Dato che c'ero ho pensato di liberarmi di 7 dei numerosi libri che non leggerò (o rileggerò) mai, presi direttamente dalle librerie in casa e non dai sacchi in cui sono ammucchiati di solito; uno di questi era "Il maiale e il grattacielo" di Marco D'Eramo, che sul tram ho iniziato a legiucchiare. Alla fine ho cambiato idea e me lo sono tenuto (sigh!).
Il mondo così com'è - T. Scarpa e M. Giacon - Rizzoli Lizard |
Mi piace molto questo formato, e il cofanetto è davvero bello |
Un bel post di Giacomo Pueroni su correzioni e ritocchi (di una sua illustrazione) - più una gif finale!
Il concorso di fumetti organizzato da ilmiolibro.it e la Scuola Internazionale di Comics (iscrizione entro il 30 agosto); leggere bene il regolamento (come sempre).
Altro Tumbrl di anatomia molto utile ai disegnatori: Artistic Anatomy
Da quando so che dovrò realizzare la copertina della storia che sto disegnando di Nathan Never (per questa collana) sto cercando di capire come usare al meglio il colore digitale (dritte e consigli sono ben accetti); qui un tutorial di K. Michael Russell alle prese con un Uomo Ragno, qui un post dettagliato (con link al video) di Paolo Rivera che colora un Iron Man (e no, non disegnerò Nathan "stile supereroi"!).
Entrambi usano Photoshop, io probabilmente userò Manga Studio 5, ma certi strumenti sono comuni o simili ai due programmi (ed è possibile che li usi entrambi, anche se ho un vecchissimo Photoshop CS2).
La Preistoria vista da dieci giovani artisti
Il quartiere della tipografia nella vecchia New York: Il mio quartiere ideale
E ora qualche notizia intorno al mondo degli EBOOK:
Anche in Italia arriva un primo tentativo di servizio di "ebook in abbonamento" tipo Spotify (ma senza la versione gratis): ci prova Laterza da giugno con un catalogo striminzito, dovrà ampliarlo di molto per sperare in un qualche interesse da parte dei lettori.
All'estero sono già attivi servizi simili, da poco si aggiunge anche la Spagna con Nubico.
Il crowdfunding ormai viene usato un po' dappertutto, la ricerca di nuove possibilità di raggiungere (o creare) un pubblico sta interessando sempre più anche il mondo dell'editoria digitale e cartacea.
Uno degli ultimi tentativi in questo senso vede la nascita di una piattaforma italiana, Bookabook, che per adesso ha presentato due libri da finanziare: uno di Lidia Ravera, l'altro del meno noto Claudio Giunta.
Per conoscere meglio il meccanismo ho scelto di contribuire con un minimo al progetto di Giunta dopo aver letto un'anteprima: questo mi dava diritto ad avere comunque l'ebook (a scelta tra i classici formati), mentre chi contribuiva con più soldi avrebbe avuto in più dei gadget via via più corposi fino ad arrivare anche ad avere la copia cartacea. Alcune tappe del finanziamento "sbloccavano" parti del libro, fino al raggiungimento dello scopo finale, 4000 € (raggiunti da poco).
Ebook in abbonamento e crowfounding sono il futuro dell'ebook? Non lo so, per adesso mi sembrano tentativi ancora realizzati su basi molto fragili - specialmente qui in Italia; vedremo...
Carini questi post "varie", danno sempre qualche spunto interessante :)
RispondiEliminaBello il video di Michael Russell. Sul suo profilo youtube posta un sacco di roba, in merito. A questa cosa che dovrai realizzare anche la cover, non avevo pensato, in effetti. Ma ti conviene utilizzare Manga Studio? Per la colorazione non è molto limitato, rispetto a Photoshop?
RispondiEliminaTi consiglio, ma anche solo per guardare qualcosa di bello, i video di Ariel Olivetti. Oltre ad essere un grandissimo disegnatore e uno dei migliori coloristi sulla piazza, Olivetti utilizza una tecnica tutta sua. Prima "scolpisce" le masse con le sfumature in mezza tinta e poi applica i colori. Il risultato è molto particolare. Eccezionale. Per capirci:
https://www.youtube.com/watch?v=sDmHPXez-XM
@Macchia Nera: grazie, è quello che spero!
RispondiElimina@Luigi: Molto interessante il video di Olivetti, ti ringrazio. Proprio i tool che usa Olivetti nel video esistono tutti anche in Manga Studio 5, più o meno. Come Photoshop ho un CS2 e l'interfaccia mi è un po' ostica, ma non è detto che non lo possa usare in accoppiata con manga studio. Vedremo...
Ho appena ordinato il terzo di saga. Ma li prendo in inglese per impormi un po' di anglo lingua, e anche perché mi fido sempre meno degli editori italiani, che magari per un motivo o per l'altro smettono di colpo di pubblicare il fumetto o ci mettono secoli mentre la versione originale va avanti. Senza contare che parlando di romanzi e di videogiochi, parecchi non vengono neppure localizzati... Tanto vale farsi l'abitudine, no? Mi è scocciato da matti aver letto "Sucks. Una storia d'amore" per poi scoprire che è il secondo di una trilogia, ma l'unico tradotto in italiano.
RispondiElimina***
Lo già detto che ritengo il crowdfunding troppo abusato, ora come ora? Dovrebbe servire per finanziare progetti che senza l'aiuto della gente non riuscirebbero a vedere la luce, ma ormai viene utilizzato come propaganda o come trucchetto per evitare il rischio d'impresa, il rischio d'investire di tasca propria nei propri progetti. Senza cattiveria, ma se vuoi scrivere un romanzo, lo puoi benissimo fare senza chiedere l'elemosina... voglio dire, ora come ora su amazon pubblichi quello che vuoi senza spendere 'na lira... E anche se servissero soldi per l'editing e il supporto tecnico per generare un ebook decente, davvero non hai 4000 euro da investire in qualcosa in cui credi? Invece così, con il crowdfunding, quando il romanzo esce, se vende bene, altrimenti chissene che tanto hai già tirato cassa con la prevendita. Troppo facile. Dovrebbero essere le case editrici a investire su un romanzo nuovo avendo in mano solo una sinossi, non il cliente finale.
@Izzy: eh, comunque fai bene a prenderli in inglese anche per l'esercizio della lingua; per Saga però non dovrebbero esserci problemi, è un successo, è molto famoso e non credo proprio ci siano rischi di interruzioni.
RispondiEliminaPer il crowdfunding: sì, se ne sta un po' abusando in certi casi; è anche vero però che l'autopubblicazione se fatta su carta ha dei costi, se in digitale altri. Poi in molto casi ho visto che i soldi vengono restituiti se non si raggiunge lo scopo - oppure come nel caso in esempio si ha comunque la copia in digitale (e per me cambia poco, tanto quella cartacea non l'avrei voluta).
Questa forma di finanziamento dovrebbe essere sfruttata solo per progetti davvero particolari, quelli che una casa editrice non seguirebbe mai perché in reale rischio di perdita, oppure perché il progetto non rientra proprio nei canoni dell'editoria tradizionale.