-Se amate gli audiolibri iscrivetevi al podcast di "Ad alta voce" (io l'ho fatto tramite iTunes): c'è in lettura "La linea d'ombra" di Joseph Conrad narrato da Peppino Mazzotta (molto bravo).
-Ho deciso di approfondire lo studio dell'inglese perché oggi davvero non se ne può fare a meno, specie per chi bazzica il web; peccato che non abbia tempo per corsi ed esercizi scritti - ma a me basta poter capire e leggere, non parlare e scrivere.
Tra i vari metodi che già adotto (ad esempio quand'è possibile guardare sempre film e telefilm con l'audio in originale) ho aggiunto l'uso di podcast con letture o piccole lezioni da ascoltare con l'iPod mentre porto a spasso il cane. Per adesso ho scoperto su iTunes "Instant English Podcast", una specie di corso tenuto da un bizzarro inglese, John Peter Sloan. In alcuni podcast ci sono letture solo in inglese (ma pronunciate in maniera così chiara e con linguaggio semplice che praticamente capisco tutto), in altre ci sono spiegazioni (in italiano) di grammatica o lessico inglese abbastanza utili e anche divertenti.
Legs Weaver in azione |
-Sono a 12 tavole dalla fine della storia de "La squadra fantasma", ho già disegnato i mini bozzetti di tutte le tavole (mini bozzetti che precedono la stesura della tavola a matita). Vietti ha fatto un buonissimo lavoro di "chiusura" pur non avendo a disposizione tutto lo spazio che forse sarebbe occorso in un mondo ideale dove tutto viene scritto e immaginato con anticipo e calma!- e poi fino a non molto tempo fa non si sapeva se questo trio di storie uscito su Universo Alfa avrebbe avuto un seguito.
Sono un po' stanca ma soddisfatta; anche in questo finale d'opera mi sembra di aver disegnato alcune vignette molto buone (per dirlo io...).
Insomma, intravedo la linea d'arrivo dopo l'ultima curva...
L'inglese è molto importante! fai bene ad approfondire!
RispondiEliminaA me è servito due viaggi negli USA...l'euro allora era molto forte...
Sì il sistema migliore è andare sul posto; dopo un po' (se sopravvivi) ti sembra normale. Adesso che finisci il lavoro prenditi una pausa. E mandaci una carolina virtuale sul blog ;-)
RispondiEliminaDevo dire che l'inglese mi piace molto, e che mi dispiace di non averlo potuto studiare in età giovanile - non mi sembra neanche così difficile, anzi.
RispondiEliminaAndare negli States o in Gran Bretagna per me è impossibile in questi anni, il tempo come dicevo è la cosa che mi manca, e continuerà a mancare per questo tipo di cose.
Certamente un po' (ma neanche tanto) mi riposerò dopo la fine della storia, direi che me lo merito:), ma non farò mancare le capatine sul blog, non farò grandi viaggi o chissà che - il computer sarà sempre a portata di mano.
L'inglese è una gran bella lingua. Non che ne conosca molte ma è riuscito a farsi strada in tutto il mondo grazie all'imperialismo britannico del XIX secolo e quello USA del XX.
RispondiEliminaPerfino studiando giapponese continuano a saltar fuori termini che derivano dall'inglese: faito! (fight!) sankyuu (thank you) aisukurimu (ice cream) orenji juusu (orange juice) takushi (taxi) ecc.
Nel mio piccolo mi permetterei di darti due consigli: procurati assolutamente l'imperdibile: http://www.ibs.it/code/9788817118712/severgnini-beppe/inglese-nuove-lezioni.html
Metà manuale e metà motivazionale da parte di un autore di best seller che non ha bisogno di presentazioni. E' qui che ho imparato due dei più interessanti "segreti" da sapere sull'inglese
1) la marcia in più rispetto alle altre lingue che sono i phrasal verbs (http://www.englishclub.com/vocabulary/phrasal-verbs-list.htm)
2) l'inglese conta 700.000 vocaboli (l'italiano 150.000). Questo grazie al fatto che si è importato dentro di peso praticamente tutto il latino. Quindi per noi italiani inglesizzare una parola rischia non solo di farci capire ma pure di "farci fare bella figura": (es: http://en.wikipedia.org/wiki/List_of_Latin_words_with_English_derivatives)
Un altro consiglio è quello di esercitarsi, e per farlo ed evitare la noia c'è un metodo molto semplice: rivedere i film che adori in DVD in lingua originale con i sottotitoli in inglese. Tanto la trama la sai già e la musicalità della lingua si farà strada nella tua testa, procurandoti numerosi vantaggi :-)
Ciao Pat! Dei podcast interessanti e semplici in inglese li puoi trovare qui: http://www.listen-to-english.com/index.php?cat=podcasts
RispondiEliminaAnche il sito della BBC ha - of course! - dell'ottimo materiale.
John Peter non mi convince: l'ho sentito alla radio spiegare il significato di una parola inglese... sbagliando!
Masayume@: grazie molte per i suggerimenti - quello però per i film da vedere in originale lo sto seguendo da tempo con molta soddisfazione!
RispondiEliminaMassimo@: sì, non ti preoccupare, i podcast di Sloan che sto ascoltando parlano di cose davvero semplici, anche gli esempi di uso delle parole li prendo sempre cum grano salis - io poi incrocio sempre tutte le informazioni che ho all'atto pratico: se mi aiutano a comprendere ciò che sento e leggo bene, altrimenti ciccia!
Vado a recuperare tutti i link che mi avete suggerito, grazie molte!
Mi rendo conto che sono fortunata ad aver studiato l'inglese fin dalle elementari.... Pensare che l'ho sempre fatto e tutt'ora lo faccio contro voglia (devo dare il first certificate per ragioni scolastiche) ma è innegabile che serva e confermo che seguire film e serie in lingua originale è un ottimo modo per migliorare e tenersi in allenamento senza sforzarsi, me ne sono resa conto quando ho notato che riesco a capire i testi delle canzoni alla radio senza prestare troppa attenzione ed è una bella sensazione :)
RispondiEliminaGli audiolibri non riesco a seguirli, non ho molta esperienza a riguardo ma tendo a distrarmi anche quando il libro è interessante... Preferisco di gran lunga la lettura all'ascolto, grazie comunque delle segnalazioni. (grazie anche a masayume per i link :) )
Evviva allora. Ancora 12 tavole. Ma sai già cosa ti aspetta dopo?
RispondiEliminaTosta la Legs nel post :)
impressionante. Magistrale uso delle linee cinetiche. In pratica un manga fatto bene!
RispondiEliminaMeno 4 settimane all'alba! :-)
RispondiElimina@P. Alexis
I mangaka mangiano riso e linee cinetiche..
Luigi@: sotto un certo punto di vista sono molto fortunata, so già cosa farò per il prossimo anno e mezzo!: un Nathan Never e contemporaneamente porterò avanti una storia per Agenzia Alfa di cui ho già disegnato 23 tavole.
RispondiEliminaP. Alexis@: cattivello, guarda che ci sono tanti manga fatti bene, è che ce ne sono in vista molti di più di dubbia qualità:)
giò11@: dici bene, è un po' come liberarsi di qualcosa - anche se è stato molto bello - ma così posso andare avanti e affrontare nuove sfide: una nuova storia porta sempre un approccio stilistico un po' diverso, nuovo.
mi son sempre chiesto: ma se fai il disegnatore... teoricamente potresti vivere dove vuoi, no? basta la carta, la matita e il computer, poi Internet e skype fanno il resto...
RispondiEliminasbaglio?
l'inglese e' cosi' facile che ancora adesso non sono in grado di parlarlo e capirlo nei film e nelle canzoni non mi e' mai stato possibile... eh eh eh ma questo dipende da tara personale, non dall'inglese!
Onelulu@: in teoria sì, un disegnatore è molto più libero di qualsiasi altro lavoratore; in pratica però il disegnatore non è una monade!, ci sono legami, necessità varie, catene più o meno invisibili.
RispondiEliminaPer adesso non posso spostarmi da Milano, e quando potrò probabilmente la mia destinazione sarà Roma, dove abitano i miei, soli e anziani.
Per l'inglese: ah, a parlarlo neanche io sono capace, ho una pessima pronuncia, inciampo nelle parole...Invece da un po' di tempo inizio a capire le frasi delle canzoni, e di certi telefilm americani - "facili" - riesco a capire quasi tutto; il che mi sorprende alquanto non avendo proprio mai studiato sistematicamente questa lingua.
Boh, sarà questione personale, come dici tu...:)