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venerdì 4 febbraio 2011

Corre il tempo…

No, non sono in ritardo con la scadenza del mio Universo Alfa (anche se ho perso per strada tutto il vantaggio che avevo, ahimè). In questi giorni riordinando degli scaffali ho trovato una scatola dimenticata in cui c’era il mio vecchio walkman (ne ho parlato qui); pensavo di averlo buttato, invece l’avevo messo da parte, chissà perché. La radio funziona, ma è impossibile ascoltare le musicassette: ne esce fuori un suono lamentoso e costante. Come si vede nelle foto quella scatola non certo sottile poteva essere appesa a una cintura, al nostro fianco, e con l’immancabile cuffietta ci teneva compagnia con la musica del tempo – credo che questi oggetti quasi di archeologia industriale siano scomparsi intorno alla metà anni novanta, o sbaglio?
Nel post citato sopra menzionavo il periodo in cui l’avevo intensamente usato: 1991/2 all’inizio del mio trasferimento a Milano, quando vagavo per la città in cerca di casa, lavoro e amici. E’ su questo walkman che ho consumato “Nevermind” dei Nirvana, che all’epoca sembrava tenermi compagnia così efficacemente…

Walkman1Walkman2Walkman3
Per i più giovani che certamente non hanno mai visto l’oggetto in questione: il walkman era l’equivalente dei lettori mp3, solo che ci si doveva infilare dentro una musicassetta, originale o registrata in casa (a ben pensarci la “pirateria” c’è sempre stata, no?), con finalmente per la prima volta nella storia, credo, la possibilità di creare delle proprie playlist, dei propri originali percorsi musicali utilizzando prima i dischi in vinile, poi i cd. Il lavoro di registrazione comportava una certa perdita di tempo, attenzione costante a bloccare le registrazioni alla fine delle canzoni.
Be’, come dicevo, ormai è archeologia. Nel tempo presente ogni gadget tecnologico ha breve vita, e bene lo esemplifica questo simpatico video che ho scoperto grazie a “Distanti saluti”. Tempo fa l’ho “twittato” e segnalato sui miei altri social network, ma  chi segue solo il blog magari non l’ha ancora visto.



Adesso però devo decidere cosa fare del mio vecchio walkman: buttarlo o tenerlo come reliquia di un tempo passato?

10 commenti:

  1. Io per fortuna ho cambiato casa diverse volte, con l'ovvia conseguenza di aver perso un sacco di ricordi. Purtroppo ho smarrito cose che adesso mi piacerebbe avere. Soprattutto, ma non solo, manuali giudicati "vecchi" allora. Tenerlo? dai non occupa tanto spazio :-D

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  2. Oddio, non era poi così tanto tempo fa, dai! Dubito siano molte le persone che possano dire di non avere ancora audiocassette, come videocassette, per casa. Una tecnologia morta, ma non ancora dimenticata.
    La pirateria c'era, ma non era certo facile come oggi. E meno male che è facile, altrimenti musica film e videogiochi sarebbero già diventati un lusso per pochi fortunati!
    ***
    Sinceramente mi viene da rabbrividire anche solo a pensare a quindici anni fa, quando la rete era roba da geek. Quel poco che so, e quel poco di positivo che faccio, è solo merito della rete. Senza, sarei ancora più disturbato di quello che sono XD

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  3. Non era tanto tempo fa per chi ha più di 20/25 anni - per questi ultimi invece quelle cose lì sono o sconosciute o misteriose, ci scommetto che tanta gente le musicassette e tecnologia annessa le ha conservate e stipate in scatoloni, in soffitta, o chissà dove.
    Vedi anche tu che con il tempo la tecnologia si evolve in maniera così veloce che "15 anni" sembrano un secolo!

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  4. Io ho 25 anni e ne avevo uno, usato e regalatomi da un amico dei miei genitori, con il quale ascoltavo le canzoni di Cristina Davena. Sono spariti intorno al 1995 sostituiti dai lettori cd portatili, ricordo che passavo a comunione ed era il regalo più gettonato. Comunque quelli della mia età si sono ritrovati nello sparti acque che divide l'epoca della tecnologia di pochi da quella della tecnologia di consumo... In casa mia ricordo che il Pc c'è sempre stato, ma solo perché mio padre era un appassionato e i miei amici mi chiedevano a che serviva avere un computer in casa, una cosa del genere fa piuttosto ridere oggi che il Pc è diventato una presenza fissa quasi quanto la Tv :) come ricordo che nel 1992 (credo, ero piccolina) mio padre mi portò a vedere Internet, in pratica andammo in uno studio dove un ragazzo mi spiegò che con Internet potevo connettermi con ogni parte del mondo :) ovviamente non ne capì l'importanza, ma dopo mi sono rifatta.

    Per quanto riguarda se tenere il walkman o no,Io al tuo posto non riuscirei a buttarlo, sono per l'accumulo selvaggio (e non è bello), magari però valuta se i ricordi che ti suscita sono più positivi che negativi e se ti va di tenere in casa qualcosa che inevitabilmente ti riporta alla mente i primi anni novanta, i nirvana, e il tuo sta to' d'animo dell'epoca.

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  5. Beh... le cassette ci sono ancora... quindi puoi convertire i tuoi cd in musicassette e via!

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  6. Il video è davvero grandioso, Patrizia. Bellissimo. Ho riso come un cretino :)

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  7. Ciao Patrizia.
    Stessa cosa è capitata a me (la radio funge sempre ma la riproduzione è lamentosa) con la differenza che io so bene dove ho conservato ben tre di questi "residuati bellici" e ogni tanto...me li rimiro (^_^).
    Resto un patito dell'analogico (ho casa ricolma di vhs e cassette audio originali e...non!)pur essendo passato al digitale (più che altro proprio per il deterioramento della qualità di riproduzione audio).
    Tra l'altro, in contrasto con la tua esperienza, l'ascolto degli albums su cassetta mi ha "educato" a fruire di un lavoro sempre nella sua interezza e nella sua sequenza ordinata (insomma, a parte i soliti casi degli albums ciofeca con due singoli buoni su dieci/dodici tracce).
    Piccola nota tecnica: hai provato a smanettare sulle viti che trattengono la testina-audio del lettore? Io, finchè ho potuto, ho risolto così i cali di qualità della riproduzione.

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  8. Elisa@: grazie per il tuo racconto, e anche per avermi fatto riflettere che sì, i ricordi che mi legano a quel walkman sono più belli che brutti, e poi come suggeritomi non occupa tanto spazio.

    P. Alexis@: eh eh, spiritosone!

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  9. Luigi@: perdo tempo sul web ma spesso trovo cose divertenti o/e interessanti:)

    Federico@: hai ragione, le playlist spesso distruggono il concetto unitario di album, è una cosa a cui pensare (e leggevo considerazioni simili da qualche parte recentemente, non ricordo più dove).
    Io comunque ero troppo pigra per fare le compilation con le musicassette, il 90% di quelle che avevo (che ho) sono album interi (mi riferivo più all'esperienza di amici maniaci delle compilation, più che alla mia).
    Non ho provato a intervenire col cacciavite sul walkman, proverò, ma solo per curiosità, non penso davvero che tornerò a usarlo!

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Attraverso i commenti io vengo a sapere solo il nome che è stato indicato dal commentatore, nient’altro. Se qualcuno vuole che io tolga i propri commenti può scrivere a p.mandanici@gmail.com e provvederò alla loro eliminazione.