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Davvero bello il disegno. Stai appuntendo il lavoro di Ramon Bachs ? Siamo dalle parti del Kieron Dwyer ( Captain America negli eighties, oggi horror comics x le indies ) che nelle bio è citato perchè sua mamma ha sposato John Byrne. Brava.
RispondiEliminaNon prenderla x una captatio benevolentiae, ma il Loi SBEllcio di Bilotta/ AAVV mi interessa meno del tuo Art Rage che noto recupera in parte lo Antonio Gades che doveva prestare il muso a Dyd prima di Everett e lo rende quasi un Hyde come potrebbe farlo il Depardieu dei seventies. Mi piace molto il concept della Gigapixel come trust di coscienze sopravvissute allo armageddon portato dai Dontrumps -superbatteri annichiliti infine dalla atarassia- che si perde nel vuoto cosmico e si annoia a tal punto dal creare un avatar colla intentzione di farne il sommo Keyboard Editor, sorta di riscrittore della realtà, fino a che questi non si ribella. Art è consevole di aver da perdere solo le catene. Comprese le catene della colpa per aver infine annientato la Gigacosa che in fondo era mamma e papà. Risolverà la sua psicosi, negando il motivo scatenante - non lo facciamo tutti ? - e girando nel blu dipinto di blu con un cagnolino che chiamerà doctor Angus e che non esiste se non come proiezione della sua avversione x la solitudine. Nella prima miniserie, Angus sniffa la usma della tomba del primo imperatore ovvero il momento ics che ha scelto di essere l'incidente del big bang. Mirabilia. Mi rendo conto che con Ut la SBE sta testando un nuovo pubblico le cui coordinate sono a est di Carlo Ambrosini e a ovest di Paperino, ma questa roba è decisamente lontana dalle rotte mainstream. Contatemi tra i lettori. Ora e sempre. E se Art Rage funziona, contaminate il suo mood con quello di Cico. Ciao.
Meno male che ci sei tu che conosci la storia del fumetto, io confesso non conosco i disegnatori citati, ho fatto il disegno di getto solo per provare un pencil di artrage 🙂
RispondiEliminaHo "giocato" parecchio con artrage anni fa. Mi sembra un buon software a prezzo contenuto dedicato soprattutto a chi vuole fare rapidi sketch. In realtà se lavori su risoluzioni ampie, ricordo che fatica un po'. Comunque la cosa più interessante è il "tracing", con i pennelli che dipingono riconoscendo in automatico il colore della foto che inserisci come sfondo.
RispondiEliminaP.S.: Io finalmente mi sono messo da poco su MangaStudio (come si deve, intendo). Software davvero davvero interessante. Mi sono andato a guardare un paio di tuoi tutorial. E a breve mostrerò i primi risultati :)
Visto, visto, secondo me ti ci trovi bene :)
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