Chi non è un gran conoscitore del mondo del fumetto potrebbe non aver mai sentito parlare di Angoulême, e del suo "Festival International de la Bande Dessinée"; per i disegnatori di fumetti italiani invece è come una specie di Shangri-La, l'evento annuale a cui tutti vorrebbero andare, anche per tirarsi un po' su (o giù, dipende dai punti di vista).
Qui Matteo Stefanelli spiega un po' cos'è questo festival agli ignari, in occasione della vincita del premio per il miglior fumetto a un autore italiano, Manuele Fior, per il volume "Cinquemila chilometri al secondo" (da noi edito da Coconino Press).
Fior si era già distinto per "La signorina Else" (che devo recuperare!), con il suo segno pittorico, i colori caldi, uno stile colto e talentuoso. "House of Mistery" ha raccolto qui un po' di pareri su questo giovane artista, di cui invece"Ciucci" ospita i suoi lavori infantili.
Se invece volete vedere qualche tavola tratta dal libro premiato di Fior qui c'è un portfolio da sfogliare.
Io sono stata ad Angoulême solo una volta, diversi anni fa, e forse non ho fatto e visto che un terzo di quello che avrei potuto. Ho dei ricordi molto belli di quei giorni, passati in compagnia di diversi amici e colleghi (oltretutto il viaggio fu effettuato in automobile, che è un'esperienza di certo particolare rispetto al treno).
La regione in cui è situata Angoulême è famosa per la produzione del cognac (tra l'altro l'albergo in cui dormii era situato a 30 km da Angoulême, e si trovava a...Cognac!). Non avevo mai assaggiato questo liquore, e in un semplice bar della città del fumetto ho avuto un colpo di fulmine: mi era sembrato buonissimo! Una volta tornata in Italia ho assaggiato dei cognac credo di marca medio-buona, e tuttavia il gusto mi è sembrato alquanto lontano da quello assaggiato in Francia. Successivamente i miei problemi di stomaco hanno posto fine alla ricerca di un cognac che assomigliasse a quello di Angoulême.
Ecco, Cinquemila chilometri al secondo volevo proprio comprarlo... ma poi tutte le volte che sono entrato in fumetteria me ne sono scordato! Ne avevi già parlato tu, vero?
RispondiEliminaPS: i liquori francesi gustati in Francia sono sempre più buoni, è l'atmosfera! In Normandia mi ero spaccato di calvados, qui non lo comprerei... e il mio fegato ringrazia :-)
Ciao!
Non sapevo dell'esistenza di questa manifestazione, forse era meglio se ne rimanevo all'oscuro che poi viene voglia di andarci... :) In francia ci vado tutti gli anni, in estate e rigorosamente in macchina, ormai è diventata una tradizione anche se io mi faccio del male con i formaggi, per il resto sono quasi astemia. Peccato che non capiti in agosto o ci avrei sicuramente fatto un salto.
RispondiEliminaCinquemila chilometri al secondo sono mesi che dico di prenderlo, nello specifico dalla prima volta che è stato segnalato qui (o tramite twitt, non ricordo), poi anche io mi sono sempre dimenticata, almeno non sono la sola :)
Mi associo per i complimenti a Fior e al cognac!
RispondiEliminaAnche in questa occasione ci sarebbe da dire molto sia sull'informazione che sul ruolo dei premi in Italia.
Massimo@: sì, mi sa che l'atmosfera ha fatto tanto!
RispondiEliminaElisa@: davvero peccato che vai in Francia solo d'estate, magari in futuro potresti riuscire ad andarci, ad Angoulême, almeno una volta merita.
Michele@: sì, ci sarebbe da dire - e lascio ad altri analisi più approfondite e precise - solo che si deve partire dalla constatazione molto semplice che qui il fumetto è considerato ancora di serie "B", per bambini, o per adulti sfigati (nonostante le eccezioni per quanto riguarda l'interesse verso alcuni mostri sacri come Pratt, Manara, Pazienza, ma proprio per questo messi su un piedistallo come se non facessero parte del mondo "fumetto", inteso in maniera più larga, culturale).
In Francia è normale che a una manifestazione come Angoulême vada il ministro della cultura, qui figurati...
Ti dirò che se quest'anno non avessi già girovagato abbastanza un pensierino per Angoulême ce l'avrei fatto... sarà per il prossimo anno ;-)
RispondiElimina@Elisa: tranquilla, per dimenticare qualcosa, io ci sono sempre!
Vero vero… ma questo non cambia il fatto che noi che i fumetti li facciamo ci dovremmo sempre arrabbiare in questi casi…
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