Molti oggi ricorderanno lo sterminio degli ebrei - e molti lo faranno ritualmente, se non con punta di fastidio, purtroppo. Pochi ricorderanno che oltre a milioni di ebrei furono sterminati anche centinaia di miglialia di zingari, malati mentali, oppositori politici, e omosessuali.
A questi ultimi rivolge un ricordo Federico Novaro (qui) collegandolo anche alla visione di un film, "Paragrafo 175" , che raccoglie le testimonianze dei pochi scampati che si sono sentiti di dare in video la loro testimonianza. Novaro non scrive del contenuto di questo documentario, ma ne dà testimonianza attraverso fotogrammi ripresi dal televisore - una carrellata molto efficace.
Il dvd si trova in vendita ed è consigliato.
Ottimo post! Anche perché ricorda tutti quelli che furono sterminati. E il razzismo non è finito, anzi!
RispondiEliminaIeri è stata molto interessante la trasmissione di Marco Paolini, Ausmerzen, se non l'avete vista questo è il link a Youtube
RispondiEliminajuhan@: hai proprio ragione...oggi mi è toccato sentire alla radio due persone sedicenti di sinistra che ancora paragonavano cose inparagonabili, e nascondendo il loro antisemitismo dietro l'antisionismo...vabbè, lasciamo perdere che sono discussioni alquanto complesse.
RispondiEliminaFinello@: grazie della segnalazione, la trasmissione non l'avevo vista.
Grazie delle segnalazioni. La cosa veramente triste è che certe cose non si dicono nemmeno nelle scuole. Passi che non lo si senta in televisione, ma se non c'è completezza di informazione dove si formano le menti e le coscienze allora il rischio che si dimentichi è davvero serio.
RispondiEliminaNel libro di storia che avevo al liceo, nei 2 capitoli dedicati a quest'orrore lo spazio dedicato alle "altre vittime" era un rigo e mezzo.
Però per come è la mentalità generale, sono convinta che
dare più spazio a questo argomento in tv verrebbe percepito ( o strumentalizzato ) come un tentativo di togliere importanza a ciò che hanno dovuto subire gli ebrei e l'unico modo per cambiare mentalità è educare i giovani... Lo so anche io che è facile a dirsi per quanto è difficile a farsi, ma da qualche parte si deve pur cominciare.