso tempo disponibile per la lettura, quindi se un libro palesemente disattende le mie aspettative non mi faccio più molto scrupolo di abbandonarlo: ne ho decine e decine da leggere, molti dei quali interessantissimi (spero).
Pochi giorni fa ho iniziato a leggere "La fine dell'Eternità" di Isaac Asimov, libro che avevo comprato l'anno scorso dopo aver letto dei pareri molto entusiasti su uno dei gruppi di discussione su aNobii ai quali sono iscritta (il thread era "Qual è il più bel libro di fantascienza di sempre").
Cliccando sull'immagine si andrà alla pagina del libro su "aNobii".
Di Asimov ho letto diversi libri, come si noterà dall'elenco di questi nella mia "libreria"; quelli del ciclo di "Lucky Starr" sono molto leggeri ma anche molto divertenti ed avventurosi, quelli del "ciclo dei robots" presentano delle riflessioni interessanti sulla nostra umanità, e hanno hanno una discreta trama gialla. Mi manca il ciclo della Fondazione (confesso, avevo provato a leggere il primo del ciclo, l'avevo trovato noioso: anche qui un abbandono!). Tra i "fuori ciclo" mi piacerebbe rileggere "Neanche gli dei" - letto tantissimi anni fa - che mi era parso bellissimo.
Insomma, tutto ciò per dire che anche se non posso ritenermi una fan sfegatata di Asimov tuttavia mi sembra di apprezzarlo abbastanza da non avere pregiudizi contro questo autore.
"La fine dell'Eternità" tratta di viaggi temporali, ma non solo. Per la trama di questo libro rimando ai commenti sulla pagina di "aNobii", che quella su Wikipedia rovina la lettura per gli ignari che vogliano comprare il libro. Il protagonista è un "tecnico" dell'organizzazione che gestisce viaggi nel tempo e piccole correzioni nello stesso lungo secoli e secoli e millenni nel passato e nel futuro. Una storia d'amore si inserirà come elemento perturbante, a quanto ho capito, nella vita altrimenti abbastanza tranquilla del tecnico - perturbazione le cui consequenze avranno ricadute importanti nel continuum spazio-temporale.
Orbene, iniziando a leggere il racconto ero giunta a un punto in cui mi sembrava di capire che non fossi molto coinvolta dalla lettura; forse lo stile, forse la trama, non saprei dire. Poi qualcosa mi ha fatto decidere definitivamente di abbandonare questo libro al suo destino di regalo o di rivendita: sembrerà forse poca cosa ai più, e lo capisco dal fatto che non ho ancora incontrato nessun lettore che l'abbia perlomeno accennato, ma la questione dell'immaginare un futuro dell'umanità che fa progressi incredibili in ogni campo - magari con ricadute e regressioni - ma in cui l'immagine della donna rimane quellla degli anni cinquanta in cui fu composto il libro, insomma, questa cosa qui mi ha grandemente infastidito.
Dagli accenni che fa Asimov nel descrivere i secoli a venire la donna è sempre subordinata dal punto di vista sociale: non a caso nell'organizzazione degli "Eterni" non ve n'è traccia. Questo mi ha deluso tenendo conto del fatto che Asimov dimostra una bella immaginazione nel creare mondi futuri, future tecnologie e sociologie: possibile che neanche come desiderio lontano la figura femminile sia considerata come pari all'uomo?
Detto ciò il libro non l'avrei abbandonato per irritazione "ideologica" se la scrittura mi avesse coinvolto e interessato; ma di tempo ahimè ne ho sempre meno, come già detto. Adesso devo decidere quel è la prossima lettura (oltre a quelle parallele già attive): compito arduo, troppi libri tra i quali scegliere...
AGGIORNAMENTO: se si va alla mia pagina di "aNobii" dove è presente il commento al libro di Asimov si potranno leggere dei commenti al mio commento ("lascia la tua opinione") dove si evince che avrei fatto meglio a finire il libro, prima di accusare questo libro (non Asimov tutto) di maschilismo.
Mi ha ingannato il fatto che Asimov all'inizio non descriva in che senso avvengano le manipolazioni temporali da parte degli Eterni; pare che il protagonista sia in lotta con la sua stessa organizzazione responsabile dell'arretratezza delle società umane nei secoli (almeno dal lato sociale, incluso il maschilismo).
Mi fido e faccio ammenda, lascio in linea questo post dalle conclusioni sballate (credo) a dimostrazione di come forse io debba abbandonare quasi del tutto il tentativo di leggere in maniera rilassata le opere di narrativa; le trovo spesso deludenti, mi irritano facilmente, non ho la pazienza di entrarci dentro (non più, da vecchia ed avida lettrice di tomoni come i classici russi, ad esempio).
Riproverò a finire il libro in questione? Certo che sì, per curiosità almeno, ma non adesso!
Premessa doverosa: non ho letto il libro.
RispondiEliminaMa ho una certa età (+/- quella della TV da noi) e di Asimov ho letto parecchio. Nei racconti vecchi ci sono tutti i pregiudizi dell'epoca in cui sono stati scritti, non solo il maschilismo ma la divisione buoni/cattivi della guerra fredda e la visione orwelliana del mondo dominato dai computer (che allora si chiamavano "cervelli elettronici", almeno da noi).
Questo per dire che le previsioni sono sempre difficili, quando riguardano il futuro, il nostro è un autore enciclopedico, prolifico, divertente il più delle volte ma, insomma, non l'Autore.
Sì, hai ragione, e comunque le persone che su aNobii mi hanno parlato del libro mi hanno fatto venire la voglia comunque di leggerlo, dato che in questo caso ho avuto un'opinione del tutto sbagliata.
RispondiEliminaAspetterò un po' comunque...
Ciao Patrizia! Piombo qui per la prima volta e vedo tante segnalazioni interessanti, tra cui Pluto, che devo assolutamente comprare. Questo libro lo lessi molti anni fa, come quasi tutta la produzione asimoviana.
RispondiEliminaNon mi è rimasto molto del contenuto, a distanza di anni, solo alcuni flash tipo il raffronto "secoli della materia" vs. "secoli dell'energia" e la titubanza con cui i viaggiatori del tempo avvezzi a posare i piedi su pavimenti solidi si apprestavano a calpestare superfici invisibili costituite da puro campo energetico... mah, scherzi della memoria! Ne approfitto per farti i complimenti per il lavoro e per il blog. Ciao!
Ciao Roberto, grazie per i tuoi ricordi random del libro - prima o poi lo porterò a termine e vedremo cosa potrò dirne io!
RispondiEliminaApprofitto per i due lettori che dovessero leggere queste righe di passare a visitare il tuo blog (lo metto anche nel blogroll) http://robertozaghi.blogspot.com/, perchè ci sono un sacco di tavole, schizzi, illustrazioni di un bravissimo disegnatore che ho notato subito dal suo esordio in Bonelli, per bravura e versatilità.