-


Attenzione: NON faccio scambio link e banner - grazie! Vendo tavole originali dei miei lavori bonelliani e realizzo disegni su commissione (per info p.mandanici@gmail.com)



martedì 3 maggio 2011

Una serie da vedere: "Misfits"

Se non sbaglio stanno facendo vedere la seconda serie su Rai4, ma io non vi ho visto neanche la prima (per fortuna). Avevo letto qualcosa in giro ma non mi ero interessata, poi un post di Stefano Piani mi ha fatto cambiare idea.
Misfits è una (mini) serie inglese con protagonisti 5 ragazzi "disadattati" affidati per un certo periodo ai servizi sociali (ai lavori di utilità sociale, diciamo così); é ambientata nei sobborghi di Londra, nelle periferie un po' degradate e dalle architetture grigie ed inquietanti, e i personaggi adottano un  linguaggio abbastanza crudo e pieno di riferimenti sessuali (che raggiungono il parossismo nel personaggio di Nathan).
Kelly (personaggio fantastico) parla un po' come Vicky di Little Britain, solo in maniera meno veloce: il pesante accento "tamarro" è intuibile anche ai non conoscitori della lingua inglese. Non riesco a immaginare come si possa doppiare Kelly con una qualsiasi voce di normale ragazza da liceo bene italiano: eppure sembra che l'abbiano fatto. Ho visionato su Youtube un pezzetto del primo episodio doppiato in italiano, precisamente la scena in cui persino Nathan (il mattatore della serie) domanda a Kelly come diavolo parla - cosa che ha senso ascoltato in inglese, in italiano è surreale, dato che Kelly sembra esprimersi in un italiano intelligibile e sensato.
Quindi il mio consiglio è: guardatela in originale con i sottotitoli, se potete - doppiata ha poco senso.

 Tempo fa avevo consigliato la serie Sherlock; in un certo senso Misfits è il contraltare di quella serie: lì si mostra una Londra nel suo abito migliore, classico, qui si vede il lato oscuro di Londra, una periferia iperrealistica e visionaria al tempo stesso, dove le varie persone che si incontrano sono perdenti,  frustrati alle prese con eventi straordinari che intensificano relazioni e sentimenti.
La base di partenza è un semplice stratagemma da film o fumetto di fantascienza: uno strano e misterioso temporale dota i 5 protagonisti (e non solo loro) di superpoteri, alcuni bizzarri, alcuni più "classici" (la telepatia, l'invisibilità). Il tono è sopra le righe, ma la realizzazione per certi versi è realistica, specialmente nella resa della violenza. La fotografia la trovo splendida, così come la regia. Gli attori sono azzeccatissimi, ma su tutti a mio parere giganteggiano Robert Sheenan (Nathan) e Lauren Socha (Kelly); non male anche il simil Ian Curtis - Simon (Iwan Rehon, che ha pure velleità di cantante).
Dopo due serie (di 6 episodi ciascuna, più uno special alla fine della seconda) è confermata una terza serie, ma senza Sheenan: "nooooouuuuuuuu!!!"
Una bella sfida per gli autori andare avanti senza Nathan, ma a sentir loro ci saranno molto sorprese, e penso che un minimo di fiducia bisogna averlo, dopo quello che hanno fatto vedere soprattutto con la prima serie: magari dare una svolta a Misfits non è male, per non ripercorrere cose già viste.

Per chi è interessato qui il sito dedicato alla serie, con diverse cose simpatiche da vedere, tra video, interviste, pseudo account Twitter dei personaggi, ecc; qui si può vedere il video degli Arctic Monkeys in cui è protagonista Lauren Socha, qui  invece la stessa dimostra come nella realtà non sia molto lontana dal personaggio che interpreta; e qui  un'intervista generale ai 5 attori protagonisti.

Un'ultima considerazione: si ride molto, spesso a denti stretti, ma non solo; il secondo episodio della seconda serie mi ha commosso seriamente. Non è una serie perfetta, come già fatto notare; i buchi di sceneggiatura per me non sono così importanti, dato che tutto si regge sull'interpretazione dei personaggi e sulle loro relazioni.  Devo dire però che l'episodio speciale"natalizio" si avvicina pericolosamente al trash!
Spero che escano al più presto i dvd nei negozi italiani.

22 commenti:

  1. Conoscevo questa serie di nome ma, così a naso mi è sempre sembrata una scemata (ho molti pregiudizi quando si parla di serie e film...ad essere sincera li ho anche per libri e manga) però siete davvero in tanti a dire che merita. Vedo di recuperare la prima stagione :)

    RispondiElimina
  2. Oh, naturalmente i gusti so' gusti - potrebbe fare schifo a molti, magari anche dal punto di vista del linguaggio, che è veramente molto crudo e politicamente scorretto, a volte. Però escluderei che possa essere considerato una scemata - magari sopravvalutato, ma "scemo" non credo (magari mi smentirai! :)

    RispondiElimina
  3. A dire la verità, Rai 4 ne sta proponendo diverse di serie interessanti ma, alla miseria, sempre in orari impossibili. Ma recuperò tutto prima o poi...:))

    RispondiElimina
  4. Fondamentalmente ciò che mi ha lasciata perplessa è il fatto che sia una serie inglese e che generalmente le serie uk o le amo o le odio senza via di mezzo (sherlock e the Office sono due esempi lampanti dei due opposti). Comunque ho lanciato le reti, questo fine settimana la provo :)

    RispondiElimina
  5. ciao. viste le prime due puntate... mmm... non mi convince. Ci sono trovate divertenti e originali... visivamente colpisce... tuttavia gia' dal secondo episodio inizia a intravedersi la "buona novella" tipica di molti prodotti televisivi... per la serie: "vorrai mica sputare sul serio nel piatto dove mangi?". Si inizia con un'apparente dissacrazione dello stato delle cose per poi scivolare comodamente nel conformismo dei "buoni sentimenti"... vedremo le prossime puntate.
    che razza di accento ha la ragazza, e' vero, e' impressionante!

    RispondiElimina
  6. Secondo me non si dovrebbe vederla come serie "dissacrante" o "anticonformista" - non nei contenuti, non nel carattere dei personaggi che, non dimentichiamolo, non sono "cattivi", nè veramente stronzi (a parte certi atteggiamenti egoistici che oggi come oggi non indignerebbero più di tanto, e che comunque sono sempre riscattati, nel corso della storia).
    Non credo fosse neanche lo scopo degli autori fare qualcosa di diverso "moralmente" parlando - e io sinceramente non credo avrei avuto voglia di vedere niente di dissacrante realmente - a parte il linguaggio.
    Per cui sì, alcune volte ci sono delle piccole cadute "buoniste", ma tutto sommato (a mio parere naturalmente) non inficiano la bontà della serie - sempre se non la si vede nell'ottica "mi hai promesso un tefilm oltraggioso, ed è tutto qua"? Quello che si promette è solo un telefilm di personaggi e di relazioni un tantino più aderenti al reale di quello che si vede in giro nei teen drama.
    Ho visto che Rai 4 proprio ieri ha mandato in onda (di nuovo?) la prima puntata della prima serie, doppiata in italiano: veramente orribile.

    RispondiElimina
  7. visto anche il terzo episodio. mah... sempre piu' "bravi ragazzi"... non mi pare siano poi cosi' vicini alla realtà delle periferie. Ok, mi sono espresso male: "dissacrante" lo intendo come qualcosa che prende in giro il conformismo, i cliche', i modi di raccontare soliti, l'assenza di sfumature o di introspezione... e tutto cio' non c'e' nei 3 episodi che ho visto. I personaggi sono macchiette, burattini di una sceneggiatura che saccheggia l'immaginario da periferia per far divertire i ragazzi dei quartieri bene.
    Vedremo con gli altri episodi dove si vuole andare a parare. :-)

    RispondiElimina
  8. Urca! Se la vedi così nei primi 3 episodi non credo che gli altri possano farti cambiare idea.
    I personaggi sono molto caricati, ma macchiette non direi: qui nel mio quartiere ci sono degli "equivalenti" di quel tipo di ragazzi lì - facendo la tara alla diversità nazionale e all'evidente esasperazione dei caratteri e dei dialoghi - non mi sembrano così diversi.
    Ok, Misfits non è rivoluzionario né dissacrante ma addirittura fatto per i ragazzi bene...! Non so, menzionami un telefilm (di questa categoria intendo) che sia realmente anticonformista.

    RispondiElimina
  9. Ho recuperato tutta la prima serie e a me è piaciuto molto.
    Alla fine è l'altra faccia dell'americanissimo heroes, (almeno a giudicare dal mezzo episodio che ho visto di quella serie). I personaggi sono fondamentalmente positivi è vero ma a me piace... Alla fine la maggior parte delle persone non è cattiva, il marcio fino in fondo secondo me è un'eccezione esattamente come il buono assoluto. In questa serie si gioca con i grigi, non solo metaforicamente e il risultato finale a mio avviso è molto buono.

    RispondiElimina
  10. Bellissima questa seriee*-*
    Hei se ti va passa nel mio blog ci sono molti disegnini fatti da me :3 Ciaoo

    RispondiElimina
  11. accidenti, avevo postato un commento articolato... ma non me l'ah preso... :-(
    vabbe', sintetizzando:
    mi sono piaciuti molto six feet under e L word. Aderenza al reale, tentativo di dissacrare e osservare da punti di vista differenti i "dogmi" occidentali (morte e famiglia), fattura di qualità.
    Ok, Misfits parla di giovani... e io giovane non lo sono :-)

    RispondiElimina
  12. @onelulu
    The L word è piaciuto parecchio anche a me ma non lo definirei aderente al reale, è parecchio patinato...
    Come d'altro canto non trovo Misfits anticonformista, ma comunque una gran bella serie ( ho quasi finito anche la seconda stagione)

    @patrizia
    Una serie che personalmente trovo anticonformista è Skins, anche se per i miei gusti è troppo teen, guarda caso anche questa è uk... Le serie inglesi hanno il pregio di essere più realistiche e meno politicalmente corrette delle americane.

    RispondiElimina
  13. onelulu@: neanche io sono giovane :)...
    Elisa@: sulle differenze tra telefilm americani e inglesi, e sulla loro aderenza al reale ci sarebbe da scrivere dei volumoni...Personalmente seguo poche serie per poter capirci qualcosa, ma è un argomento che mi interessa molto.
    Su L word concordo un po' con te, io l'ho seguito un po' come una serie "surreal/fantascientifica", ma è da tenere conto che ritrae un piccolo pezzo di mondo che è veramente a parte, non escludo che a suo modo sia abbastanza "fedele" a ciò che descrive (fatte salve le trame, ovvio).

    RispondiElimina
  14. @elisa e patrizia: ...ma la mia "aderenza al reale" è proprio terra terra... ossia assenza di poteri, mostri, e cose ultraterrene... niente di piu'! :-P

    RispondiElimina
  15. approposito: la sigla se non vado errato e' molto simile come stile e struttura e musica a quella di Lword, non vi sembra?

    ieri ho visto il primo episodio della seconda serie... mmm... sta virando troppo sul fantasy/fumettistico...

    RispondiElimina
  16. E' una Serie TV che merita di essere seguita *_* io lo trovo geniale ed i Personaggi sono davvero fatti bene.. altro che Heroes u.u <3
    Non fermatevi ai primi due episodi ;)

    RispondiElimina
  17. onelulu e Salvo@: la seconda serie: è vero, è più legata a temi fumettistici (il che in sé non è male, dipende sempre da come sono realizzate le cose) ed è meno "bella", meno originale - un po' meno...
    Tuttavia che sia una serie che sfrutta elementi anche "fantastico/fumettistici" è stato chiaro dall'inizio - se è questo che dà fastidio allora non c'è neanche da discutere sulla bontà della serie! Ripeto: i gusti sono gusti, inutile pretendere da Misfits quello che non può essere.
    A me è piaciuto proprio l'uso strumentale dell'ispirazione fumettistica per parlare di relazioni tra persone di un certo tipo, mi sono divertita, non chiedevo di più.

    RispondiElimina
  18. Ah, sulla sigla non saprei, non mi sembra si somiglino...

    RispondiElimina
  19. L'avevo inizialmente snobbato, avevo chiuso tutto 5 secondi prima della tempesta di ghiaccio, per cui mi sembrava la solita storia sulla teppa dal cuore d'oro. Poi è diventata tra le serie migliori dell'anno, soprattutto la seconda stagione. Molto fumettosa e narrativamente più compatta della prima, che aveva un ultimo episodio che sembrava non entrarci molto. Il doppiaggio italiano fa pena, sembra beverly hills. Certo non è dissacrante, in tutti i personaggi alla fine prevale il lato buono, e nemmeno propone nulla di nuovo, persone comuni che si ritrovano con i superpoteri spuntano da ogni dove, però è molto divertente e pieno di idee (tipo la puntata col tiponelvideogioco), anche se nat parla veramente troppo.

    RispondiElimina
  20. L'avevo inizialmente snobbato, avevo chiuso tutto 5 secondi prima della tempesta di ghiaccio, per cui mi sembrava la solita storia sulla teppa dal cuore d'oro. Poi è diventata tra le serie migliori dell'anno, soprattutto la seconda stagione. Molto fumettosa e narrativamente più compatta della prima, che aveva un ultimo episodio che sembrava non entrarci molto. Il doppiaggio italiano fa pena, sembra beverly hills. Certo non è dissacrante, in tutti i personaggi alla fine prevale il lato buono, e nemmeno propone nulla di nuovo, persone comuni che si ritrovano con i superpoteri spuntano da ogni dove, però è molto divertente e pieno di idee (tipo la puntata col tiponelvideogioco), anche se nat parla veramente troppo.

    RispondiElimina
  21. antonio@: sì, Nathan parla tanto e gigioneggia anche un po', però è un personaggio che ha fatto della stupidità e del turpiloquio un'arte!

    RispondiElimina

Attraverso i commenti io vengo a sapere solo il nome che è stato indicato dal commentatore, nient’altro. Se qualcuno vuole che io tolga i propri commenti può scrivere a p.mandanici@gmail.com e provvederò alla loro eliminazione.