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Attenzione: NON faccio scambio link e banner - grazie! Vendo tavole originali dei miei lavori bonelliani e realizzo disegni su commissione (per info p.mandanici@gmail.com)



sabato 4 agosto 2012

Diario di viaggio...letterario -9

Il viaggio inizia qui, il resto di qua


1/3 agosto 2012


Il caldo afoso in questi giorni mi fa dormire abbastanza male, e infatti credo di risentirne di giorno - il lavoro va un pochino a rilento. Peccato perché dopo lo sgombero del caseggiato di fronte non ho più avuto problemi con feste e musiche a tutte le ore, ho dormito alla grande per diversi giorni (mi spiace un po' dirlo, ma egoisticamente parlando è così).
I lavori di ristrutturazione sono iniziati ma con pochi operai, per adesso stanno scalpellando i muri interni, immagino per poter poi rifare tubature e impianto elettrico.

L'altro giorno sono andata dall'oculista per la seconda volta in un mese e mezzo: la prima per rifare le lenti per la presbiopia, che è aumentata, la seconda per sapere bene che fare dopo che ho ricominciato a vedere leggermente sfocato, specialmente davanti allo schermo. Temevo il ritorno della blefarite, invece no, necessito di occhiali anche per la media distanza (e forse non mi ero accorta prima che cominciavo a vederci male davanti a schermo); l'oculista mi ha detto di non  stare lì a spendere soldi per farmi fare le lenti da un ottico (ho anche una leggera differenza tra un occhio e l'altro), sarebbero bastati un paio d'occhiali con gradazione +1 comprati anche in farmacia.
Adesso ho dunque due paia di occhiali, uno per la lettura a breve distanza, l'altro per il lavoro davanti al monitor: spero di non peggiorare prossimamente anche il mio (lievissimo) astigmatismo!

Ormai mi capita raramente di passare in edicola, e ho diradato anche le mie visite in fumetteria, per varie ragioni; stamattina mi sono ritrovata in un ipermercato e ho visto un paio di fumetti che ho preso al volo, per curiosità.
Uno é il primo numero di "A panda piace" di Giacomo Bevilacqua, formato alla Rat-Man, prezzo 2,70 €: il personaggio é riuscito a diventare abbastanza famoso uscendo dal mondo ristretto dei web comics, mi incuriosisce sapere come andrà quest'avventura nelle edicole.
L'altro fumetto che ho comprato é Moon Knight disegnato da Alex Maleev - a dire la verità l'unico motivo per cui ho preso quest'albo; non conosco quasi nulla di questo personaggio, non so se riuscirò a capirci qualcosa dato che  a casa ho scoperto che quest'albo é il quarto di sei: maledetta presbiopia!
Non sto leggendo molto in questi giorni, ho ancora in lista diversi fumetti presi il mese scorso -  ci aggiungo anche "Dei - In vino veritas" di Crippa e Tenderini preso alla Fnac lo stesso giorno in cui ho comprato la Wacom (ah, e ho comprato anche "Atto di morte" di Hansen, mesi fa il primo libro della serie del detective gay Dave Brandstetter mi era piaciuto molto).
Inutile dire che se continuo così "Il trono di spade" di Martin riuscirò a finirlo quando avranno trasmesso le miniserie di tutta la saga! Temo che qualcuno vincerà una scommessa a proposito della mia intenzione di dedicarmi solo a questa lettura…
Ah, per chi ha un iPad e ci scarabocchia segnalo l'aggiornamento della app "ArtStudio"; ne avevo già parlato qui, mettendo in rilievo che pur essendo ottima aveva un'interfaccia grafica un po' carente: ecco, ora si può dire che l'app è quasi perfetta, una delle migliori nel suo genere.
E a proposito di app ecco arrivare anche quella de "La Settimana Enigmistica" (e c'è anche un sito per gli enigmistici digitali).

Il viaggio del giorno: "Le montagne della follia" di Lovecraft e "Le avventure di Gordon Pym" di Poe

Stamattina stavo pensando a un libro da segnalare, prima mi è venuto in mente Gordon Pym, poi le Montagne della follia, ed ero indecisa tra i due. Di questi libri ricordo specialmente l'impressione che mi hanno lasciato, più che la trama, ma in effetti a leggere Wikipedia Lovecraft studiò molto il libro di Poe e ne cita qualcosa proprio ne "Le montagne della follia"; in entrambi poi c'è l'elemento del viaggio verso terre sconosciute - o quasi all'epoca - il polo sud.
In entrambi i libri la tensione è palpabile, crescente, inquietante; specialmente il libro di Lovecraft mi spaventò molto all'epoca in cui lo lessi, più dei suoi racconti.

2 commenti:

  1. Mi associo al commento su Lovecraft. Anch'io ho letto "Le montagne della follia" da ragazzino. Mi aveva impressionato così tanto che lo avevo letto di corsa per arrivare subito alla fine e passare a qualcosa di più leggero!

    Curiosità: il libro me lo aveva prestato un compagno di scuola che i lettori di Nathan Never, in un certo senso, conoscono. Infatti Attilio B. ha dato le sue fattezze (okay, un po' esasperate graficamente :-) e i suoi occhialini a Sigmund Baginov...

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  2. Aneddoto gustoso per i neveriani - magari appassionati anche di letteratura:)

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Attraverso i commenti io vengo a sapere solo il nome che è stato indicato dal commentatore, nient’altro. Se qualcuno vuole che io tolga i propri commenti può scrivere a p.mandanici@gmail.com e provvederò alla loro eliminazione.