Un esempio di zoom sulla seconda striscia di "Star Wars: The Clone Wars 1", un "tap" alla volta. ©Dark Horse |
Detto ciò io mi trovo benissimo nel leggere con i sopracitati device fumetti o libri che so non sarebbero rimasti a lungo dentro casa, per motivi di spazio e anche perché appartengono al tipo di libri che non rileggerei, molto probabilmente; se avessi un villino o 300 mq a disposizione magari mi terrei tutto in ordinatissime librerie: così non è.
Per adesso ebook readers a colori ce ne sono pochi, e non so bene quanto sia comodo leggervi dei fumetti; né credo esistano siti appositi dove scaricare legalmente degli albi per poterli leggere in quel tipo di readers.
L'iPad ha il vantaggio di un grosso sistema a cui appoggiarsi, l'App Store, e di avere in effetti un comodo e veloce sistema di lettura. Se connesso a internet poi l'esperienza di lettura può risultare arricchita tramite link, apporti multimediali, o possibilità di usare istantaneamente vocabolari, enciclopedie, e così via (mi riferisco più ai libri che ai fumetti).
Per i fumetti poi c'è la possibilità di trovare in rete dei classici altrimenti non raggiungibili (se non dai collezionisti), e sfogliarli sull'iPad la sera a letto o in poltrona è sempre meglio che farlo nelle pause in ufficio su pc.
Io comunque sono anche alla ricerca di fumetti nuovi, che vogliano sfruttare questo nuovo mezzo, o anche semplicemente di fumetti da poter leggere per puro divertimento, magari anche in inglese per cercare di impararlo sempre di più. A questo proposito segnalo il primo volume di Bone a colori scaricabile gratis per iPhone/iPod/iPad - in realtà non esiste la versione per iPad, semplicemente l'app è leggibile da quest'ultima ma alla risoluzione ottimizzata per iPod/iPhone, il che vuol dire che non si può sfruttare l'ampiezza di tutto lo schermo dell'iPad - a meno di vederlo un po' sgranato.
Un fumetto invece che si adatta al passaggio tra iPod e iPad è "Berlustory", la striscia di Marcello Toninelli dedicata alla vita del nostro premier. Toninelli qui spiega l'approdo all'Apple Store, e come si sia appoggiato ai servizi della ManFont che si è occupata di ripensare il "Berlustory" cartaceo e trasformarlo in qualcosa di fruibile per i supporti digitali.
Il lavoro di impaginazione delle strisce di Toninelli è abbastanza piacevole, le uniche mie riserve riguardano la mancanza di un segnalibro (uscendo dall'app e rientrandovi devo ripartire dalla prima striscia) - ma aspetto lumi da Marcello, e poi una piccolezza che riguarda le vignette, non molte, che sono più larghe del normale e quindi per leggerle interamente bisogna spostare un po' la striscia lateralmente; magari la possibilità di un doppio tap per ridimensionarla avrebbe reso più scorrevole la lettura.
Altro fumetto comico che segnalo (strano, non è molto il mio genere, anche se alcuni dei miei fumetti preferiti sono in striscia: i Peanuts e Calvin & Hobbes): Piero Tonin, che ha studiato con Cavandoli e che ha fatto tantissime cose tra vignette, fumetti, animazioni, illustrazioni (si possono trovare esaurienti informazioni e disegni sul suo sito), ha realizzato una app che presenta una raccolta delle sue vignette umoristiche. Il suo segno preciso e pulito mi piace, e qui per gli aspiranti disegnatori c'è un'adeguata spiegazione degli strumenti che usa per disegnare, nonché del procedimento adottato per la loro realizzazione.
Le strisce sono relativamente facili da leggere, e forse anche da impaginare - perlomeno rispetto alle tavole americane di supereroi (e non solo). Ci sono vignette verticali, scontorni, direzioni di lettura a volte tortuosi. Tra Marvel, Dark Horse e Dc, (di cui ho scaricato le apps con relativi albi free, giusto per provare) le prime due presentano un sistema più semplice e fluido di lettura (ho idea che dovrei postare un video, far vedere è molto più semplice che descrivere in questo caso). Se si usa un tap sul margine destro la app comincia a far vedere la parte superiore della tavola, i singoli tap successivi avviano uno zoom verso la vignetta seguente, delineando il giusto senso di lettura. Un doppio tap ed ecco uno zoom all'indietro che ci consente di vedere la tavola nella sua interezza (e con la grandezza dello schermo dell'iPad si vede abbastanza bene, a volte si riescono a leggere anche i balloon, ma è chiaro che è consigliato vedere le vignette più in grande per poter apprezzare il disegno). Nell'app della Dark Horse però non è facile far apparire il menu mentre si legge - a volte va, a volte no.
L'app della DC invece presenta qualche incertezza nella modalità di scorrimento delle tavole - sarà più chiaro ciò che dico quando mi deciderò a fare il video.
Queste tre app non sempre gestiscono bene la rotazione dello schermo nel senso più largo, in maniera (in teoria) di vedere metà della tavola alla volta; lo fa bene invece la app Star Trek comics: una volta fatta scorrere in basso la tavola con il dito (per leggere la metà inferiore) basta trascinare poi la tavola verso il margine sinistro e ci apparirà automaticamente la parte superiore della tavola seguente. Per ottenere però la visione completa della tavola occorre per forza ruotare lo schermo in senso verticale.
Di app vera e propria dedicata alla rivista Topolino non si può parlare, e anzi ci si aspettava di più dallo sbarco in digitale del famoso topo disneyano: qui una recensione non proprio entusiasta.
I fumetti digitali sembrano aumentare di numero col tempo, come afferma anche afNews; e adesso c'è una sezione "Comics" nell'App Store di iTunes- peccato che dalla home non si capisca assolutamente come accedervi (anche se in questo periodo appare un banner in home page che di solito però cambia dopo qualche giorno), io ci riesco solo grazie al link che ho trovato in questo post.
Qualche altra notizia sull'argomento fumetti digitali si trova a questo link, mentre per quanto riguarda l'estero segnalo il sito di Comixology (ne parlano su Comicsblog.it).
Su Lo Spazio Bianco ecco un'intervista a Spiga e Acquaviva sul loro fumetto "Made in Italy - L'Infame" sbarcato sull'iPad.
Anche la Tunué è presente sull'App Store con una decina di titoli scelti tra le sue graphic novel (qui ad esempio "Intermezzi" di Davide Zamberlan), peccato che se si va sul loro sito non ve ne è menzione e non ci sono i link relativi nelle schede degli albi per il loro eventuale acquisto in digitale.
Anche sul sito dell'Aurea non viene segnalata l'esistenza di una app per scaricare alcuni loro albi in digitale ( John Doe soprattutto); quando si scarica l'app (gratis), si trova già nello scaffale da leggere l'abo "La morte l'universo e tutto quanto" di John Doe. Al contrario delle app per fumetto che ho visionato finora qui c'è ancora un evidente legame con il supporto cartaceo, per lo meno dal punto di vista sentimental-sensorio: ogni cambio pagina è accompagnato da un effetto grafico simil-realistico e da un effetto sonoro che ne imita il fruscio.
Insomma, noto un certo scarso interesse nel pubblicizzare i fumetti digitali; forse ancora più che per i libri sembra strano che un fumetto possa essere apprezzato anche senza spiegazzarlo in bagno o adorarlo in bustine mummificatrici.
Segnalo anche un mio precedente post sui fumetti digitali.
Grazie per le segnalazione, ero rimasta parecchio indietro con le uscite digitali. Quando mi regalarono l'ipad mi informai molto sui fumetti pensati per questo supporto e ne provai diversi ma tutti di qualità non eccelsa. Si focalizzavano tutti sugli "effetti speciali" che l'ipad metteva a disposizione a discapito della sceneggiatura. In pratica erano esperimenti...
RispondiEliminaIn effetti quelli di cui ho parlato in questo post non sono propriamente fumetti creati apposta per il digitale- ovvero pensati per essere fruiti in una determinata maniera; sono adattamenti dalle versioni cartacee. Se fatte bene però io mi accontento, ecco.
RispondiEliminaSpero comunque che le novità in questo campo siano ben pubblicizzate, altrimenti è dura cercare in rete senza avere riferimenti.
Belle segnalazioni. Personalmente non credo nel fumetto digitale, non ci ho mai creduto. Penso che chi compra fumetti in digitale sono solo quegli stessi lettori che lo leggono prima di tutto su carta. E se ha avuto finora qualche chance distributiva (molto piccola, in ogni caso) è solo perchè, in generale, si legge meno fumetto rispetto a 10 anni fa (bada bene, non sto parlando di "crisi").
RispondiEliminaI supporti in digitali non invoglieranno certi nuovi potenziali lettori. E se dovesse succudere, sono sicuro che il giorno dopo correrebbero anche in edicola o in qualche fumetteria.
Devo ammettere però che qualcosa di affascinante c'è. Ad esempio i libri digitali per ragazzi di Oliver Jeffers (http://www.youtube.com/watch?v=Wc3fghSJvBM)
Per i fumetti di Star Trek potrei fare anche un'eccezione, visto che in Italia sembrano esserseli dimenticati :)
Beh, auguri per il tuo nuovo ipad, comunque. Attendo presto le tue serie prime impressioni.
Luigi@: Forse hai ragione, chi non è interessato alla lettura è difficile che si metta a cercare fumetti e app per l'iPad - che è già un mezzo dal target ben preciso. Però vediamo come si evolveranno le cose in futuro, quando tutti avranno non dico l'iPad, troppo costoso per molti, ma qualcosa di simile, specialmente se prima o poi la tecnologia entrerà nelle scuole - piano piano è inevitabile anche nella nostra problematica scuola pubblica (forse più poi che prima...).
RispondiEliminaMolto bella l'app del video che hai linkato, mi sa che me la compro! Ecco, credo che attualmente per i bambini e i ragazzi ci siano delle belle possibilità per creare delle cose interessanti - anche in questo caso: vedremo...
Se ti capita di vedere altre app del genere segnalale pure, molte grazie!
Non riuscirò mai a leggerli lì sopra (forse). Dal momento in cui saranno solo più lì sopra i fumetti smetterò di leggerli (forse).
RispondiEliminaFirmato: il vecchio bigotto feticista* che ascolta ancora e colleziona LP.
*Sinceramente non la vedo una forma di feticismo...Mah!
Andrea, ma di cosa hai paura? :), nessuno vuole sostituire i fumetti di carta con quelli digitali!
RispondiEliminaC'è posto per tutti, feticisti e non. Io non smetterò mai di comprare i vecchi simpatici fumetti di carta, ma non vedo perchè non approfittare della comodità di avere dei fumetti in più da leggere (dico in più perchè nel mio caso sono storie che magari non avrei comprato in fumetteria - tipo quelli in inglese).
:o mi prenderò l'ipad..
RispondiElimina"Andrea, ma di cosa hai paura? :), nessuno vuole sostituire i fumetti di carta con quelli digitali!"
RispondiEliminaPaura per l'appunto che vengano sostituiti alla carta!
Se sono di sostegno al cartaceo, allora sono il primo a sostenerli ma se lo scopo è quello di sostituirli pian piano al cartaceo allora il discorso cambia :-)
Non so se è un allarmismo mio personale ma dicono che dal 2027 l'Italia dirà l'addio definitivo alla carta e piano piano (prima e a seguire) molti altri Stati dell'UE.
Ma dove c'è scritto che dal 2027 aboliscono la carta?!! In toto?!!
RispondiEliminasarà già tanto se per quell'anno la carta sarà stata abolita in Italia per certificati, ricette, burocrazia inutile che consuma carta che proviene da foreste sempre più minacciate.
Non ho mai letto nessun parere neanche il più personale di gente che vorrebbe che la carta sparisse del tutto sostituita dal digitale...sarebbe assurdo e impossibile.
Forse nell'UE vogliono sostituire documenti appunto della burocrazia per risparmiare carta (non abolire) e velocizzare i rapporti tra i cittadini per quanto riguarda le "scartoffie", non certamente libri e arte.
Non facciamoci trascinare da paure irrazionali.
http://blog.dotflorence.com/recensioni-libri-tecnologia-internet/lultima-copia-del-new-york-times/
RispondiEliminaHai ragione non lasciamoci trascinare da paure irrazionali, sono d'accordo con te, però un po' di tremarella c'è sempre a leggere questi articoli (veri o falsi che siano).
Secondo me il tablet di iPad funziona e funzionerà alla grande.
Cose c'è di meglio per un ragazzino avere con se in un unico dispositivo la musica che gli piace, i video di YouTube, Facebook, Twitter e ora anche quel media chiamato fumetto? Tutto ciò sarebbe fantastico per il ragazzo che si avvicina al mondo dei comics (o che già li leggeva su carta).
Bisogna fare attenzione perché ci/si stà fregando da soli.
Poi sarò io troppo apocalittico e spero proprio di sbagliarmi.
Sono pienamente d'accordo con te che i documenti vanno autentificati e fatti su carta.
Però i corrieri e ristoranti dove consegnano pacchi o per il trasporto di alimenti ti fanno già firmare (alcuni) con firma in digitale :-/
Ad esempio anche il Times tra pochi anni sarà solo più diffuso in digitale sui Tablet...
Un altro commento di Andrea che ha problemi con IE (ma cambia e usa Firefox e Chrome, forza!):
RispondiEliminaCiao Patrizia!
Approfitto di questa mail (a volte IE mi mangia i commenti!) per illustrarti i miei ragionamenti e perplessità su i comics digitali e altro inerente al mondo dell'era digitale.
Togliendo subito via i Digicomics della Disney (non puoi rilasciarmi dei fumetti su iPhone e/o iPad con animazioni e suoni nelle onomatopee: quello non sarebbe più fumetto ma una forma di animazione scarsa e ridicola).
La carta come mi hai fatto notare nel post in cui mi hai risposto è diventata molto preziosa: non possiamo continuare a distruggere alberi (si è vero c'è il riciclo ma ahimè non basta) e in più ormai intorno a noi è percepibile che anche un semplice fumetto popolare da 2,70 € è diventato molto costoso (nonostante sia una dei prezzi più conveniente in tutta europa) per il borsellino di tutti.
Scartando il discorsod degli stipendi che vengono percepiti dai lavoratori di Stato in Stato (altrimenti qui allargherei troppo il discorso) o si riesce ad "evolvere" secondo i gusti di chi fruisce questo media oppure ci si estingue (queste non sono parole mie ma di Roberto Recchioni).
La carta costerà sempre più cara e noi viviamo e facciamo parte di un'epoca in cui lo spazio fisico, nel tempo diventerà sempre più necessario (Un tablet con duemila fumetti occupa meno spazio di duemila fumetti cartacei no? Su questo credo che siamo tristemente d'accordo tutti e due).
Aumenti di prezzo, canali di distribuzioni, i corrieri che devono consegnare i prodotti nelle fumetterie e edicole...
Sono costi di passaggio che con la distribuzione su iPad verrebbero evitati dando al consumatore un prezzo più conveniente di quel 2,70 € che gli veniva proposto con il cartaceo in edicola o fumetteria...
Ovvio che corrieri, edicole e fumetterie saranno fonte di disoccupazione in quell'ambiente.
Se noti già anche ora nei centri commerciale molte casse sono sostituite da quelle elettroniche fai da te...
Il progresso è comodità ma allo stesso tempo fonte di disoccupazione e sostituzione del lavoro umano.
Se cerchi la defizione di tecnologia troverai scritto (ma tanto lo saprai di sicuro) che serve a migliorare le condizioni di vità dell'umanità ma NON a sostituirla.
Quindi secondo me (e ahimè) il tablet sarà il futuro (?) dei libri di carta, dei fumetti e di tutto ciò in cui viene impiegata la carta...E qui un'altra mia perplessità...
Secondo me allo stesso tempo se l'idea delle "teste pensanti" è quella di sostituire in definitiva il digitale alla carta, termini come collezionismo e "prima edizione" non avrebbero più senso.
Questo resta il male minore...
Il male peggiore resterà la pirateria.
Già mi vedo pochi/molti utenti che scaricheranno legalmente l'ultimo libro uscito de loro autore preferito e allo stesso tempo persone che lo condivideranno in modo illegale, craccato e scaricato dalla massa degli amanti del P2P ( c'è poco da fare: anche se un disco o fumetto venisse venduto al prezzo di un simbolico euro, il pirata che scarica ci sarà sempre!) provocando molti danni alle case editrici...
E' inutile che mi vengano a dire che ci sono protezioni per non scaricare, perché è una grossa balla.
Appena rilasciano il file di protezione, il giorno dopo è già disponibile l'anti-programma che lo rimuove.
Ecco, queste solo le mie "apocalittiche" perplessità.
Spero di sbagliarmi e di farla più grossa di quello che è ma la situazione secondo me non è delle più rosee.
E' vero che negli anni la pittura, la scultura e gli artisti che le eseguono ci sono ancora, nonostante la sfida che hanno con gli altri media attuali, però qui si sta parlando di trasferire un media su un sopporto che di concreto a ben poco.
Poi come si dice:
Chi vivrà vedrà! XD
by Andrea
@ Patrizia
RispondiEliminaCi credi che pure Google Chrome mi si pianta con errori senza senso? XD