In questo periodo ho iniziato l'ascolto dell'audiolettura de "
I Mille" di
Giuseppe Bandi:
Radiotre sta trasmettendo la lettura davvero azzeccata di
Alessandro Benvenuti, il quale riesce a trasmettere tutta la vivacità e il colore del linguaggio ottocentesco del
Bandi. Questi ha partecipato all'età di 26 anni all'avventura della spedizione dei Mille nel 1860, ma anche alle seguenti battaglie per l'unità d'Italia; parecchi anni dopo però lo si ritrova padrone dell'informazione di mezza Toscana e sostenitore degli interessi borghesi e industriali dell'epoca: da rivoluzionario a conservatore, una parabola non inusuale!
Tuttavia i ricordi narrati con talento ne "
I Mille" pur redatti decenni dopo mantengono una freschezza e una forza incredibili: sembra quasi di stare a fianco di
Garibaldi,
Bixio, e tutti i giovani di belle speranze che si gettarono a capofitto in un'impresa quasi disperata.
Consiglio almeno l'ascolto della prima puntata (
qui), e della parte finale in particolare; viene narrato un episodio davvero comico ma che rende bene sia il livello di avventatezza e l'entusiasmo dei giovani garibaldini sia il loro anticlericalismo (per il download delle puntate invece
qui, oppure l'abbonamento tramite
iTunes)..
Su
Tecalibri è possibile leggere qualche pagina e l'introduzione di
Ettore Bianciardi; il padre
Luciano scoprì il libro di Bardi da ragazzino e ne fu rapito, tanto da prendere ispirazione da quello per un suo libro, "
La battaglia soda".
Il libro di
Bandi è in vendita a 16 €, ma è possibile trovarlo in PDF
qui.
In lettura invece (tra le altre cose) ho "
Lo spacciatore di fumetti" di
Pierdomenico Baccalario; l'ho visto un pomeriggio nella vetrina di una libreria, attirata in primis dalla copertina molto bella di
Giulia Sagramola, e poi dal titolo abbastanza curioso. Il libro è uscito nella collana "
Carta bianca" di
Einaudi Ragazzi, sul retro c'è la dicitura "
da 12 anni" - in su, aggiungo io.

La storia è ambientata a
Budapest negli anni ottanta, quando ancora c'era il regime comunista;
Baccalario immagina (credo...!) che a quei tempi i fumetti fossero proibiti, come pericolosi prodotti capitalisti, portatori di possibili germi di libertà. I ragazzini protagonisti di questo libro sono spacciatori di fumetti di supereroi (
Marvel e
Dc più che altro - ma ci sono anche albi di "
Watchman" e
"L'Eternauta") che rivendono ad amici e compagni di classe; il "fornitore" della merce proibita è conosciuto solo da uno di loro, il narratore,
Sàndor.
L'atmosfera è un po' cupa, tra sospette spie del regime, padri assenti o indifferenti, palazzoni grigi e tristi, e la paura perenne di essere scoperti; d'altronde viene descritta anche l'emozione vibrante dei ragazzi a contatto con storie che hanno rappresentato qualcosa per tutti i "vecchi" lettori di fumetti (come me): fumetti che fatico a immaginare conosciuti da ragazzini di 12 anni, che al massimo potrebbero aver letto qualche manga.
Ecco, se qualcosa non funziona in questo libro, a parte forse qualcosina a livello di trama, sembra essere la descrizione dei motivi per cui quelle storie di
X-men, Wolverine e Vendicatori siano così importanti per i ragazzino del libro e per i censori del regime: viene dato un po' per scontato.
Con la lettura sono quasi a metà, rimando tra un po' su
aNobii il mio giudizio finale.
L'immagine non c'entra niente con gli argomenti del post: è un disegno-prova che ho realizzato appositamente per il prossimo
video tutorial di
Manga Studio sul colore. Non significa niente, l'ho inventato su due piedi e realizzato in 10 minuti - eppure mi è venuta voglia di poter disegnare un giorno qualche fumettino per ragazzi con quel tipo di segno sintetico e allegro (prima che mi venga sollecitato/domandato: no, per adesso non posso, è solo un desiderio, un'aspirazione, un piccolo sogno).