-


Attenzione: NON faccio scambio link e banner - grazie! Vendo tavole originali dei miei lavori bonelliani e realizzo disegni su commissione (per info p.mandanici@gmail.com)



domenica 25 aprile 2010

Tristezza

Stamattina durante la passeggiata con la mia cagnolina a Piazza Abbiategrasso mi sono 25Aprilewebimbattuta in decine di manifestini come quelli della foto appiccicati un po’ ovunque; la simpatica iniziativa veniva completata da due scritte spray visibili su un muro nei pressi della fermata dei tram che portano a Gratosoglio (il cui vero e proprio quartiere in realtà dista un paio di chilometri): “25 aprile merda” e “Fuori i partigiani da Gratosoglio”.
La cosa più inquietante è forse la totale assenza di qualsivoglia firma : “il quartiere” non vuol dire davvero niente - forse mi piacerebbe pensare che la maggioranza del quartiere Gratosoglio non sarebbe d’accordo con le affermazioni dei manifestini, ma è più probabile che se ne freghi, e basta, come ormai d’uso nella nostra apatica Italia (per non dire peggio).
L’enfasi data al piccolo micrososmo del “quartiere” non la comprendo molto; dato che c’erano potevano augurarsi la scomparsa dei partigiani da tutta Milano, no?
Ironizzo, mi domando, ma la realtà è che sono tornata a casa di pessimo umore; e non sono una che ha mai mitizzato la Resistenza o che aderisce a qualsivoglia ideologia.
Solo, semplicemente, sento che il “segno dei tempi” mi sta scavando sempre più il desiderio di fuggire da questo paese senza futuro, miserevole, ignorante, incattivito.

9 commenti:

  1. Qui è lo stesso, e sono i padagni. Nel sud del Piemonte i fascisti ne hanno fatte troppe, ma i leghisti che sono con il Berlüsca sono tutti per il fascio, versione terzo millennio, molto simile al precedente, che rimpiangono.

    RispondiElimina
  2. Purtroppo i segnali revisionisti si stanno moltiplicando e anche io spesso sono preda dello sconforto... Si può solo continuare a testimoniare i valori della Resistenza con le parole e i gesti, sostenere per esempio l'Anpi, adesso che i vecchi partigiani ci stanno piano piano lasciando per ragioni anagrafiche.... Stamattina, come ogni 25 aprile, ero alla Risiera di san Sabba a Trieste, unico campo di sterminio italiano. La commemorazione era molto affollata di gente di tutte le età: mi son tirato un po' su il morale...

    RispondiElimina
  3. Solo, semplicemente, sento che il “segno dei tempi” mi sta scavando sempre più il desiderio di fuggire da questo paese senza futuro, miserevole, ignorante, incattivito.
    ***
    E meno male che a dirlo sei tu che dopotutto hai raggiunto dei traguardi! Pensa chi invece non ci è riuscito, e fa un lavoro solo per vivere... (modalità "invidia" on).
    Se parti, mi propongo per accompagnarti ;)

    RispondiElimina
  4. Alessandro@: bravo, tra l'altro della Risiera di San Sabba bisognerebbe parlare di più - specie ai fascisti del XXI secolo.
    Izzy@: proprio perchè sono "arrivata" posso permettermi di "sognare" di andare via! (si può disegnare da ogni parte della Terra, o quasi!)- che poi finchè saranno in vita i miei non potrò muovermi granchè, il mio è solo il desiderio che ho sotto pelle, non un progetto...

    RispondiElimina
  5. Io non mi stupisco. E nemmeno penso che qualche anno fa era meglio. Idee come pace, liberazione dal fascismo, democrazia... sono concetti cosi' astratti che se nessuno cerca di attualizzarli, di renderli quotidiani e semplici... be', rimangono solo astrazioni poco sentite. Cosi' e' piu' "divertente" e "forte" andare in giro e scrivere quelle cose che fare un minimo di sforzo cerebrale per capire che forse e' meglio camminare liberi per strada senza essere inseguiti da bande in nero con olio di ricino pronto per luso...(anche perche' prima dovresti sapere che c'erano le bande in nero che magari hanno riempito di botte tuo nonno, no?)
    pero' ieri sera ho visto Report, e il servizio finale sulla scuola di scampia e' stato proprio bello... basta poco per far funzionare i neuroni degli altri e i propri, basta proprio poco... anzi spesso l'uso del neurone e' contagioso... si, si, ok, oggi sono particolarmente ottimista! :-)

    RispondiElimina
  6. Questo desiderio viene a molto, me compreso. Ma forse dobbiamo rimanere per non lasciarlo in mano a loro.
    Un caro saluto

    RispondiElimina
  7. Ciao Giulia, sì, anch'io ho sempre pensato fino a poco tempo fa che forse era un po' da egoisti pensare di andarsene e lavarsene le mani, magari lasciando qui i nostri amici a patire!
    Il problema è che mi sembra che "loro" abbiano già avvelenato gran parte di questa malata Italia; per venirne fuori temo che ci voglia uno shock di quelli epocali.
    Il mio apporto qui credo sia proprio inutile, ma tant'è, per adesso non posso davvero muovermi!

    RispondiElimina
  8. Quei volantini sono proprio inquietanti, hanno tutta l'arroganza di parlare per tutti e questo perché vogliono costruire un pericoloso luogo comune di intolleranza verso i valori democratici. La democrazia deve diventare una vecchia e stantia abitudine del passato al contrario di nuove e moderni decisionismi. Sono appena tornato da una visita ai lager dove un mio parente militare è morto, l'ho raccontato in un blog www.8settembre1943.info insieme ad altre persone. È anche una storia a fumetti pubblicata da Becco Giallo, Stalag XB. Ho cercato di non fare retorica, perché non aiuta a comprendere. Questo blog lo trovo interessante e ogni tanto vengo a leggerti. Ciao.

    RispondiElimina
  9. Marco grazie per aver lasciato un commento e per aver messo i riferimenti al bellissimo blog sui campi d'internamento per italiani, nonchè la segnalazione del tuo fumetto (che tra le tante cose che mi passano sotto gli occhi purtroppo non ho avuto modo di approfondire, rimedierò).
    Una cosa così importante merita un apposito post che vorrei scrivere al più presto.

    RispondiElimina

Attraverso i commenti io vengo a sapere solo il nome che è stato indicato dal commentatore, nient’altro. Se qualcuno vuole che io tolga i propri commenti può scrivere a p.mandanici@gmail.com e provvederò alla loro eliminazione.