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Attenzione: NON faccio scambio link e banner - grazie! Vendo tavole originali dei miei lavori bonelliani e realizzo disegni su commissione (per info p.mandanici@gmail.com)



martedì 22 febbraio 2011

Ripubblicazione di video con musica

Un po' di tempo fa ho realizzato un video mentre inchiostro una vignetta con Manga Studio (qui il post dove spiego l'iter della realizzazione).
A metà tra tutorial e speed painting il video raggiungeva quasi i 5 minuti di lunghezza, ma da metà in poi non raccontavo più niente e il silenzio accompagnava lo svolgersi del disegno. Un commentatore mi ha suggerito di aggiungervi della musica, ma se avessi usato i mezzi che pur Youtube mette a disposizione mi sarei vista sostituire l'intero mio audio con la canzone prescelta. L'unica era ripostare il video da zero, usando un programma di editing video per aggiungere della musica a partire dal momento in cui nel video termino di parlare (aggiungo che questa ultima versione prevede la visione in HD).


Purtroppo mi era rimasta solo la copia non accellerata del video originale (quasi 12 minuti), e volendo questa volta adoperare esclusivamente il Mac si poneva il problema di quale programma fosse adatto allo scopo. Solo dopo diverse ricerche ho trovato delle indicazioni che con iMovie è possibile accelerare il video in fase di progetto; effettuata l'accelerazione dopo è abbastanza facile aggiungere le due tracce audio, la mia originale e poi la canzone nella seconda metà del video: sì, ma quale canzone? Per questioni di rispetto di copyright non mi andava di usare qualsiasi cosa mi passasse sotto mano.
Da tempo ci sono diversi brani (praticamente un album) che ascolto e riascolto con piacere, e non sono brani di autori famosi o di grandi case discografiche, ma di un amico che ho conosciuto grazie a questo mio blog: Federico Moi. Di lui e del suo progetto "Evolve or die" ne ho accennato qui, ma nel frattempo la sua produzione musicale si è estesa e adesso i brani, tra cover e originali,  sono arrivati a essere ben 14.
Io e Federico non ci siamo mai incontrati ma da subito abbiamo provato una profonda affinità, io credo dovuta non solo a una sensibilità spesso condivisa ma anche a una similarità dei due mondi creativi a cui apparteniamo, quello musicale e quello del disegno.
Federico molto gentilmente mi ha dato il permesso di usare una sua canzone per il mio video, e così ho scelto il brano "The magic t-shirt", che tra quelle di "Evolve or die" è la meno "dura" musicalmente.
Per iscriversi al sito "Evolve or die" e poter scaricare le canzoni (sono gratis, ma sono gradite le donazioni) basta spedire il proprio indirizzo mail e scegliere una password; una volta effettuato il login si va alla sezione "download" e si possono scaricare le singole canzoni e anche i testi e l'illustrazione a corredo della canzone. A ogni nuova uscita si verrà avvisati con una e-mail.
Apprezzo molto il lavoro di Federico (anche per affinità di gusti musicali) e mi sembra giusto presentarlo meglio al pubblico che fosse interessato ad ascoltare le sue canzoni.

Pat: "Ciao Federico, vuoi presentarti e dirci cosa fai nella vita?

Federico: "Esiste una canzone degli Afterhours contenuta nell'album "Hai paura del buio?" (uno dei miei dischi italiani preferiti di sempre, anzi, meglio, uno dei dischi italiani più belli di sempre), chiamata "Musicista Contabile". Questa è una buona definizione "tecnica" per quello che sono.
Cosa ci sia dietro poi, in temini di vissuto, è un argomento molto vasto che non è il caso di affrontare in questa sede.
Per quanto è possibile dire, si sappia che suono da ormai più di venti anni sia come membro di varie bands (in qualità di bassista, tastierista, batterista, chitarrista, cantante), sia da un certo punto in poi come solista, avendo sentito molto forte l'esigenza di dare vita ad un progetto anarchico (anzi, autarchico) e completamente MIO, che mi consentisse di esprimermi artisticamente in totale libertà. Da allora sono morto e rinato due volte, in seguito a mutamenti radicali nella mia esistenza che hanno reso necessario cambiare ragione sociale in virtù del fatto che anche la musica e il mio sentire avevano preso un'altra direzione.
Breve cronistoria:
 1995 - 2000 : Yawn
 2005 - 2008 : Lovers of 69
 2010 - ????  : Evolve Or Die
In ogni caso, senza ombra di dubbio, il fatto di suonare le mie cose è semplicemente la cosa più importante e bella che ho."

P: "Puoi spiegare un po' cosa è il progetto "Evolve or die"?

F: "Il progetto "Evolve Or Die" nasce dalle ceneri di "Lovers of '69" come reazione ad un periodo molto buio della mia vita. Il nome, in questo senso, evoca appunto l'alternativa che mi si è presentata di sprofondare nell'abisso o prendere in mano la situazione in maniera drastica e cercare di cambiare le cose. Detto questo, le ombre, la negatività e il pessimismo ci sono sempre, anche se un po' mitigate se non altro da una maggiore consapevolezza e capacità di gestirle.
Da un punto di vista della forma della proposta, ho pensato che potesse essere interessante sganciarsi dal concetto di disco e rilasciare materiale periodicamente in modo tale da adattarmi da un lato alle modalità frenetiche di fruizione dei contenuti culturali in generale che caratterizzano la società (giovane) di oggi, e dall'altro di "fidelizzare" gli utenti creando più che altro con loro un rapporto vero di scambio continuo.
Inoltre, volevo essere fuori dai circuiti tradizionali, e questo non per snobismo (o meglio, non solo) ma perché il fatto di seguirmi fosse da parte di chi la faceva una scelta più consapevole e vissuta criticamente ed attivamente.
Il risultato è stato molto scoraggiante, come era lecito aspettarsi per vari motivi, ma non mollo. Ci credo troppo e grazie anche a persone come Patrizia trovo gli stimoli per andare avanti. Non cerco il successo, cerco di condividere me stesso con altri, cerco di avere dagli altri la prova della mia esistenza come artista e come essere umano."

P: "Quali sono le tue influenze musicali in generale? e quelle che si possono ascoltare nei brani di Evolve or Die?"

F: "Rispondere alla domanda sulle mie influenze musicali in generale è per me la cosa più difficile, per cui sarò breve. Diciamo solo che affondo le mie radici nella new wave degli anni 80 e che cerco da allora di diversificare il più possibile il range dei miei ascolti cercando di stare al passo coi tempi. "Ascolto di tutto" è la risposta che più mi fa incazzare nelle altre persone, figuriamoci se lo posso dire di me. Enormi lacune unite ad alcuni campi di interesse più specifici in cui ho una minima conoscenza.
L'idea alla base della maggior parte dei brani di Evolve Or Die (che però ha la sua forza nel fatto di essere assolutamente "aperto" a tutto quello che mi passa per la mente) è quello di coniugare un suono di matrice fondamentalmente elettronica "sporca" con una certa sensibilità pop."

P: "Coma mai la scelta di alcune cover in "Evolve or die" (ad esempio Sparklehorse, The Sound, Dinosaur Jr.)?

F: "La formula "open" appunto di questo progetto mi consente di sentirmi legittimato a fare qualche cover, cosa che mi diverte tantissimo e che faccio perlopiù con lo spirito di rendere omaggio alle persone che amo da un punto di vista musicale e umano. Ho sempre d'altra parte disprezzato le cover band e quindi per principio questa parte non deve avere un ruolo preponderante."

P: "Puoi spiegare come realizzi tecnicamente le canzoni?"

F: "Al momento attuale registro le canzoni utilizzando Garageband, le mixo con Logic Express, e le finalizzo con T-racks 3.0.
Faccio tutto rigorosamente da solo, e questo da una parte è un vantaggio dall'altra ovviamente ha il suo prezzo da pagare in termini di qualità. Essendo allergico a manuali e roba del genere utilizzo questi programmi in maniera molto "intuitiva" e approssimativa ma anche questo fa parte del mio approccio artistico alle cose, nel bene e nel male.
Come strumentazione ho due chitarre (di cui una tenuta insieme da chiodi e cemento), una chitarra acustica, due bassi, un violino, un clarinetto, un'armonica, una fisarmonica giocattolo, una chitarra slide artigianale, une serie di tamburelli, ovetti, tricche-tracche di varia natura, una tastiera muta e un piano elettrico.
Fatta eccezione per qualche loop di batteria preconfezionato (che ho cominciato ad utilizzare solo recentemente proprio per le canzoni di EOD) suono tutto io (anche la batteria, sui tasti della tastiera). Ovviamente non so suonare assolutamente né il clarinetto, né tantomeno il violino, né l'armonica, né la fisarmonica. Suono malissimo la chitarra, un pochino meglio il basso e la tastiera (4 anni di pianoforte in tenera età), anche se il mio strumento principale è la batteria.
Sono dell'idea che volendo si può tirare fuori qualcosa da qualsiasi strumento anche senza saperlo suonare e d'altra parte sono sempre stato contro chi fa della tecnica la sua priorità e pretende di considerarla propedeutica necessariamente all'aspetto creativo. Rispetto chi sa suonare bene uno strumento (a differenza di me) però credo che la creatività e l'ispirazione prescindano da questo. Ci sono canzoni bellissime che tecnicamente sono elementari. E' chiaro che più uno sa suonare più ampio è lo spettro di possibilità che ha a disposizione e che i limiti tecnici impediscono di sfruttare. Ma questo non deve essere un alibi per mascherare quello che in realtà è semplicemente l'incapacità di creare qualcosa. E qui si scatena la polemica!!"

P: "Io aggiungo che in effetti lo stesso discorso potrebbe avere un parallelo anche nel campo del fumetto, con una differenza: la musica è più diretta e viscerale, anche se tecnicamente "grezza" una canzone potente dal punto di vista espressivo raggiunge lo stesso la sensibilità dell'ascoltatore. In un fumetto (ad esempio) la carenza tecnica del segno può non essere importante ai fini della comunicazione  purché la tecnica narrativa sia sufficientemente adeguata - e parlo in generale della sceneggiatura, cioè del modo in cui si susseguono le vignette (o quel che è, vale anche per fumetti più liberi e "sperimentali") e dal rapporto di queste con il testo, se c'è.  Io una storia a fumetti narrata male non riesco a leggerla, indipendentemente se il disegno sia tecnicamente valido oppure no.
Visto che siamo quasi in tema: ogni canzone è illustrata da un tuo disegno, puoi spiegare un po’ il tuo metodo compositivo e in generale se ci sono artisti o scuole che ti interessano in maniera particolare?"

F: "Il disegno è sempre stata una mia passione collaterale. Sono un avido lettore di fumetti della "generazione Marvel" degli anni 70 e ancora oggi continuo a leggere prevalentemente quelle cose. Non ho assolutamente una grande cultura in tema e non me la sento di affrontare un discorso sulle mie conoscenze in questo campo. Posso solo dire appunto di essere un appassionato a cui piace scarabocchiare qualcosa ma che è sempre dolorosamente alla ricerca di una sua identità. I disegni che faccio per le canzoni di Evolve Or die dovrebbero avere una specie di funzione di corredo alla canzone per esprimerne molto a grandi linee il mood, più che esserne una rappresentazione figurativa fedele. Sono contento però di essermi creato la possibilità di coltivare pubblicamente anche questa parte del mio enorme e sfaccettato ego."

P: "Che fumetti ti piacciono? Come hai scoperto il mio blog?"

F: "Come ho detto mi piacciono i supereroi Marvel e i fumetti della Bonelli. Conosco e apprezzo anche altre cose ma, mentre nella musica sono in grado di sperimentare consapevolmente, in questo campo non saprei da dove cominciare per approfondire (senza considerare la cronica mancanza di tempo). Il blog di Patrizia, che ho scoperto per caso (forse in cerca di informazioni riguardo al software Manga Studio), e che seguo quotidianamente è sicuramente una fonte molto ricca di spunti e non solo per i fumetti. Lo consiglio pertanto senza riserve a chiunque abbia un po' di curiosità per le cose della vita, e che voglia ascoltare la voce di una donna che oltre a segnalare belle cose, non ha paura di esprimere quello che pensa in maniera vera e sincera. E questo non è da tutti.
Infine, vorrei ancora ringraziare Patrizia che, nonostante la nostra conoscenza esclusivamente epistolare, è diventata in breve tempo una mia cara amica."

Grazie a te Federico, troppo buono, e speriamo di poterci incontrare presto!

3 commenti:

  1. oltre a imparare a disegnare fumetti, a usare MAnga studio, si conoscono anche gruppi nuovi....questo è il genere di persone di cui mi piace circondarmi!!!
    Ottimo servizio!!!

    Paolo-emptywords

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  2. posto fantastico. dal video all'intervista al servizio che fai. complimenti

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  3. Grazie a entrambi, in effetti mi piace spaziare e scoprire cose nuove, e internet per questo è favoloso.
    Anche Federico non l'avrei mai conosciuto se non mi fossi "buttata" nella rete, spero tanto di aiutarlo a trovare qualche ascoltatore in più:)

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Attraverso i commenti io vengo a sapere solo il nome che è stato indicato dal commentatore, nient’altro. Se qualcuno vuole che io tolga i propri commenti può scrivere a p.mandanici@gmail.com e provvederò alla loro eliminazione.