Intanto che me ne sto un pochino in vacanza posto sul blog qualche mia vecchia illustrazione: per la prima ho sfruttato lo scanner A3 che mi ha permesso di non tagliuzzare il grosso foglio su cui ho disegnato nel 1993 un personaggio in un'ambientazione tra il fantasy e la fantascienza, a giudicare dai vestiti.
Era il periodo in cui facevo illustrazioni per "Kaos", mi sarebbe piaciuto disegnare un fumetto con questo stile - ma non ce ne è stata l'occasione. Nel disegno credo di aver usato pennello e pennino.
Della seconda illustrazione ho solo la fotocopia, credo; risale al 1990, periodo in cui usavo il mio tratto "da incisione" sia per le illustrazioni che per i fumetti. Ho usato il pennino per il tratto e per colorare le ecoline.
Questa volta il personaggio di Ivan compare in altri miei disegni e bozzetti e progetti di un fumetto dal titolo "Il faro" (adoro i fari, li trovo estremamente affascinanti); non ho mai disegnato una sola tavola ma ci ho pensato su tanto, avevo anche una specie di canovaccio (che ogni tanto aggiustavo) e diversi personaggi. L'ambientazione era di tipo post catastrofico, ma tutto girava intorno a questo faro ristrutturato in maniera da ospitare un laboratorio sperimentale - insomma, mi ero ingegnata per inventarmi una trama abbastanza complessa, non so quanto interessante (in ogni caso negli anni successivi tutto quel poco di originale che mi ero inventata è stato visto in film e fumetti, ho perso decisamente l'attimo).
Dato che diverse specie marine comparivano in maniera importante nel fumetto mi ero messa a leggere libri di biologia marina - cose da matti...
Pat, per chi non è del mestiere, cosa intendi con "mi sarebbe piaciuto disegnare un fumetto con questo stile" ?? (disegno bellissimo tra l'altro)
RispondiEliminaCioè, che è differente dai tuoi squadra fantasma lo vedo anch'io, però mi piacerebbe se spiegassi meglio la questione se ti va!! :)
È molto semplice, questi disegni presentano uno stile abbastanza grafico, con segno a linea chiara, molto "robusto"; il mio lavoro per Bonelli deve rispettare un certo grado di realismo, uso di bianchi e neri per modellare personaggi e cose in un ambiente reale, segno più morbido e sottile.
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