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Attenzione: NON faccio scambio link e banner - grazie! Vendo tavole originali dei miei lavori bonelliani e realizzo disegni su commissione (per info p.mandanici@gmail.com)



mercoledì 16 ottobre 2013

Novità in edicola dalla Sergio Bonelli Editore


Oggi in tutte le edicole d'Italia potete trovare il numero 1 di "Orfani" (ideazione di Roberto Recchioni ed Emiliano Mammucari), la prima serie bonelliana nata e pensata a colori (e realizzata su carta "normale", cosa per niente facile come si racconta ad esempio qui - e spero sarà chiaro il perché del prezzo aumentato, per me il minimo per i costi in più affrontati tra coloristi e stampa).
Se andate sul sito ufficiale della Bonelli troverete tantissimi contenuti tra video, illustrazioni, anteprime, interviste agli autori e altro - è davvero ben fatto e completo.
Chi ama la fantascienza  dovrebbe dare almeno un'occhiata ai primi numeri (il primo è abbastanza introduttivo, direi), ma anche chi ama semplicemente un fumetto disegnato e colorato ad alti livelli dovrebbe essere interessato a questa serie (abbiamo Emiliano Mammucari ai disegni, ai colori Lorenzo De Felici, copertina di Massimo Carnevale). A De Felici sono affiancati altri validi coloristi/e che potete conoscere un po' attraverso questa intervista.


Dato che ci sono pubblicizzo anche l'uscita di Nathan Never n. 269, "Sangue nell'arena", a cui ho partecipato nella veste per me inedita di inchiostratrice: i disegni a matita sono di Gino Vercelli, la storia di Giovanni Eccher (colui che ha scritto anche il gigante su cui sto lavorando da qualche mese), la copertina al solito di Sergio Giardo.
L'uscita ufficiale nelle edicole è domani, il 17, ma nel nord Italia è probabile si trovi già (come è successo per Orfani, a quanto pare, avvistato nelle edicole addirittura lo scorso fine settimana).
La storia di "Sangue nell'arena" si svolge nel mondo del wrestling e porterà Nathan in un paese del centramerica; la storia è divisa in due parti, la seconda uscirà il mese prossimo e sarà interamente disegnata da me.


7 commenti:

  1. Bellissima la sbirciata nelle prove colore. Dev'essere stato davvero un lavoraccio infame.

    Eugene

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  2. Più che Fumetti dovrebbero chiamarle opere d'arte a fumetti, le persone spesso ignorano quanta fatica ci sia dietro questa tipologia di lavoro.

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  3. Anche su Zagor questo mese abbiamo l'inedita coppia Sedioli-Verni che si dividono matite e chine. Per curiosità, come vengono ripartiti i compensi? E a chi appartengono le tavole?

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  4. Non tutti i fumetti sono opere d'arte, certamente dietro tutti c'è molto lavoro, sia creativo sia artigianale; è vero, non molto conoscono tempistiche e metodi del lavoro del fumettista; forse anche noi dovremmo parlarne di più.
    @P. Alexis: di solito matitista e chinatore si dividono il compenso che sarebbe usuale per la tavola intera; per le tavole immagino ci sia un mettersi d'accordo, non sono sicura (non ho avuto molte esperienze al riguardo e non ho mai chiesto in redazione; con questo Nathan non si pone il problema perché Vercelli si può tenere le sue tavole a matita originali, io le ho inchiostrate digitalmente).

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  5. Preso il Nathan. Ora tocca trovare Orfani.

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  6. @Sergio: oh, e che già non si trova Orfani?

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  7. No, è che per i miei acquisti "fisici" c'è tutta una trafila complicatissima che non sto qui a spiegare perché verrebbe fuori una cosa simile "Alla ricerca del tempo perduto" di Proust. :) Ma nei prossimi giorni dovrei riuscire a farcela.

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Attraverso i commenti io vengo a sapere solo il nome che è stato indicato dal commentatore, nient’altro. Se qualcuno vuole che io tolga i propri commenti può scrivere a p.mandanici@gmail.com e provvederò alla loro eliminazione.