C'era una volta... "Un bambino!" diranno i miei piccoli lettori...
No! C'era una volta un caso di cronaca..."Questa non è la storia del piccolo Marcellino Diotisalvi che viene trovato ucciso nel bosco, questa è la storia dell'orrore quotidiano di una comunità che si nutre di quella morte e ne fa uno show perenne, l'occasione per mostrare se stessa e il vuoto in cui sembra vivere.
La pagina del fumetto è dunque uno schermo, tutto è filtrato dai media, tutti i personaggi parlano e agiscono in funzione dei media in cui sperano di apparire: tv, blog, meno la carta stampata, da cui infatti proviene l'unica persona che sembra realmente interessata al povero bambino ucciso - un incongruo giornalista che persegue "la verità".
Non mancano personaggi importanti (e indimenticabili) come il professor Renato Giraldi, un antropologo culturale che aiuta il giornalista idealista ad analizzare il comportamento della collettività di fronte all'omicidio del bambino, o come lo psicologo opinionista Adelmo Domenico Scannagatta - prototipo di tutti i fanfaroni che infestano le trasmissioni televisive a base di cronaca nera e tragedie varie.
Nell'ultima pagina del volume una sorpresa: in una tasca della pagina sono inserite tre carte con disegnati alcuni elementi e personaggi del fumetto: come si vede io ho trovato il serial killer "Il Mangusta" (con cui il giornalista avrà un colloquio interessante), la mazza da baseball, la "gelateria dell'orrore". Immagino che in altri volumi le carte cambino (che ce le ha può dirmi cosa ha trovato?).
Aggiornamento: bella intervista a Tuono Pettinato che parla diffusamente di "Corpicino"
Tutte le immagini ©Tuono Pettinato e GRRRzetic editore |
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