“Legs Weaver” è la testata su cui sono esordita nel 1996 alla Sergio Bonelli Editore (con l’albo n.11); dopo aver disegnato altri 3 albi sono arrivata al 2000 con la pubblicazione del numero 51, “Gli amori difficili”, su sceneggiatura di Alberto Ostini.
Ai tempi non avevo ancora il computer e i retini che si vedono nella scena iniziale di 5 pagine (il sogno di Legs) sono stati applicati da Maurizio Gradin; Maurizio ha inchiostrato anche la maggior parte degli sfondi delle tavole – mi sembra di ricordare che io inchiostravo sicuramente i personaggi e le vignette più “semplici”, se non sbaglio: l’aiuto in fase di inchiostrazione era dettato dalla scadenza pressante.
Le tavole a matita che posto (delle fotocopie a dire la verità un po’ sbiadite) le ho trovate un po’ per caso cercando le sceneggiature originali di storie passate, specialmente di Stefano Piani (con cui ho disegnato molte storie di “Legs Weaver”) e Alberto Ostini, ma ho trovato ben poco (per adesso; non è detto che nel caos che ho a casa prima o poi salti fuori qualcosa, anche se dubito di riuscire a trovare sceneggiature di Piani che mi arrivavano tramite fax – e io usavo carta termica, quella che sbiadisce dopo qualche mese…).
La tavola di sceneggiatura che posto di Ostini è l’unica che ho trovato per adesso, e si riferisce alla pagina 19 della storia che è stata pubblicata. In riferimento al discorso accennato in qualche post passato sulla maniera di scrivere le sceneggiature Alberto Ostini rappresenta una “variante” più letteraria di quello che è lo standard richiesto.
Alberto in realtà è uno scrittore prestato al fumetto (anche se è così riservato che credo pochissimi abbiano mai letto qualcosa di suo), cosa che in altri casi potrebbe rappresentare un problema; Alberto invece ha del talento e le sue sceneggiature oltre che piacevoli da leggere non sono mai ridondanti: le informazioni in più che sono a corredo delle vignette (come ad esempio nella tavola qui in esame, ultima vignetta) a me disegnatrice servono per capire meglio come rendere le espressioni e i movimenti dei personaggi, in una storia poi che è molto “recitata” e parlata.
Ostini non riempie mai le sceneggiature di descrizioni puntigliose di come dovrebbero essere vestiti i personaggi o arredati gli ambienti (a meno che serva alla trama); invece mi descrive il contesto, l’atmosfera, il significato delle scene che andrò a disegnare – il resto viene da sé, per così dire.
Una notazione: si può notare un piccolo cambiamento dei dialoghi tra sceneggiatura scritta e realizzazione in balloon; a volte lo si fa per perfezionare il testo, a volte perché il disegnatore ha lasciato troppo o poco spazio per i balloon, e a volte è più facile trasferire del testo da una vignetta all’altra. Peraltro oggi non disegnerei più una vignetta come la prima della tavola 10 (pagina 19), dove Legs parla per prima ma è posizionata a destra: in questo caso i balloon sono lo stesso leggibili in “ordine”, ma non si usa più posizionarli in maniera così “volante”.
Qualche altra tavola di questa storia è possibile vederle qui e qui.
Copyright©immagini Sergio Bonelli Editore
Come sono complicate le sceneggiature! :/
RispondiEliminaMa che belli questi post! :)
RispondiEliminail numero 51 di legs è atipico, ma tra i più belli della serie (atipico detto di una serie che di tipico ha poco fa un po' ridere ma va bè...)
E' davvero palpabile, la maturazione artistica che hai affrontato da allora, guardando le tue tavole a matita. Molto belle ieri, ma dal tratto così diverso e sicuro oggi.
RispondiEliminaLeggendo lo stralcio di sceneggiatura di Ostini, mi viene da pensare comunque che lavorare sul fumetto seriale non è rose e fiori. Che ci devono essere della parti molto noiose da portare avanti.
Interessante, comunque. Non mi è capitato di leggere quel numero disegnato da te, anche perchè non ero un lettore di Legs.
Anche se alcuni numeri non me li sono fatti mancare. Il 75, ad esempio, dove in una vignetta ci sono anch'io (Scanu, il disegnatore di quel numero, è un caro amico:)
P. Alexis@: eh, tutto è meno semplice di quel che sembra a veder le cose dal di fuori (parlo in generale). Il fumetto seriale poi ha tante regole, tanti paletti...
RispondiEliminaElisa@: sì, un numero atipico, personalmente ci sono molto affezionata:)
Luigi@: Dimmi la pagina dove appari!
E poi - sì, c'è molta routine nel mestiere di sceneggiatore (seriale), molte cose di cui tener conto; per certi versi è così anche per il disegnatore, che magari però ha modo di sfogarsi quando gli capitano delle belle vignette, bei personaggi da tratteggiare (ieri m'è capitato di disegnare un Branko in bella posa, con del chiaroscuro che uso raramente: mi sono divertita molto).
Adoro May e gli abiti che le fate indossare ;)
RispondiEliminadisma@: volevi scrivere "indossare poco", vero?...
RispondiEliminaBellissimo "gli amori difficili" uno dei più begli albi di Legs.
RispondiEliminaHo sempre pensato che il rapporto tra Rebecca e May meritasse più approfondimento (come anche il rapporto tra Rebecca e Janet) Ho visto che stà per uscire la tua ultima fatica su Legs e non vedo l'ora di avere l'albo tra le mani^^
A modo mio, dopo la fine della serie regolare di Legs, mi sono creato un prosieguo delle sue avventure (tutte nella mia testa naturalmente) e se non sono troppo sfacciato mi piacerebbe moltissimo se tu, Patrizia, potessi dare un'occhiata alla mia gallery Deviantart dedicata a Legs, che un pò mi diletto a disegnare e sarebbe bello avere l'opinione di una vera professionista.
Il link è il seguente: http://morgancygnus.deviantart.com/gallery/28550428
Sperando di non essere stato molesto ti faccio nuovamente i miei complimenti^^
yep ;)
RispondiEliminaDarth@: credo che sarà molto difficile vedere altro sui rapporti tra Legs e le sue amiche, ma vedo dai tuoi disegni che la fantasia non ti manca!
RispondiEliminaHai un segno davvero particolare, molto personale, e una passione fuori dal comune per Legs; consiglio ai lettori del mio blog di venire a vedere i tuoi disegni, c'è una interpretazione dei personaggi molto originale...
Grazie mille^^
RispondiEliminaIn effetti Legs mi ha conquistato fin da subito, è forse l'unico fumetto italiano che mi abbia appassionato così tanto. E purtroppo, o per fortuna, non riesco a fermare mai la mente che mi ha suggerito talmente tante storie da poterci fare una serie regolare di Legs eheh (per non parlare poi di tutto il resto)
Comunque grazie ancora e Buona Pasqua.
Il numero in cui sono "comparso", come ti dicevo, è il 75. Purtroppo non ho sottomano l'albo. Mi ricordo bene, però, che di tratta di una sesta vignetta (l'ultima in basso a destra) di una pagina dispari (destra anche questa, quindi).
RispondiEliminaSi vede una strada cittadina e su un cartellone pubblitario c'è il mio volto che reca la scritta "Gino's" (che è in realtà come mi chiamano gli amici :)
Trovato! Però sei in silhouette, non credo ti riconoscerei incontrandoti!
RispondiEliminaNon ho mai incontrato Scanu (credo), non so neanche se è rimasto a fare altro in Bonelli (siamo davvero tanti, e io leggo solo una minima parte degli albi Bonelli), ha un bel segno, molto pulito e ricco di particolari.
E'vero, è solo una cosina :)
RispondiEliminaIn pratica credo che Tiziano abbia fotocopiato una foto e l'abbia appiccicata lì. Quelle tavole mi erano molto piaciute, anche perchè avevo seguito tutta la lavorazione nello studio dove lavorava.
Dopo quel numero è tornato su Jonathan Steele e ha seguito la testata alla Star Comics. Ora è da qualche anno che si sta dedicando ad altro, anche se trama un bel ritorno nel mondo del fumetto.